Joseph Déjacque: differenze tra le versioni
Jump to navigation
Jump to search
K2 (discussione | contributi) |
K2 (discussione | contributi) |
||
Riga 35: | Riga 35: | ||
Per Déjacque l'[[utopia]] è «un sogno non realizzato, ma non irrealizzabile». Grazie al progresso scientifico è possibile superare l'attuale civiltà, figlia della barbarie, esaurita da secoli di corruzioni, ed immaginare in un mondo futuro, che Déjacque colloca nel [[2858]] (dunque dieci secoli dopo la stesura del libro), la realizzazione dell'«[[Utopia]] [[anarchica]]». | Per Déjacque l'[[utopia]] è «un sogno non realizzato, ma non irrealizzabile». Grazie al progresso scientifico è possibile superare l'attuale civiltà, figlia della barbarie, esaurita da secoli di corruzioni, ed immaginare in un mondo futuro, che Déjacque colloca nel [[2858]] (dunque dieci secoli dopo la stesura del libro), la realizzazione dell'«[[Utopia]] [[anarchica]]». | ||
Déjacque immagina il ''' | ==== Il «Cyclideon» ==== | ||
Déjacque immagina il '''«Cyclideon»''', «tempio delle arti e delle scienze» posto ai piedi di un boschetto di palme sito in cima a un labirinto che si erge al centro di una vallata, come «il luogo consacrato alla circolazione delle idee», «l'altare del culto sociale, la chiesa [[anarchica]] dell'[[utopistica]] umanità». Su questa libera tribuna può salire chi vuole per parlare: | |||
:«Un ingegnoso meccanismo acustico permette a quel milione di uditori di intendere distintamente tutte le parole dell'oratore, a qualunque distanza siano da lui. Strumenti ottici mirabilmente perfezionati permettono di seguirne i movimenti, sia del gesto che della fisionomia, a una grandissima distanza». | :«Un ingegnoso meccanismo acustico permette a quel milione di uditori di intendere distintamente tutte le parole dell'oratore, a qualunque distanza siano da lui. Strumenti ottici mirabilmente perfezionati permettono di seguirne i movimenti, sia del gesto che della fisionomia, a una grandissima distanza». | ||