Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo: differenze tra le versioni

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'''I. La costruzione delle situazioni e la deriva dell'eresia'''”
'''I. La costruzione delle situazioni e la deriva dell'eresia'''”


1. Dalla rivolta dei cobra al “Joli Mai” '68. L'Internazionale Situazionista è stato un movimento anomalo, un vento culturale, politico, esistenziale... che sulle strade del mondo non ha seminato soltanto tempeste ma anche fraternità , solidarietà  e amore... là  dove regnava la stupidità , la mediocrità , la schiavitù... “Parla un po', così che possa vederti” (Socrate), diceva... possono parlare della miseria soltanto coloro che hanno avuto fame. La cultura, nella sua interezza, è una sequela di cadaveri in croce. Tra i senza patria dei saperi, pochi si sono inventati le parole, il plagio e la disinvoltura o il calambour di tutti i linguaggi del comunicare... nessuno, o quasi, sfugge alla cittadinanza della propria mediocrità  o intelligenza insorta.
1. Dalla rivolta dei cobra al “Joli Mai” '68. L'Internazionale Situazionista è stato un movimento anomalo, un vento culturale, politico, esistenziale... che sulle strade del mondo non ha seminato soltanto tempeste ma anche fraternità, solidarietà  e amore... là  dove regnava la stupidità, la mediocrità, la schiavitù... “Parla un po', così che possa vederti” (Socrate), diceva... possono parlare della miseria soltanto coloro che hanno avuto fame. La cultura, nella sua interezza, è una sequela di cadaveri in croce. Tra i senza patria dei saperi, pochi si sono inventati le parole, il plagio e la disinvoltura o il calambour di tutti i linguaggi del comunicare... nessuno, o quasi, sfugge alla cittadinanza della propria mediocrità  o intelligenza insorta.
Un cattivo maestro che abbiamo incontrato sulla nostra strada di cani perduti senza collare: “Più della metà  di coloro che, nel corso degli anni, ho ben conosciuto aveva soggiornato, una volta o varie, nelle prigioni di diversi paesi; molti, certo, per ragioni politiche, la maggior parte tuttavia per reati o crimini di diritto comune. Ho quindi conosciuto soprattutto i ribelli e i poeti... solo alcuni crimini di un genere nuovo, di cui certamente non si era potuto udire nel passato, avrebbero potuto non essere indegni di me” ([[Guy Debord]]). Non si tratta di svaligiare banche e ri/distribuire il denaro rubato ai poveri... né di ammazzare qualcuno nel nome santo di una qualche rivoluzione... gente come noi che è stata allevata nella pubblica via non immagina altra rivolta che non sia la — prossima! –... perché ci saranno sempre poeti capaci di passare dalla pagina al colpo di pugnale al cuore dell'ultimo tiranno. “Sparate sempre prima di strisciare” (Benjamin Péret, sui tetti in fiamme della Rivoluzione sociale di Spagna). L'abolizione dell'avidità  passa sul cadavere dei despoti, sempre. Perché nessun uomo è un'isola.
Un cattivo maestro che abbiamo incontrato sulla nostra strada di cani perduti senza collare: “Più della metà  di coloro che, nel corso degli anni, ho ben conosciuto aveva soggiornato, una volta o varie, nelle prigioni di diversi paesi; molti, certo, per ragioni politiche, la maggior parte tuttavia per reati o crimini di diritto comune. Ho quindi conosciuto soprattutto i ribelli e i poeti... solo alcuni crimini di un genere nuovo, di cui certamente non si era potuto udire nel passato, avrebbero potuto non essere indegni di me” ([[Guy Debord]]). Non si tratta di svaligiare banche e ri/distribuire il denaro rubato ai poveri... né di ammazzare qualcuno nel nome santo di una qualche rivoluzione... gente come noi che è stata allevata nella pubblica via non immagina altra rivolta che non sia la — prossima! –... perché ci saranno sempre poeti capaci di passare dalla pagina al colpo di pugnale al cuore dell'ultimo tiranno. “Sparate sempre prima di strisciare” (Benjamin Péret, sui tetti in fiamme della Rivoluzione sociale di Spagna). L'abolizione dell'avidità  passa sul cadavere dei despoti, sempre. Perché nessun uomo è un'isola.


