Internazionale Situazionista: differenze tra le versioni
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Il caposcuola del Situazionismo è [[Guy Debord]], il quale partecipa alla fondazione del movimento insieme a [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Michele Bernstein]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]. | Il caposcuola del Situazionismo è [[Guy Debord]], il quale partecipa alla fondazione del movimento insieme a [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Michele Bernstein]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]. | ||
''[[La società dello spettacolo]]'' ([[1967]]) di Debord diviene la | ''[[La società dello spettacolo]]'' ([[1967]]) di Debord diviene la “bibbia” dell'Internazionale Situazionista contribuendo ad una crescita smisurata di quanti si definirono situazionisti. | ||
Un altro elemento di spicco dell'avanguardia situazionista è [[Raoul Vaneigem]] (Lessines, [[21 marzo]] [[1934]]), il quale inizia i contatti con il gruppo nel [[1961]]. A quell'anno risalgono infatti i suoi due primi articoli sul n. 6 dell' «Internationale Situationniste». Prenderà parte al comitato di redazione della rivista dal n.7 al n.12, contribuendo attivamente alla stesura di diversi articoli. Del [[1967]] è invece la sua opera più importante il ''Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni'', che raccoglierà larghi consensi negli anni caldi delle lotte studentesche, arrivando a meritarsi l'appellativo di «libro più rubato del [[1968]]». Vaneigem uscirà dall'Internazionale Situazionista nel [[1970]] a seguito di dimissioni volontarie. | Un altro elemento di spicco dell'avanguardia situazionista è [[Raoul Vaneigem]] (Lessines, [[21 marzo]] [[1934]]), il quale inizia i contatti con il gruppo nel [[1961]]. A quell'anno risalgono infatti i suoi due primi articoli sul n. 6 dell' «Internationale Situationniste». Prenderà parte al comitato di redazione della rivista dal n.7 al n.12, contribuendo attivamente alla stesura di diversi articoli. Del [[1967]] è invece la sua opera più importante il ''Trattato di saper vivere ad uso delle giovani generazioni'', che raccoglierà larghi consensi negli anni caldi delle lotte studentesche, arrivando a meritarsi l'appellativo di «libro più rubato del [[1968]]». Vaneigem uscirà dall'Internazionale Situazionista nel [[1970]] a seguito di dimissioni volontarie. |