Pietrino Arixi: differenze tra le versioni

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: «In pieno periodo di inquisizione –dice Arixi- il mio gesto avrebbe comportato la condanna alla pena capitale. In regime democratico (?) si agisce in maniera più pulita e si ricorre o alla galera o al manicomio». Così è. Infatti viene ricoverato nel [[psichiatria|manicomio]] cagliaritano di Villa Clara, da cui però riesce a fuggire e ad inscenare una clamorosa e drammatica protesta contro la guerra: raggiunta la centrale piazza Yenne di Cagliari, si cosparge di benzina e si dà  fuoco, proclamando il suo odio all'[[imperialismo]]. In seguito spiegherà  il suo gesto dicendo: "Io sono un prigioniero, un incompreso: come Galileo Galilei, come Silvio Pellico. Sono una vittima del sistema come Jan Palach. Volevo bruciare: l'ho fatto per dimostrare la mia innocenza"».  
: «In pieno periodo di inquisizione –dice Arixi- il mio gesto avrebbe comportato la condanna alla pena capitale. In regime democratico (?) si agisce in maniera più pulita e si ricorre o alla galera o al manicomio». Così è. Infatti viene ricoverato nel [[psichiatria|manicomio]] cagliaritano di Villa Clara, da cui però riesce a fuggire e ad inscenare una clamorosa e drammatica protesta contro la guerra: raggiunta la centrale piazza Yenne di Cagliari, si cosparge di benzina e si dà  fuoco, proclamando il suo odio all'[[imperialismo]]. In seguito spiegherà  il suo gesto dicendo: "Io sono un prigioniero, un incompreso: come Galileo Galilei, come Silvio Pellico. Sono una vittima del sistema come Jan Palach. Volevo bruciare: l'ho fatto per dimostrare la mia innocenza"».  


Nonostante le gravi ustioni riesce a salvarsi, ma è nuovamente ricoverato in [[psichiatria|ospedale psichiatrico]]. Una volta dimesso riprende la solita difficile vita con la moglie, con cui alla fine era riuscito a legarsi ufficialmente, e i figli. Per mettere insieme un pasto decente, Pietrino Arixi spesso si reca nelle campagne del paese alla ricerca di lumache («Uno dei pasti più economici per i poveri come noi»). Ed è proprio durante una di queste ricerche che rinviene un'ascia nuragica, ingenerando in lui una nuova passione: l'[[archeologia]]. In pochi anni, da solo, scopre ben 35 siti (punici, romani, nuragici e prenuragici) e ritrova almeno 2000 reperti, che cataloga, studia e confronta da autodidatta. La sua idea è quella di «raccogliere quanti più reperti possibile per poi fare una unica donazione al Comune di Villasor, con la sola clausola di istituire un museo archeologico nel paese e sotto tale spinta costringere chi di dovere a intraprendere le ricerche necessarie per riportare in luce tutta la ricchezza archeologica della zona», ma nel [[1980]], scoperto dai carabinieri (Pietrino non faceva mistero in paese della sua passione…), è arrestato e trattenuto nel [[carcere]] cagliaritano di Buoncammino per 8 giorni ed in seguito condannato con la condizionale a 4 mesi e una multa.  
Nonostante le gravi ustioni riesce a salvarsi, ma è nuovamente ricoverato in [[psichiatria|ospedale psichiatrico]]. Una volta dimesso riprende la solita difficile vita con la moglie, con cui alla fine era riuscito a legarsi ufficialmente, e i figli. Per mettere insieme un pasto decente, Pietrino Arixi spesso si reca nelle campagne del paese alla ricerca di lumache («Uno dei pasti più economici per i poveri come noi»). Ed è proprio durante una di queste ricerche che rinviene un'ascia nuragica, ingenerando in lui una nuova passione: l'[[archeologia]]. In pochi anni, da solo, scopre ben 35 siti (punici, romani, nuragici e prenuragici) e ritrova almeno 2000 reperti, che cataloga, studia e confronta da autodidatta. La sua idea è quella di «raccogliere quanti più reperti possibile per poi fare una unica donazione al Comune di Villasor, con la sola clausola di istituire un museo archeologico nel paese e sotto tale spinta costringere chi di dovere a intraprendere le ricerche necessarie per riportare in luce tutta la ricchezza archeologica della zona», ma nel [[1980]], scoperto dai carabinieri (Pietrino non faceva mistero in paese della sua passione...), è arrestato e trattenuto nel [[carcere]] cagliaritano di Buoncammino per 8 giorni ed in seguito condannato con la condizionale a 4 mesi e una multa.  
[[Image:Black flag waving.png|right|160 px|]]
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In un primo momento le forze dell'ordine gli sequestrano tutti i reperti ritrovati, ma una volta restituiti si accorge però che alcuni "pezzi" sono incredibilmente e “misteriosamente” scomparsi (rubati?). Arixi, che nel frattempo prosegue la sua militanza anarchica, non demorde e riprende con passione le proprie ricerche archeologiche, riuscendo ad accumulare in un anno almeno 25 000 reperti. Questa volta documenta con una telecamera quanto è in suo possesso, dichiarando la propria disponibilità  a donare tutto al comune di Villasor, a patto che si desse vita ad un museo apposito, ma «con queste cautele nessuno si è precipitato in casa a far man bassa degli oggetti: nessuno ha avuto tanta fretta, come invece avvenne la prima volta».
In un primo momento le forze dell'ordine gli sequestrano tutti i reperti ritrovati, ma una volta restituiti si accorge però che alcuni "pezzi" sono incredibilmente e “misteriosamente” scomparsi (rubati?). Arixi, che nel frattempo prosegue la sua militanza anarchica, non demorde e riprende con passione le proprie ricerche archeologiche, riuscendo ad accumulare in un anno almeno 25 000 reperti. Questa volta documenta con una telecamera quanto è in suo possesso, dichiarando la propria disponibilità  a donare tutto al comune di Villasor, a patto che si desse vita ad un museo apposito, ma «con queste cautele nessuno si è precipitato in casa a far man bassa degli oggetti: nessuno ha avuto tanta fretta, come invece avvenne la prima volta».