Alfonso Failla: differenze tra le versioni

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===Il viaggio da Ventotene a Renicci secondo la testimonianza di Failla===
===Il viaggio da Ventotene a Renicci secondo la testimonianza di Failla===
[[File:Failla_e_messinese.jpg|thumb|left|275px|<center>[[Arturo Messinese]] e [[Alfonso Failla]]</center>]]
[[File:Failla_e_messinese.jpg|thumb|left|275px|<center>[[Arturo Messinese]] e [[Alfonso Failla]]</center>]]
Quando giunge il momento di lasciare Ventotene per [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] gli anarchici protestano per la mancata liberazione: [[Enrico Zambonini]] durante la sosta alla stazione di Arezzo si rifiuta di proseguire e viene portato in [[carcere]] (in seguito verrà fucilato a Reggio Emilia dai nazifascisti durante la Resistenza). Giunti a [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|al "campo" di Renicci]], vengono accolti da carabinieri e soldati armati di fucili con il colpo in canna, sviluppando violente discussioni con gli aguzzini e i loro ufficiali che prendono così ad insultarli. [[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]] vengono segregati per aver urlato ai guardiani armati: «'''Sparate vigliacchi'''!».  
Quando giunge il momento di lasciare Ventotene per [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari |Renicci d'Anghiari]] gli anarchici protestano per la mancata liberazione: [[Enrico Zambonini]] durante la sosta alla stazione di Arezzo si rifiuta di proseguire e viene portato in [[carcere]] (in seguito verrà fucilato a Reggio Emilia dai nazifascisti durante la Resistenza). Giunti a [[Testimonianza sul campo di concentramento di Renicci d'Anghiari|al "campo" di Renicci]], vengono accolti da carabinieri e soldati armati di fucili con il colpo in canna, sviluppando violente discussioni con gli aguzzini e i loro ufficiali che prendono così ad insultarli. [[Marcello Bianconi]] e [[Arturo Messinese]] vengono segregati per aver urlato ai guardiani armati: «'''Sparate vigliacchi'''!».  
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===L'abbandono di Renicci===
===L'abbandono di Renicci===
Quando oramai la fraternizzazione fra anarchici e slavi era ben salda e i fatti dell'[[8 settembre]] [[1943]] avevano portato alla nascita della [[Repubblica Sociale Italiana]] e della conseguente resistenza partigiana, gli internati decidono di riunirsi nei campi per valutare il da farsi anche perché le guardie più smaccatamente fasciste avevano assunto toni di arroganza intollerabili. Gli jugoslavi, militarmente più preparati dei nostri, propongono di valutare la possibilità di procurarsi delle armi, fuggire dal campo e aggregarsi ai partigiani. Nella sezione del campo in cui è presente Failla, la situazione viene esposta da [[Ganu Kriezju]], albanese già compagno di detenzione degli anarchici a Ventotene. Le guardie, comandate dal maggiore Fiorenzuoli, decidono di sciogliere l'adunata sediziosa cominciando a sparare a salve sui detenuti in riunione, ma ben presto gli spari a salve vengono sostituiti da quelli delle mitragliatrici a causa del quale muoiono due uomini (un anarchico e uno slavo).  
Quando oramai la fraternizzazione fra anarchici e slavi era ben salda e i fatti dell'[[8 settembre]] [[1943]] avevano portato alla nascita della [[Repubblica Sociale Italiana]] e della conseguente resistenza partigiana, gli internati decidono di riunirsi nei campi per valutare il da farsi anche perché le guardie più smaccatamente fasciste avevano assunto toni di arroganza intollerabili. Gli jugoslavi, militarmente più preparati dei nostri, propongono di valutare la possibilità di procurarsi delle armi, fuggire dal campo e aggregarsi ai partigiani. Nella sezione del campo in cui è presente Failla, la situazione viene esposta da [[Ganu Kriezju]], albanese già compagno di detenzione degli anarchici a Ventotene. Le guardie, comandate dal maggiore Fiorenzuoli, decidono di sciogliere l'adunata sediziosa cominciando a sparare a salve sui detenuti in riunione, ma ben presto gli spari a salve vengono sostituiti da quelli delle mitragliatrici a causa del quale muoiono due uomini (un anarchico e uno slavo).  


