Emiliano Zapata: differenze tra le versioni

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[[Image:Emiliano Zapata.jpg|right|thumb|200px|Emiliano Zapata]]
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'''Emiliano Zapata''' (Anenecuilco, [[Messico]], [[8 agosto]] [[1879]] - Chinameca, [[10 aprile]] [[1919]]), uomo politico messicano di tendenza anarchica, soprannominato “''el caudillo del sur''”, è stato uno dei leader più importanti e carismatici della [[Rivoluzione Messicana]].
'''Emiliano Zapata''' (Anenecuilco, [[Messico]], [[8 agosto]] [[1879]] - Chinameca, [[10 aprile]] [[1919]]), uomo politico messicano di tendenza anarchica, soprannominato “''el caudillo del sur'', è stato uno dei leader più importanti e carismatici della [[Rivoluzione Messicana]].


==Biografia==
==Biografia==
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===L'attivismo politico ===
===L'attivismo politico ===
: «Uomini del Sud! È Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!» <ref>Attribuita a Zapata e  citata in Hudson Strode, ''Timeless Mexico'', 1944, p. 259</ref>
: «Uomini del Sud! È Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio!» <ref>Attribuita a Zapata e  citata in Hudson Strode, ''Timeless Mexico'', 1944, p. 259</ref>
Zapata nel febbraio [[1909]], anno in cui diviene sindaco di Anenecuilco, dichiara il proprio sostegno a [[Patricio Leyva]], candidato a governatore dell'opposizione. La vittoria di [[Pablo Escandon]], determina ad Anenecuilco dure rappresaglie contro il ''pueblo'' e nuove perdite di terre da parte degli stessi, a vantaggio delle solite famiglie latifondiste. Zapata, a metà  del [[1910]], tenta ancora una via legalitaria, con il presidente [[Porfirio Diaz]], per la risoluzione dei problemi della sua gente, ma accortosi dell’infruttuosità  del suo attivismo, decide di iniziare ad occupare e a distribuire terre ai contadini con la forza. Contemporaneamente matura l'idea di intraprendere la lotta armata nel Morelos quando, il [[20 novembre]] [[1910]], un gruppo di “liberali democratici” guidato da [[Francisco Madero]], incita alla resistenza armata contro la dittatura di Diaz, promettendo, in caso di vittoria, la restituzione e la redistrubuzione delle terre sottratte al ''pueblo''.  
Zapata nel febbraio [[1909]], anno in cui diviene sindaco di Anenecuilco, dichiara il proprio sostegno a [[Patricio Leyva]], candidato a governatore dell'opposizione. La vittoria di [[Pablo Escandon]], determina ad Anenecuilco dure rappresaglie contro il ''pueblo'' e nuove perdite di terre da parte degli stessi, a vantaggio delle solite famiglie latifondiste. Zapata, a metà  del [[1910]], tenta ancora una via legalitaria, con il presidente [[Porfirio Diaz]], per la risoluzione dei problemi della sua gente, ma accortosi dell’infruttuosità  del suo attivismo, decide di iniziare ad occupare e a distribuire terre ai contadini con la forza. Contemporaneamente matura l'idea di intraprendere la lotta armata nel Morelos quando, il [[20 novembre]] [[1910]], un gruppo di “liberali democratici” guidato da [[Francisco Madero]], incita alla resistenza armata contro la dittatura di Diaz, promettendo, in caso di vittoria, la restituzione e la redistrubuzione delle terre sottratte al ''pueblo''.  
[[File:Pancho Villa, el presidente provisional Eulalio Gutiérrez y Emiliano Zapata.jpg|thumb|300 px|Emiliano Zapata con Eulalio Gutiérrez (in mezzo) e Pancho Villa]]
[[File:Pancho Villa, el presidente provisional Eulalio Gutiérrez y Emiliano Zapata.jpg|thumb|300 px|Emiliano Zapata con Eulalio Gutiérrez (in mezzo) e Pancho Villa]]


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Il [[7 giugno]] Zapata incontra Madero, il quale, rimangiandosi le promesse fatte, mostra tutta la sua indifferenza alle problematiche contadine. Nel novembre dello stesso anno, deluso dal tradimento di Madero, decide di riprendere la sua [[anarchismo insurrezionale|lotta insurrezionale]] lanciando il [[Plan de Ayala]], definendo Madero viene un traditore e decretando l’immediata restituzione delle terre ai contadini. «''Sono disposto a lottare contro tutti e contro tutto''», scrive Zapata al suo futuro successore [[Gildardo Magana]].
Il [[7 giugno]] Zapata incontra Madero, il quale, rimangiandosi le promesse fatte, mostra tutta la sua indifferenza alle problematiche contadine. Nel novembre dello stesso anno, deluso dal tradimento di Madero, decide di riprendere la sua [[anarchismo insurrezionale|lotta insurrezionale]] lanciando il [[Plan de Ayala]], definendo Madero viene un traditore e decretando l’immediata restituzione delle terre ai contadini. «''Sono disposto a lottare contro tutti e contro tutto''», scrive Zapata al suo futuro successore [[Gildardo Magana]].


Inizia a questo punto una lunghissima battaglia di Zapata e dei “suoi” uomini, inizialmente contro Madero, poi contro Huerta e infine contro Carranza. La tecnica adottata dagli uomini dell'[[Ejercito Libertador del Sur]] è basata sull’applicazione di tecniche di guerriglia: unità  mobili, costituite da due o trecento uomini, comandati da un ufficiale con il grado di "colonnello" o "generale", colpivano i distaccamenti [[militari]] per poi fuggire e divenire così inafferrabili per i ''federales''.
Inizia a questo punto una lunghissima battaglia di Zapata e dei “suoi” uomini, inizialmente contro Madero, poi contro Huerta e infine contro Carranza. La tecnica adottata dagli uomini dell'[[Ejercito Libertador del Sur]] è basata sull’applicazione di tecniche di guerriglia: unità  mobili, costituite da due o trecento uomini, comandati da un ufficiale con il grado di "colonnello" o "generale", colpivano i distaccamenti [[militari]] per poi fuggire e divenire così inafferrabili per i ''federales''.


