Rivoluzione Messicana: differenze tra le versioni

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La campagna elettorale di Madero fu incentrata sul motto politico antiporfirista: «Suffragio effettivo, non rielezione». Egli, leader del suo "Partito Antirielezionista", dovette però fare i conti con la [[repressione]]: il presidente Dìaz avviò una campagna contro i maderisti, molti dei quali si erano oramai distaccati dai principi libertari del "Programma del [[Partito Liberale Messicano]]", costringendoli alla fuga negli [[USA|Stati Uniti]], dove pubblicarono il cosiddetto [[Piano di San Luis]]: attraverso l'uso di un linguaggio radicale ed insurrezionale, furono dichiarate nulle le elezioni (e quindi la vittoria di Diaz), chiedendo inoltre ai messicani di lottare in favore del suffragio universale, della (moderata) riforma agraria e di alcuni benefici per la classe operaia.  
La campagna elettorale di Madero fu incentrata sul motto politico antiporfirista: «Suffragio effettivo, non rielezione». Egli, leader del suo "Partito Antirielezionista", dovette però fare i conti con la [[repressione]]: il presidente Dìaz avviò una campagna contro i maderisti, molti dei quali si erano oramai distaccati dai principi libertari del "Programma del [[Partito Liberale Messicano]]", costringendoli alla fuga negli [[USA|Stati Uniti]], dove pubblicarono il cosiddetto [[Piano di San Luis]]: attraverso l'uso di un linguaggio radicale ed insurrezionale, furono dichiarate nulle le elezioni (e quindi la vittoria di Diaz), chiedendo inoltre ai messicani di lottare in favore del suffragio universale, della (moderata) riforma agraria e di alcuni benefici per la classe operaia.  


La [[rivoluzione]] antiporfirista iniziò in diverse parti del paese e vide un moto di rivolta collettivo contro il dittatore Diaz. Parteciparono alla lotta antiporfirista tutti, dal ceto rurale ai settori privilegiati, anche quest’ultimi danneggiati dalle losche alleanze con le lobby straniere. Attorno a Madero, rientrato in [[Messico]], si strinsero anche forze proletarie e contadine guidate da [[Venustiano Carranza]] (nello [[Stato]] di Coahuila <ref>Il Coahuila è uno dei 31 stati del Messico situato nella parte settentrionale del paese al confine con il Texas, Stati Uniti. Confina inoltre a oriente con lo stato del Nuevo León, a sud con San Luis Potosí e Zacatecas e a occidente con Durango e Chihuahua.</ref>), [[Emiliano Zapata]] (nello [[Stato]] di Morelos <ref>Morelos è uno stato del sud del Messico. Confina a sud con Guerrero e a est con Puebla e a nord e ovest con lo Stato del Messico. La sua capitale è Cuernavaca.</ref>), [[Alvaro Obregón]] (nella regione di Sonora <ref>Sonora è uno stato del Messico situato nella parte nord-occidentale del paese. Confina al nord con gli Stati Uniti (Arizona) e con lo stato messicano della Bassa California, ad est con lo stato del Chihuahua, a sud con il Sinaloa ed è bagnato dal Golfo di California ad ovest.</ref>), [[Pascual Orozco]] e [[Francisco Villa|Francisco “Pancho” Villa]] (nello [[Stato]] di Chihuahua <ref>Chihuahua è uno dei 31 Stati che compongono la Repubblica federale del Messico. Si trova nel nord del paese e si estende su una superficie di 247.938 km², il che lo rende lo stato più grande del paese. La sua superficie è un po' più estesa di quella del Regno Unito. Confina a nord con gli stati del Nuovo Messico e Texas (Stati Uniti d'America), ad ovest con gli stati messicani di Sonora e Sinaloa, a sud col Durango e ad est col Coahuila. Lo stato di Chihuahua è diviso in 67 comuni. Il suo capoluogo ha lo stesso nome, Chihuahua, e la sua città  più grande è Ciudad Juarez, che si trova sul confine, di fronte a El Paso, Texas.</ref>).
La [[rivoluzione]] antiporfirista iniziò in diverse parti del paese e vide un moto di rivolta collettivo contro il dittatore Diaz. Parteciparono alla lotta antiporfirista tutti, dal ceto rurale ai settori privilegiati, anche quest’ultimi danneggiati dalle losche alleanze con le lobby straniere. Attorno a Madero, rientrato in [[Messico]], si strinsero anche forze proletarie e contadine guidate da [[Venustiano Carranza]] (nello [[Stato]] di Coahuila <ref>Il Coahuila è uno dei 31 stati del Messico situato nella parte settentrionale del paese al confine con il Texas, Stati Uniti. Confina inoltre a oriente con lo stato del Nuevo León, a sud con San Luis Potosí e Zacatecas e a occidente con Durango e Chihuahua.</ref>), [[Emiliano Zapata]] (nello [[Stato]] di Morelos <ref>Morelos è uno stato del sud del Messico. Confina a sud con Guerrero e a est con Puebla e a nord e ovest con lo Stato del Messico. La sua capitale è Cuernavaca.</ref>), [[Alvaro Obregón]] (nella regione di Sonora <ref>Sonora è uno stato del Messico situato nella parte nord-occidentale del paese. Confina al nord con gli Stati Uniti (Arizona) e con lo stato messicano della Bassa California, ad est con lo stato del Chihuahua, a sud con il Sinaloa ed è bagnato dal Golfo di California ad ovest.</ref>), [[Pascual Orozco]] e [[Francisco Villa|Francisco “Pancho” Villa]] (nello [[Stato]] di Chihuahua <ref>Chihuahua è uno dei 31 Stati che compongono la Repubblica federale del Messico. Si trova nel nord del paese e si estende su una superficie di 247.938 km², il che lo rende lo stato più grande del paese. La sua superficie è un po' più estesa di quella del Regno Unito. Confina a nord con gli stati del Nuovo Messico e Texas (Stati Uniti d'America), ad ovest con gli stati messicani di Sonora e Sinaloa, a sud col Durango e ad est col Coahuila. Lo stato di Chihuahua è diviso in 67 comuni. Il suo capoluogo ha lo stesso nome, Chihuahua, e la sua città  più grande è Ciudad Juarez, che si trova sul confine, di fronte a El Paso, Texas.</ref>).


