Octave Mirbeau: differenze tra le versioni

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Con l'esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell'antisemitismo (quest'attività  contribuirà  a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L'Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.
Con l'esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell'antisemitismo (quest'attività  contribuirà  a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L'Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.


Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d'une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d'un neurasthénique'' ([[1901]]), una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.  
Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d'une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d'un neurasthénique'' ([[1901]]), una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.  


Nell'aprile [[1903]] riceve grandi congratulazioni per la realizzazione della commedia classica ''Les affaires sont les affaires'' (Gli affari sono affari), in cui denuncia il mito del denaro e della ricchezza (la commedia trionferà  anche in [[Germania]], in [[Russia]], negli [[Stati Uniti]] ed in altri paesi). Paradossalmente grazie a questa commedia diventa ricco ed inizia a rallentare la propria collaborazione giornalistica. Nel [[1907]] pubblica ''La 628-E8'', in cui la protagonista di un viaggio attraverso il [[Belgio]], l'[[Olanda]] e la [[Germania]] è la propria macchina; nel [[1913]] è la volta di ''Dingo'', un romanzo in cui il protagonista è invece il suo cane. Nel dicembre [[1908]] ritorna a far scandolo con la commedia [[Le Foyer]], dove Mirbeau si scaglia contro il commercio della carità  e lo sfruttamento economico e sessuale di ragazze.
Nell'aprile [[1903]] riceve grandi congratulazioni per la realizzazione della commedia classica ''Les affaires sont les affaires'' (Gli affari sono affari), in cui denuncia il mito del denaro e della ricchezza (la commedia trionferà  anche in [[Germania]], in [[Russia]], negli [[Stati Uniti]] ed in altri paesi). Paradossalmente grazie a questa commedia diventa ricco ed inizia a rallentare la propria collaborazione giornalistica. Nel [[1907]] pubblica ''La 628-E8'', in cui la protagonista di un viaggio attraverso il [[Belgio]], l'[[Olanda]] e la [[Germania]] è la propria macchina; nel [[1913]] è la volta di ''Dingo'', un romanzo in cui il protagonista è invece il suo cane. Nel dicembre [[1908]] ritorna a far scandolo con la commedia [[Le Foyer]], dove Mirbeau si scaglia contro il commercio della carità  e lo sfruttamento economico e sessuale di ragazze.