L'origine storica dell'8 marzo: differenze tra le versioni
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La prima celebrazione internazionale si ebbe l'[[11 marzo]] [[1911]], quando numerose manifestazioni si tennero in [[Austria]], in [[Danimarca]], in [[Svizzera]], in [[Germania]] e negli [[USA]]. Secondo la testimonianza di [[Aleksandra Kollontaj]], quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». L'[[8 marzo]] [[1917]] ([[23 febbraio]] secondo il calendario non riformato) le operaie di Pietroburgo ([[Russia]]) manifestarono, accanto agli uomini, contro la [[guerra]] e la penuria di cibo (nell'ambito della [[rivoluzione di febbraio]]). | La prima celebrazione internazionale si ebbe l'[[11 marzo]] [[1911]], quando numerose manifestazioni si tennero in [[Austria]], in [[Danimarca]], in [[Svizzera]], in [[Germania]] e negli [[USA]]. Secondo la testimonianza di [[Aleksandra Kollontaj]], quella data fu scelta perché, in Germania, «il 19 marzo 1848 durante la rivoluzione il re di Prussia dovette per la prima volta riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò, figurava il riconoscimento del diritto di voto alle donne». L'[[8 marzo]] [[1917]] ([[23 febbraio]] secondo il calendario non riformato) le operaie di Pietroburgo ([[Russia]]) manifestarono, accanto agli uomini, contro la [[guerra]] e la penuria di cibo (nell'ambito della [[rivoluzione di febbraio]]). | ||
Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla [[La Rivoluzione | Alcune femministe italiane (Irene Giacobbe, Tilde Capomazza, Marisa Ombra) ipotizzano che per rendere più universale e meno caratterizzato politicamente il significato della ricorrenza, si preferì omettere il richiamo alla [[La Rivoluzione russa|Rivoluzione russa]] ricollegandosi ad un episodio non reale, ma verosimile, della storia del [[movimento operaio]] degli [[USA|Stati Uniti]] (vedi a proposito la sezione successiva). | ||
In [[Italia]], nel [[Seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]], la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI ([[Unione Donne Italiane]]) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della [[Acacia|mimosa]]. | In [[Italia]], nel [[Seconda guerra mondiale|secondo dopoguerra]], la giornata internazionale della donna fu ripresa e rilanciata dall'UDI ([[Unione Donne Italiane]]) associando nel contempo alla data dell'8 marzo l'ormai tradizionale fiore della [[Acacia|mimosa]]. |