Failla, quando insieme ad altri compagni viene trasferito nella città di Arezzo (in mano ai nazisti), rendendosi conto che la situazione stava ormai precipitando, si appella all'umanità del tenente Rouep, l'uomo che comandava il trasferimento dei detenuti politici. Rouep, pur essendo [[fascismo|fascista]], s'era sempre distinto per gli atteggiamenti un pochino più rispettosi ed "umani" verso i detenuti, per questo quando Failla gli dice che trasferirli ad Arezzo significava condannarli a morte visto che la città toscana era sotto controllo dei [[Nazionalsocilaismo|tedeschi]], Rouep mosso a "compassione", nei pressi di Firenze ferma la colonna di camion, fa scendere i prigionieri affidando a Failla e [[Mario Perelli]], futuro comandante delle [[Brigate Bruzzi e Malatesta|Brigate Anarchiche Bruzzi-Malatesta]], sei prigionieri, di fatto concedendo loro la [[libertà]]. Bruciati i loro stessi documenti, che li identificavano come anarchici, si danno alla macchia verso le montagne alla ricerca delle brigate partigiane a cui potersi aggregare.
Failla, quando insieme ad altri compagni viene trasferito nella città di Arezzo (in mano ai nazisti), rendendosi conto che la situazione stava ormai precipitando, si appella all'umanità del tenente Rouep, l'uomo che comandava il trasferimento dei detenuti politici. Rouep, pur essendo [[fascismo|fascista]], s'era sempre distinto per gli atteggiamenti un pochino più rispettosi ed "umani" verso i detenuti, per questo quando Failla gli dice che trasferirli ad Arezzo significava condannarli a morte visto che la città toscana era sotto controllo dei [[Nazionalsocilaismo|tedeschi]], Rouep mosso a "compassione", nei pressi di Firenze ferma la colonna di camion, fa scendere i prigionieri affidando a Failla e [[Mario Perelli]], futuro comandante delle [[Brigate Bruzzi e Malatesta|Brigate Anarchiche Bruzzi-Malatesta]], sei prigionieri, di fatto concedendo loro la [[libertà]]. Bruciati i loro stessi documenti, che li identificavano come anarchici, si danno alla macchia verso le montagne alla ricerca delle brigate partigiane a cui potersi aggregare.
 
[[File:Failla bendit.png|miniatura|400px|left|Failla ascolta [[Daniel Cohn-Bendit]]. Carrara, [[1968]], Congresso internazionale anarchico.]]
===La lotta partigiana===
===La lotta partigiana===
Alcuni anarchici del gruppo avventurosamente si uniscono alle bande partigiane della zona, altri, come [[Emilio Canzi]] e [[Mario Perelli]] <ref> [[Mario Perelli]] sarà fra i comandanti delle Brigate anarchiche Malatesta che in seguito prenderanno il nome di [[Brigate Bruzzi e Malatesta|Bruzzi-Malatesta]] di Milano, forti di circa circa 1300 miliziani (da [http://www.ecn.org/ponte/documenti/ares.php documenti sulla resistenza anarchica])</ref>, si spostano in zone più lontane, altri ancora invece hanno una triste sorte, finendo catturati ed uccisi. Un gruppetto di loro riesce ad entrare nelle Brigate Partigiane operanti in Valdarno, collaborando con i [[CLN]] (Comitati Liberazione Nazionale) della zona. Qui, tra i personaggi più conosciuti vi era [[Beppone Livi]], nome di battaglia "Unico", che fungeva da collegamento fra le cosiddette "Bande Esterne" <ref> Alla fine di aprile si costituirà la XXIII Brigata Garibaldina Pio Borri, composta da tre battaglioni più la XXIV Brigata "Bande Esterne" ([http://www.societastoricaretina.org/biografie/PTDonniniAldo150920081.pdf da ''www.societastoricaretina.org''])</ref>,
Alcuni anarchici del gruppo avventurosamente si uniscono alle bande partigiane della zona, altri, come [[Emilio Canzi]] e [[Mario Perelli]] <ref> [[Mario Perelli]] sarà fra i comandanti delle Brigate anarchiche Malatesta che in seguito prenderanno il nome di [[Brigate Bruzzi e Malatesta|Bruzzi-Malatesta]] di Milano, forti di circa circa 1300 miliziani (da [http://www.ecn.org/ponte/documenti/ares.php documenti sulla resistenza anarchica])</ref>, si spostano in zone più lontane, altri ancora invece hanno una triste sorte, finendo catturati ed uccisi. Un gruppetto di loro riesce ad entrare nelle Brigate Partigiane operanti in Valdarno, collaborando con i [[CLN]] (Comitati Liberazione Nazionale) della zona. Qui, tra i personaggi più conosciuti vi era [[Beppone Livi]], nome di battaglia "Unico", che fungeva da collegamento fra le cosiddette "Bande Esterne" <ref> Alla fine di aprile si costituirà la XXIII Brigata Garibaldina Pio Borri, composta da tre battaglioni più la XXIV Brigata "Bande Esterne" ([http://www.societastoricaretina.org/biografie/PTDonniniAldo150920081.pdf da ''www.societastoricaretina.org''])</ref>,
che insieme formeranno la Divisione Partigiani “Arezzo” e i CLN della zona toscana (Livi, già dall'ottobre del [[1943]], con la moglie Angiola Crociani, si era preso cura di procurare mezzi di sopravvivenza a 300 circa slavi evasi, ma dotati di armi che avevano trafugato durante la fuga, nascosti nella zona boscosa di Ponte alla Piera e di Pieve Santo Stefano). Alfonso Failla, spostandosi lungamente, combatterà nella Resistenza toscana, ligure e lombarda.
che insieme formeranno la Divisione Partigiani “Arezzo” e i CLN della zona toscana (Livi, già dall'ottobre del [[1943]], con la moglie Angiola Crociani, si era preso cura di procurare mezzi di sopravvivenza a 300 circa slavi evasi, ma dotati di armi che avevano trafugato durante la fuga, nascosti nella zona boscosa di Ponte alla Piera e di Pieve Santo Stefano). Alfonso Failla, spostandosi lungamente, combatterà nella Resistenza toscana, ligure e lombarda.
[[File:Failla bendit.png|miniatura|200px|left|Failla ascolta [[Daniel Cohn-Bendit]]. Carrara, [[1968]], Congresso internazionale anarchico.]]


===Il dopo guerra===
===Il dopo guerra===