Verso la fine del [[1913]], per merito anche delle vittorie riportate da [[Pancho Villa]] nel nord del paese, il vecchio e dispotico regime comincia seriamente a traballare. Il [[15 luglio]] Huerta è costretto a fuggire e nell'autunno del [[1914]] si realizza ad Aguascalientes una Convenzione tra le varie correnti rivoluzionarie del [[Messico]], ma senza che queste riescano a trovare un'accordo valido. In dicembre, dopo la rottura con [[Carranza]], rappresentante la [[borghesia]] agraria del nord, le truppe contadine di [[Pancho Villa]] ed Emiliano Zapata entrano trionfanti a Città  del Messico portando al cielo i vessilli della vergine della Guadalupe, patrona dei popoli indigeni.  
Verso la fine del [[1913]], per merito anche delle vittorie riportate da [[Pancho Villa]] nel nord del paese, il vecchio e dispotico regime comincia seriamente a traballare. Il [[15 luglio]] Huerta è costretto a fuggire e nell'autunno del [[1914]] si realizza ad Aguascalientes una Convenzione tra le varie correnti rivoluzionarie del [[Messico]], ma senza che queste riescano a trovare un'accordo valido. In dicembre, dopo la rottura con [[Carranza]], rappresentante la [[borghesia]] agraria del nord, le truppe contadine di [[Pancho Villa]] ed Emiliano Zapata entrano trionfanti a Città  del Messico portando al cielo i vessilli della vergine della Guadalupe, patrona dei popoli indigeni.  
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{{vedi|Comune di Morelos}}
{{vedi|Comune di Morelos}}


Nel [[1915]], nello ''[[Stato]] del Morelos'', viene sperimentato un esempio di [[democrazia diretta]], passato alla storia con il nome di “[[Comune di Morelos|Comune di Morelos]]”. Gli zapatisti, a cui si erano aggregati numerosi giovani e intellettuali provenienti da Città  del Messico, iniziano a distribuire terre e “potere” decisionale al pueblo. Tuttavia nel Nord del paese lentamente le cose non vanno più bene come inizialmente e la reazione costituzionalista porrà  fine all'esperienza [[autogestione|autogestionaria]].
Nel [[1915]], nello ''[[Stato]] del Morelos'', viene sperimentato un esempio di [[democrazia diretta]], passato alla storia con il nome di “[[Comune di Morelos|Comune di Morelos]]. Gli zapatisti, a cui si erano aggregati numerosi giovani e intellettuali provenienti da Città  del Messico, iniziano a distribuire terre e “potere” decisionale al pueblo. Tuttavia nel Nord del paese lentamente le cose non vanno più bene come inizialmente e la reazione costituzionalista porrà  fine all'esperienza [[autogestione|autogestionaria]].


===Agguato e morte===
===Agguato e morte===
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'''''El caudillo del sur''''' non rivendicava semplicemente più [[eguaglianza]] e terra ai contadini, egli auspicava la costruzione di una nuova nazione a partire da un'organizzazione decentralizzata di ''pueblos'' liberamente [[federalismo|federati]] tra loro, sovrani ed autonomi nelle decisioni politiche, amministrative e finanziarie. Per quanto i contadini avessero un ruolo centrale nelle sue battaglie, egli riteneva importante anche liberare i minatori, gli operai, gli indios e i lavoratori tutti dallo sfruttamento a cui erano sottoposti per colpa della classe capitalistica messicana e statunitense.   
'''''El caudillo del sur''''' non rivendicava semplicemente più [[eguaglianza]] e terra ai contadini, egli auspicava la costruzione di una nuova nazione a partire da un'organizzazione decentralizzata di ''pueblos'' liberamente [[federalismo|federati]] tra loro, sovrani ed autonomi nelle decisioni politiche, amministrative e finanziarie. Per quanto i contadini avessero un ruolo centrale nelle sue battaglie, egli riteneva importante anche liberare i minatori, gli operai, gli indios e i lavoratori tutti dallo sfruttamento a cui erano sottoposti per colpa della classe capitalistica messicana e statunitense.   


Altro aspetto importante della sua visione politica era l’importanza data alle autorità  civili piuttosto che a quelle militari, comprendendo anche l’importanza dei contatti con altri [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi che isolassero il Morelos (nel [[1913]], invitò nel Morelos anche [[Ricardo Flores Magón]], allora esiliato negli [[USA]], il quale però non potè accettare l'invito per motivi non ancora ben chiari).” Per questo egli non riconosceva ai governi o ai tribunali alcuna [[autorità ]] rispetto alle leggi naturali o alla volontà  umana di liberarsi dalla condizione di schiavitù.  
Altro aspetto importante della sua visione politica era l’importanza data alle autorità  civili piuttosto che a quelle militari, comprendendo anche l’importanza dei contatti con altri [[Individualità |individualità ]] e\o gruppi che isolassero il Morelos (nel [[1913]], invitò nel Morelos anche [[Ricardo Flores Magón]], allora esiliato negli [[USA]], il quale però non potè accettare l'invito per motivi non ancora ben chiari).Per questo egli non riconosceva ai governi o ai tribunali alcuna [[autorità ]] rispetto alle leggi naturali o alla volontà  umana di liberarsi dalla condizione di schiavitù.  
== Note ==
== Note ==