André Breton: differenze tra le versioni

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Mobilizzato a Nantes, durante la Prima guerra mondiale, nel [[1916]] conosce Jacques Vaché, che eserciterà su di lui una grandissima influenza, nonostante abbia scritto unicamente lettere legate ai fatti di guerra. Entra in contatto con il mondo dell'arte, prima attraverso Paul Valéry e dopo con il gruppo dadaista nel [[1916]].
Mobilizzato a Nantes, durante la Prima guerra mondiale, nel [[1916]] conosce Jacques Vaché, che eserciterà su di lui una grandissima influenza, nonostante abbia scritto unicamente lettere legate ai fatti di guerra. Entra in contatto con il mondo dell'arte, prima attraverso Paul Valéry e dopo con il gruppo dadaista nel [[1916]].


Durante la guerra lavora in diversi ospedali psichiatrici, dove studia le opere di [[Sigmund Freud]] e i suoi esperimenti con la scrittura automatica (scrittura libera senza controllo della ragione o preoccupazioni estetiche o morali), che lo influenzerà nella sua formulazione della teoria surrealista. Si convertirà come pioniere dei movimenti antirazionalisti come il [[dadaismo]] e il surrealismo. Nel 1920 publicca la sua prima opera, ''I campi magnetici'', in collaborazione con Philippe Soupault, nella quale elabora le possibilità di scrittura automatica. L'anno seguente rompe con [[Tristan Tzara]], il fondatore del dadaismo.
Durante la guerra lavora in diversi ospedali psichiatrici, dove studia le opere di [[Sigmund Freud]] e i suoi esperimenti con la scrittura automatica (scrittura libera senza controllo della ragione o preoccupazioni estetiche o morali), che lo influenzerà nella sua formulazione della teoria surrealista. Si convertirà come pioniere dei movimenti antirazionalisti come il [[dadaismo]] e il surrealismo. Nel [[1920]] publicca la sua prima opera, ''I campi magnetici'', in collaborazione con Philippe Soupault, nella quale elabora le possibilità di scrittura automatica. L'anno seguente rompe con [[Tristan Tzara]], il fondatore del dadaismo.


Fonda con [[Louis Aragon]] e [[Philippe Soupault]] la rivista ''Littérature''. Nel [[1924]], pubblica il [[Manifesto del surrealismo]], prima formulazione teorica del movimento di cui è il principale artefice e organizzatore. Seguendo il principio per cui il surrealista non deve fare "[[letteratura]]", si esprime nelle più disparate modalità: esperimenti di scrittura automatica, simulazioni di patologie del linguaggio, racconti tra sogno e realtà, poesie che conoscono momenti di gaiezza su un fondo di tenebra e delirio. Breton ritiene che la felicità non si possa ricercare quasi come fosse il risultato di una formula matematica. Ed è solo nel sogno che l'uomo è completamente libero e tutto è possibile.
Fonda con [[Louis Aragon]] e [[Philippe Soupault]] la rivista ''Littérature''. Nel [[1924]], pubblica il [[Manifesto del surrealismo]], prima formulazione teorica del movimento di cui è il principale artefice e organizzatore. Seguendo il principio per cui il surrealista non deve fare "[[letteratura]]", si esprime nelle più disparate modalità: esperimenti di scrittura automatica, simulazioni di patologie del linguaggio, racconti tra sogno e realtà, poesie che conoscono momenti di gaiezza su un fondo di tenebra e delirio. Breton ritiene che la felicità non si possa ricercare quasi come fosse il risultato di una formula matematica. Ed è solo nel sogno che l'uomo è completamente libero e tutto è possibile.