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4. La – critica radicale — dei Situazionisti si sottraeva alla logica artistica e progettuale della cultura mercantile... le abrasioni buttate contro l'insieme del sapere mondano, la dissoluzione dei valori correnti, la decostruzione del prestabilito... divenivano i grimaldelli della libera creatività  individuale e ponti da at/traversare per andare a raggiungere quelle spiagge dell'utopia coperte dall'asfalto della post/modernità  e dalle ghigliottine seducenti delle ideologie e dei simulacri.
4. La – critica radicale — dei Situazionisti si sottraeva alla logica artistica e progettuale della cultura mercantile... le abrasioni buttate contro l'insieme del sapere mondano, la dissoluzione dei valori correnti, la decostruzione del prestabilito... divenivano i grimaldelli della libera creatività  individuale e ponti da at/traversare per andare a raggiungere quelle spiagge dell'utopia coperte dall'asfalto della post/modernità  e dalle ghigliottine seducenti delle ideologie e dei simulacri.
Il “Rapporto sulla costruzione delle situazioni e sulla condizione dell'organizzazione e dell'azione della tendenza situazionista internazionale” di Guy Debord (1957), getta le basi teoriche dell'azione situazionista e i punti centrali sono il superamento dell'arte borghese, il sabotaggio dell'industria culturale e la rivoluzione comunicazionale delle classi (non solo) proletarie legate ai partiti, ai sindacati, ai dogmi di famiglia, lavoro e stato.
Il “Rapporto sulla costruzione delle situazioni e sulla condizione dell'organizzazione e dell'azione della tendenza situazionista internazionale” di Guy Debord (1957), getta le basi teoriche dell'azione situazionista e i punti centrali sono il superamento dell'arte borghese, il sabotaggio dell'industria culturale e la rivoluzione comunicazionale delle classi (non solo) proletarie legate ai partiti, ai sindacati, ai dogmi di famiglia, lavoro e stato.
Sulla scia ereticale dell'Anarchismo di fine ‘800 o del Surrealismo degli anni '30 o del Lettrismo degli anni '50... i Situazionisti affrontavano la vita corrente mettendo insieme l'arte/espressione con la politica/esistenza. I modi di comportamento sociale erano anche interventi urbanistici, ecologici, poetici... la fotografia, il cinema, i fumetti, la pittura... tutto veniva détournato, violato, disgelato... per tornare a risplendere nei percorsi di altre realtà , scoprire nuovi territori — piste dei sogni – dove l'immaginazione andava a prendere il potere, non per possederlo ma per distruggerlo... metterlo al rogo. Le democrazie dello spettacolo devono la loro prosperità  al genocidio.
Sulla scia ereticale dell'Anarchismo di fine ‘800 o del Surrealismo degli anni '30 o del Lettrismo degli anni '50... i Situazionisti affrontavano la vita corrente mettendo insieme l'arte/espressione con la politica/esistenza. I modi di comportamento sociale erano anche interventi urbanistici, ecologici, poetici... la fotografia, il cinema, i fumetti, la pittura... tutto veniva détournato, violato, disgelato... per tornare a risplendere nei percorsi di altre realtà, scoprire nuovi territori — piste dei sogni – dove l'immaginazione andava a prendere il potere, non per possederlo ma per distruggerlo... metterlo al rogo. Le democrazie dello spettacolo devono la loro prosperità  al genocidio.


5. I Situazionisti hanno preso i loro sogni per la realtà ... non avevano paura di disvelare il mondo nuovo a morsi, perché lo portavano dentro i loro cuori... nel Maggio rosso, il loro slogan migliore è stato — “Presto! —, quello più efficace — “Con le budella dell'ultimo prete impiccheremo l'ultimo padrone!” —. L'evoluzione delle “classi pericolose” verranno dopo... mai più le giovani generazioni saranno belle così! Quella sbornia di libertà  è d'amore tra le genti ci accompagnerà  per tutta la vita. Nessuna speranza, nessuna paura... aveva inciso sul suo coltello il Caravaggio. Sapeva che le stelle sono i diamanti dei poveri e soltanto i grandi poeti sono liberi.  
