Pier Carlo Masini: differenze tra le versioni

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La grande passione di Masini è da sempre la ricerca storica: s'era laureato in Scienze politiche nel [[1946]] e immediatamente s'era dedicato ad intense ricerche sull'[[anarchismo]]; negli anni di collaborazione con «[[Umanità Nova]]» ([[1948]]-[[1950]]) e con «Il Libertario» ([[1950]]-[[1952]]) compariva sempre almeno un articolo a carattere storico o letterario, spesso firmati con lo pseudonimo de ''l'archivista''.  
La grande passione di Masini è da sempre la ricerca storica: s'era laureato in Scienze politiche nel [[1946]] e immediatamente s'era dedicato ad intense ricerche sull'[[anarchismo]]; negli anni di collaborazione con «[[Umanità Nova]]» ([[1948]]-[[1950]]) e con «Il Libertario» ([[1950]]-[[1952]]) compariva sempre almeno un articolo a carattere storico o letterario, spesso firmati con lo pseudonimo de ''l'archivista''.  


Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  
Tra la fine degli anni '50 e l'inizio degli anni '60 Masini continua le sue collaborazioni con [[stampa anarchica|riviste]] socialiste, inoltre escono i suoi primi lavori monografici: ''Gli internazionalisti'', ''La Banda del Matese, 1876-1878'' (tutti pubblicati nel [[1958]] dalla casa editrice Avanti!); gli scritti di [[Bakunin]] e poi ''La Federazione Italiana dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori.Atti ufficiali 1871-1880'' ([[1963]], Edizioni Avanti!). Masini vorrebbe anche pubblicare una parte delle opere di [[Bakunin]], ispirandosi al lavoro svolto in Olanda da [[Arthur Lenhing]], con cui è in buoni rapporti, ma non trova la disponibilità delle case editrici. Sceglie allora di pubblicarli lui stesso, visto che all'epoca nessuna casa editrice nota pubblicava testi sull'[[anarchismo]] e le uniche che lo facevano erano quelle di movimento (Antistato, La Fiaccola e la Libreria della [[FAI]]).  


Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', [[1927]]) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', [[1928]]), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano. <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano.</ref> Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».  
Si tratta di opere che inseriscono [[Bakunin]] nell'ambito del primo socialismo italiano, ricollegandosi al lavoro di [[Nello Rosselli]] (''Mazzini e Bakunin. Dodici anni di movimento operaio in Italia 1860-1872'', [[1927]]) e [[Max Nettlau]] (''Bakunin e l'Internazionale in Italia dal 1864 al 1872'', [[1928]]), e in antitesi agli scritti di Aldo Romano. <ref>Aldo Romano, storico marxista italiano.</ref> Masini intende «collocare Bakunin nella prospettiva storica, a vedere la sua posizione attraverso il prisma dei grandi problemi che travagliano la nostra epoca (socialismo e democrazia, nazionalismo e internazionalismo, clericalismo e laicità), a confrontare il presente con il passato nella scia lasciata dalla sua ardente esperienza politica».