Quando i rivoluzionari giunsero a Città  del Messico nel Maggio del [[1911]], il presidente-dittatore Diaz fuggì e al suo posto fu insediato [[Francisco Madero]]. Il suo [[governo]] liberale, dopo qualche illusoria speranza suscitata nella popolazione, si rivelò incapace di mettere in atto misure veramente popolari, rimanendo praticamente ancorato entro posizioni fortemente [[classismo |classiste]]. D'altronde Madero era proprietario di miniere di rame e di fonderie, ed essendosi allontanato dai [[magonismo|magonisti]] prese a reprimere i rivoluzionari anche per difendere i propri e gli interessi dei grandi proprietari stranieri (soprattutto statunitensi).  
Quando i rivoluzionari giunsero a Città  del Messico nel Maggio del [[1911]], il presidente-dittatore Diaz fuggì e al suo posto fu insediato [[Francisco Madero]]. Il suo [[governo]] liberale, dopo qualche illusoria speranza suscitata nella popolazione, si rivelò incapace di mettere in atto misure veramente popolari, rimanendo praticamente ancorato entro posizioni fortemente [[classismo |classiste]]. D'altronde Madero era proprietario di miniere di rame e di fonderie, ed essendosi allontanato dai [[magonismo|magonisti]] prese a reprimere i rivoluzionari anche per difendere i propri e gli interessi dei grandi proprietari stranieri (soprattutto statunitensi).  
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Con la presa del potere da parte di Huerta, nel marzo [[1913]], gli antiporfiristi invitarono alla "rivoluzione costituzionalista" tutti coloro che non si riconoscevano nel nuovo presidente-diattatore. Fu messo in piedi anche un esercito costituzionalista, alla cui guida si pose [[Venustiano Carranza]] con l'obiettivo di sconfiggere Huerta e riportare l'ordine nel paese.
Con la presa del potere da parte di Huerta, nel marzo [[1913]], gli antiporfiristi invitarono alla "rivoluzione costituzionalista" tutti coloro che non si riconoscevano nel nuovo presidente-diattatore. Fu messo in piedi anche un esercito costituzionalista, alla cui guida si pose [[Venustiano Carranza]] con l'obiettivo di sconfiggere Huerta e riportare l'ordine nel paese.


Nel frattempo, oltre all'[[Ejército Libertador del Sur]] di [[Zapata]] e a quello di Orozco, si formarono nuovi gruppi armati: il battaglione del generale [[Alvaro Obregón]], in favore di Carranza, e i ''Dorados'', i soldati della leggendaria “[[División del Norte]]” (Divisione del Nord) di [[Pancho Villa|Francisco Pancho Villa]], che man mano che si avvicinano alla capitale espropriavano i latifondisti e distribuivano la terra ai contadini. Alla guida di questi insurrezzionalisti si pose il “costituzionalista” [[Venustiano Carranza]].  
Nel frattempo, oltre all'[[Ejército Libertador del Sur]] di [[Zapata]] e a quello di Orozco, si formarono nuovi gruppi armati: il battaglione del generale [[Alvaro Obregón]], in favore di Carranza, e i ''Dorados'', i soldati della leggendaria “[[División del Norte]](Divisione del Nord) di [[Pancho Villa|Francisco Pancho Villa]], che man mano che si avvicinano alla capitale espropriavano i latifondisti e distribuivano la terra ai contadini. Alla guida di questi insurrezzionalisti si pose il “costituzionalista” [[Venustiano Carranza]].  


In questo complesso quadro di avvenimenti, si inserirono anche gli [[USA]] che, prendendo a pretesto un presunto incidente navale che avrebbe coinvolto la flotta americana, nell'aprile del [[1914]] occuparono prima Veracruz, poi anche Chihuahua nel marzo del [[1916]]. L'obiettivo del governo americano fu chiaramente quello di difendere i propri interessi e le loro [[La proprietà |proprietà ]] nella regione.
In questo complesso quadro di avvenimenti, si inserirono anche gli [[USA]] che, prendendo a pretesto un presunto incidente navale che avrebbe coinvolto la flotta americana, nell'aprile del [[1914]] occuparono prima Veracruz, poi anche Chihuahua nel marzo del [[1916]]. L'obiettivo del governo americano fu chiaramente quello di difendere i propri interessi e le loro [[La proprietà |proprietà ]] nella regione.