5. I Situazionisti hanno preso i loro sogni per la realtà ... non avevano paura di disvelare il mondo nuovo a morsi, perché lo portavano dentro i loro cuori... nel Maggio rosso, il loro slogan migliore è stato — “Presto! —, quello più efficace — “Con le budella dell'ultimo prete impiccheremo l'ultimo padrone!” —. L'evoluzione delle “classi pericolose” verranno dopo... mai più le giovani generazioni saranno belle così! Quella sbornia di libertà  è d'amore tra le genti ci accompagnerà  per tutta la vita. Nessuna speranza, nessuna paura... aveva inciso sul suo coltello il Caravaggio. Sapeva che le stelle sono i diamanti dei poveri e soltanto i grandi poeti sono liberi.  
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Di contro, Pinot-Gallizio vendeva la sua pittura a metri... Debord invitava a vivere dentro una gioia prolungata e nei percorsi di un quotidiano ludico (la dérive) che smascherava la società  dello spettacolo... Jorn modificava l'insignificante, il pseudoartistico, il kitsch della società  di massa attraverso il grottesco... Vaneigem disgelava le “banalità  di base” dell'ordinario sul piano inclinato della rivoluzione dell'intelligenza e nel détournement di tutti i linguaggi... Costant propose un'“urbanistica sociale” che prevedeva altri modi abitare, di lavorare, di comunicare dell'insieme sociale... al fondo della loro arte di sovversione non sospetta della società  tutta, mostravano che ogni uomo che abbia il senso profondo dei piaceri e che viva secondo i suoi desideri, non può che lavorare (come una talpa rossa e nera) alla rovina di una simile epoca. Le rovine non ci fanno pura, perché noi erediteremo la terra, diceva (Buenaventura Durruti). Si tira un aforisma come si spara in bocca a un dittatore (sempre troppo tardi). La violenza non c'entra, c'entra la resa dei conti. È la libertà  a riscattare la storia. Il ribelle senza la grazia è come Voltaire senza la penna d'oca o il boia di Londra senza la sugna per ungere il collo degli impiccati... il fascino del potere è un vizio, la rivolta dell'intelligenza è una passione senza freni che libera l'esistenza degli oppressi nell'utopia del quotidiano.
Di contro, Pinot-Gallizio vendeva la sua pittura a metri... Debord invitava a vivere dentro una gioia prolungata e nei percorsi di un quotidiano ludico (la dérive) che smascherava la società  dello spettacolo... Jorn modificava l'insignificante, il pseudoartistico, il kitsch della società  di massa attraverso il grottesco... Vaneigem disgelava le “banalità  di base” dell'ordinario sul piano inclinato della rivoluzione dell'intelligenza e nel détournement di tutti i linguaggi... Costant propose un'“urbanistica sociale” che prevedeva altri modi abitare, di lavorare, di comunicare dell'insieme sociale... al fondo della loro arte di sovversione non sospetta della società  tutta, mostravano che ogni uomo che abbia il senso profondo dei piaceri e che viva secondo i suoi desideri, non può che lavorare (come una talpa rossa e nera) alla rovina di una simile epoca. Le rovine non ci fanno pura, perché noi erediteremo la terra, diceva (Buenaventura Durruti). Si tira un aforisma come si spara in bocca a un dittatore (sempre troppo tardi). La violenza non c'entra, c'entra la resa dei conti. È la libertà  a riscattare la storia. Il ribelle senza la grazia è come Voltaire senza la penna d'oca o il boia di Londra senza la sugna per ungere il collo degli impiccati... il fascino del potere è un vizio, la rivolta dell'intelligenza è una passione senza freni che libera l'esistenza degli oppressi nell'utopia del quotidiano.


