Federación Obrera Regional Argentina: differenze tra le versioni

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: «Per noi, l'anarchismo non è una scoperta di laboratorio, né il frutto di pensatori brillanti, ma un movimento spontaneo degli oppressi e degli sfruttati che sono arrivati alla comprensione [...] della dannosità del privilegio e dell'inutilità di l'Stato, e che vogliono lottare per un ordine sociale che garantisce all'uomo il suo libero sviluppo. La filosofia coopera alla concretizzazione ed alla definizione di quest'aspirazioni latenti delle masse ribelli, ma non ha il diritto di appropriarsi dei principi dell'anarchismo» <ref> 4 Ibid, p. 106</ref>.  
: «Per noi, l'anarchismo non è una scoperta di laboratorio, né il frutto di pensatori brillanti, ma un movimento spontaneo degli oppressi e degli sfruttati che sono arrivati alla comprensione [...] della dannosità del privilegio e dell'inutilità di l'Stato, e che vogliono lottare per un ordine sociale che garantisce all'uomo il suo libero sviluppo. La filosofia coopera alla concretizzazione ed alla definizione di quest'aspirazioni latenti delle masse ribelli, ma non ha il diritto di appropriarsi dei principi dell'anarchismo» <ref> 4 Ibid, p. 106</ref>.  


Il compito degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] consiste dunque nel svegliare, alla base, le tendenze che già esistono negli sfruttati. Poiché se i militanti libertari «rinunciano alla possibilità di agire nel mondo del lavoro come forza autonoma, accontentandosi di monopolizzare il movimento anarchico in piccoli gruppi di propaganda, (il loro) futuro non ha nulla di promettente» <ref>5 Ibid. p. 162</ref>. Per la FORA, l'elaborazione teorica e la resistenza operaia sono inseparabili. Nonostante alcuni dei suoi membri partecipano, d'altra parte, a [[organizzazioni anarchiche|gruppi anarchici]] ([[antimilitarismo|gruppi antimilitaristi]], atenei libertariecc.) la FORA ha sempre respinto i gruppi specifici, concepiti come movimenti ideologici organizzati. In questo senso il modello d' organizzazione "globale" o "integrale" differisce anche da quello adottato in [[Spagna]] fin dal [[1927]] dalla [[FAI]].  
Il compito degli [[Personalità anarchiche|anarchici]] consiste dunque nel svegliare, alla base, le tendenze che già esistono negli sfruttati. Poiché se i militanti libertari «rinunciano alla possibilità di agire nel mondo del lavoro come forza autonoma, accontentandosi di monopolizzare il movimento anarchico in piccoli gruppi di propaganda, (il loro) futuro non ha nulla di promettente» <ref>5 Ibid. p. 162</ref>. Per la FORA, l'elaborazione teorica e la resistenza operaia sono inseparabili. Nonostante alcuni dei suoi membri partecipano, d'altra parte, a [[organizzazioni anarchiche|gruppi anarchici]] ([[antimilitarismo|gruppi antimilitaristi]], atenei libertari ecc.) la FORA ha sempre respinto i gruppi specifici, concepiti come movimenti ideologici organizzati. In questo senso il modello d' organizzazione "globale" o "integrale" differisce anche da quello adottato in [[Spagna]] fin dal [[1927]] dalla [[FAI]].  


In [[Argentina]], così come in altri paesi, il [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalismo, rivoluzionario]] e radicale, è stata la manifestazione delle idee dei teorici piuttosto che quelle dei lavoratori. A questo genere di organizzazioni la FORA si è sempre opposta, così come sempre si è opposta ai dogmi, in primis quelli [[marxismo|marxisti]], sottolineando che la fine del [[capitalismo]] deve essere portata avanti dal proletariato, il quale «deve essere un muro che ferma l'espansione dell'imperialismo industriale. Soltanto così, creando dei valori etici capaci di sviluppare, nel proletariato, la comprensione dei problemi sociali indipendentemente dalla civiltà borghese, che si arriverà a costituire le basi indistruttibili della rivoluzione anticapitalista ed anti-marxista: la rivoluzione che distrugge il regime della grande industria e dei ''trusts'' finanziari, industriali e commerciali».  
In [[Argentina]], così come in altri paesi, il [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalismo, rivoluzionario]] e radicale, è stata la manifestazione delle idee dei teorici piuttosto che quelle dei lavoratori. A questo genere di organizzazioni la FORA si è sempre opposta, così come sempre si è opposta ai dogmi, in primis quelli [[marxismo|marxisti]], sottolineando che la fine del [[capitalismo]] deve essere portata avanti dal proletariato, il quale «deve essere un muro che ferma l'espansione dell'imperialismo industriale. Soltanto così, creando dei valori etici capaci di sviluppare, nel proletariato, la comprensione dei problemi sociali indipendentemente dalla civiltà borghese, che si arriverà a costituire le basi indistruttibili della rivoluzione anticapitalista ed anti-marxista: la rivoluzione che distrugge il regime della grande industria e dei ''trusts'' finanziari, industriali e commerciali».