Murray Bookchin: differenze tra le versioni

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Nel suo pensiero libertario l'[[Individuo|individuo]] è collocato all'interno del "tutto" (visione olistica dell'universo) e al di là  di ogni concetto [[antropocentrismo|antropocentrico]], caratteristica di quasi tutte le discipline sociali, che ha di fatto favorito lo sviluppo del concetto di dominio dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura. Tutto questo genera una descrizione della natura mediante l'utilizzo di parametri antropocentrici, i quali non fanno altro che raccontarcela come oggettivamente [[gerarchia|gerarchica]] e [[autorità |autoritaria]].
Nel suo pensiero libertario l'[[Individuo|individuo]] è collocato all'interno del "tutto" (visione olistica dell'universo) e al di là  di ogni concetto [[antropocentrismo|antropocentrico]], caratteristica di quasi tutte le discipline sociali, che ha di fatto favorito lo sviluppo del concetto di dominio dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura. Tutto questo genera una descrizione della natura mediante l'utilizzo di parametri antropocentrici, i quali non fanno altro che raccontarcela come oggettivamente [[gerarchia|gerarchica]] e [[autorità |autoritaria]].
   
   
Bookchin evidenzia l'assurdità  e gli effetti nefasti di questa visione dell'universo, proponendo l'esempio delle api: secondo il pensatore americano quella che viene chiamata “Ape Regina” non è una figura dispotica ed autoritaria, come potrebbe farci supporre il nome, ma solo un elemento importante, al pari delle "Api Operaie", della collettività  aviaria.
Bookchin evidenzia l'assurdità  e gli effetti nefasti di questa visione dell'universo, proponendo l'esempio delle api: secondo il pensatore americano quella che viene chiamata “Ape Regina” non è una figura dispotica ed autoritaria, come potrebbe farci supporre il nome, ma solo un elemento importante, al pari delle "Api Operaie", della collettività  aviaria.
Gli uomini\donne invece “distorcono” questi aspetti della vita delle api, da cui il nome di ape “Regina”, “Operaia” ecc., il che ci fa falsamente pensare ad un’organizzazione sociale di tipo gerarchico, trasponendo poi questa distorsione nell’ambito dell'organizzazione sociale umana. Evidentemente questa visione antropocentrica della natura non fa altro che avallare l'assurda tesi che l'[[autorità ]] e la [[gerarchia]] siano dei fatti naturali, rafforzando e giustificando di conseguenza la strutturazione verticistica della società  umana.
Gli uomini\donne invece “distorcono” questi aspetti della vita delle api, da cui il nome di ape “Regina”, “Operaia” ecc., il che ci fa falsamente pensare ad un’organizzazione sociale di tipo gerarchico, trasponendo poi questa distorsione nell’ambito dell'organizzazione sociale umana. Evidentemente questa visione antropocentrica della natura non fa altro che avallare l'assurda tesi che l'[[autorità ]] e la [[gerarchia]] siano dei fatti naturali, rafforzando e giustificando di conseguenza la strutturazione verticistica della società  umana.


: «Quest'immagine totalizzante di una natura che deve essere domesticata da un'umanità  razionale, ha prodotto forme tiranniche di pensiero, scienza e tecnologia - una frammentazione dell'umanità  in gerarchie, classi, istituzioni statuali, divisioni etniche e sessuali. Ha promosso odi nazionalistici, avventure imperialiste, e una [[filosofia]] della norma che identifica l'ordine con dominazione e sottomissione. La realtà , come vedremo, è diversa, una natura concepita come "gerarchica", per non parlare degli altri "bestiali" e borghesissimi caratteri che le si attribuiscono, riflette solamente una condizione umana in cui il dominio e la sottomissione sono fini a se stessi e mettono in questione la stessa esistenza della biosfera.»
: «Quest'immagine totalizzante di una natura che deve essere domesticata da un'umanità  razionale, ha prodotto forme tiranniche di pensiero, scienza e tecnologia - una frammentazione dell'umanità  in gerarchie, classi, istituzioni statuali, divisioni etniche e sessuali. Ha promosso odi nazionalistici, avventure imperialiste, e una [[filosofia]] della norma che identifica l'ordine con dominazione e sottomissione. La realtà , come vedremo, è diversa, una natura concepita come "gerarchica", per non parlare degli altri "bestiali" e borghesissimi caratteri che le si attribuiscono, riflette solamente una condizione umana in cui il dominio e la sottomissione sono fini a se stessi e mettono in questione la stessa esistenza della biosfera.»