9. Il grande botto del '68 esplose ai quattro venti della terra e fece tremare alle fondamenta l'impero... la decadenza generale, che era al servizio di vecchie e nuove servitù era smascherata... siccome siamo fatti della stoffa o del piombo di cui sono fatti i nostri sogni... le cadute del Palazzo erano auspicate e le “strategie del ragno” lavoravano in clandestinità  nei sotterranei dei parlamenti... per accedere alla fine del tempo degli equivoci... si diceva... le giovani generazioni resero la vergogna più vergognosa e la denunciarono pubblicamente... la critica dell'ideologia divenne la premessa di ogni critica e come ogni volta che i popoli si sono assunti il rischio di cambiare lo stato delle cose, la memoria globale della storia è cambiata. Da qualche parte la ricchezza critica, radicale, libertaria dell'Internazionale Situazionista ha attecchito, ma non è ancora una foresta di torce quella che brucia il disordine domestico della creatività , senza amarlo mai.
9. Il grande botto del '68 esplose ai quattro venti della terra e fece tremare alle fondamenta l'impero... la decadenza generale, che era al servizio di vecchie e nuove servitù era smascherata... siccome siamo fatti della stoffa o del piombo di cui sono fatti i nostri sogni... le cadute del Palazzo erano auspicate e le “strategie del ragno” lavoravano in clandestinità  nei sotterranei dei parlamenti... per accedere alla fine del tempo degli equivoci... si diceva... le giovani generazioni resero la vergogna più vergognosa e la denunciarono pubblicamente... la critica dell'ideologia divenne la premessa di ogni critica e come ogni volta che i popoli si sono assunti il rischio di cambiare lo stato delle cose, la memoria globale della storia è cambiata. Da qualche parte la ricchezza critica, radicale, libertaria dell'Internazionale Situazionista ha attecchito, ma non è ancora una foresta di torce quella che brucia il disordine domestico della creatività, senza amarlo mai.


10. La società  dello spettacolo si fonda sulla menzogna... già  nel ‘700 l'abate Augustin Barruel, studiava le congiure degli illuminati di Baviera e nelle loro carte segrete scopriva fini e trame: “Noi dobbiamo aprire tutte le sorgenti delle cognizioni, sollevare i talenti oppressi, innalzare gli uomini dei genio dalla polvere, in cui giacciono, impadronirci dell'educazione della gioventù, formare una lega indissolubile fra le migliori teste... Favorire le rivoluzioni, rovesciare tutto, scacciare la forza con la forza e la tirannia con la tirannia”... i miscredenti, gli atei, i ribelli a tutto... hanno la nostra simpatia, perché sono loro che nella storia hanno messo a nudo le menzogne e i castighi di coloro che si approfittavano della gente comune e dei pavidi... sono loro che hanno denunciato l'ineguaglianza sociale e chiesto di essere o tutti poveri o tutti ricchi... sono loro che ci hanno invitato a legge la vita con i nostri occhi e pensare con la propria testa... la proprietà  privata delle idee è sempre stata un furto e la schiavitù dell'uomo la sua legittimazione. Si tratta di dare a Cesare quello che è di Cesare... ventitrè pugnalate e un secchio di sangue.
10. La società  dello spettacolo si fonda sulla menzogna... già  nel ‘700 l'abate Augustin Barruel, studiava le congiure degli illuminati di Baviera e nelle loro carte segrete scopriva fini e trame: “Noi dobbiamo aprire tutte le sorgenti delle cognizioni, sollevare i talenti oppressi, innalzare gli uomini dei genio dalla polvere, in cui giacciono, impadronirci dell'educazione della gioventù, formare una lega indissolubile fra le migliori teste... Favorire le rivoluzioni, rovesciare tutto, scacciare la forza con la forza e la tirannia con la tirannia”... i miscredenti, gli atei, i ribelli a tutto... hanno la nostra simpatia, perché sono loro che nella storia hanno messo a nudo le menzogne e i castighi di coloro che si approfittavano della gente comune e dei pavidi... sono loro che hanno denunciato l'ineguaglianza sociale e chiesto di essere o tutti poveri o tutti ricchi... sono loro che ci hanno invitato a legge la vita con i nostri occhi e pensare con la propria testa... la proprietà  privata delle idee è sempre stata un furto e la schiavitù dell'uomo la sua legittimazione. Si tratta di dare a Cesare quello che è di Cesare... ventitrè pugnalate e un secchio di sangue.