Henri-Gustave Jossot: differenze tra le versioni

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[[File:Henri Gustave Jossot 2.jpg|thumb|300px|miniatura|Henri-Gustave Jossot]]
[[File:Jossot,_da_la_plume,_1-2-1894.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di Henri-Gustave Jossot del 1894]]
[[File:Jossot,_da_la_plume,_1-2-1894.jpg|thumb|200px|left|Ritratto di Henri-Gustave Jossot del 1894]]
[[File:Jossotabdulkarim.jpg|thumb|300px|Jossot Abdul Karim]]
'''Gustave-Henri Jossot''' (Dijon, [[16 aprile]] [[1866]] - Sidi Bou-Said, Tunisia, [[7 aprile]] [[1951]]), fu un celebre [[arte|artista]] libertario francese, attivo alla fine della ''Belle Epoque''. La sua opera si manifestò in numerosi ambiti, dal dipinto all'acquarello, sino al poster pubblicitario e alla caricatura, a cui deve essenzialmente la sua fama. Fu anche scrittore e libero pensatore.
'''Gustave-Henri Jossot''' (Dijon, [[16 aprile]] [[1866]] - Sidi Bou-Said, Tunisia, [[7 aprile]] [[1951]]), fu un celebre [[arte|artista]] libertario francese, attivo alla fine della ''Belle Epoque''. La sua opera si manifestò in numerosi ambiti, dal dipinto all'acquarello, sino al poster pubblicitario e alla caricatura, a cui deve essenzialmente la sua fama. Fu anche scrittore e libero pensatore.


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=== Abdul Karîm Jossot ===
=== Abdul Karîm Jossot ===
 
[[File:Jossotabdulkarim.jpg|thumb|300px|Jossot Abdul Karim]]
A partire dal [[1907]] Jossot è sempre più insofferente dell'epoca in cui vive e dopo frequenti e lunghi ritiri in piccole località di campagna decide, nel [[1911]], di trasferirsi in [[Tunisia]] - dove era stato già nel [[1904]]-[[1905|05]] per un breve soggiorno - dedicandosi principalmente al disegno di paesaggi e a tavole di vita quotidiana tunisina. Nel [[1913]] si converte all'[[Islam]], assumendo il nome di '''Abdul Karîm''', e diventa in seguito un discepolo dello sceicco Ahmed al-Alawi. Questa clamorosa decisione sarà interpretata come una reazione di rifiuto e condanna verso la [[civiltà]] delle macchine. Jossot aderisce al [[sufismo]], la corrente mistica dell'Islam, spesso perseguitata nel corso della sua storia per la sua ricerca personale e indipendente dai dogmi verso l'assoluto. Questa scelta bizzarra ma convinta fa ancora onore a Jossot, che si crea una via personale e quasi provocatrice, scegliendo di nuovo di non collaborare con le istituzioni della [[civiltà]] occidentale. Jossot ha infatti ben presente il ruolo della [[religione]] cristiana come strumento di giustificazione dell'oppressione e del [[colonialismo]].  
A partire dal [[1907]] Jossot è sempre più insofferente dell'epoca in cui vive e dopo frequenti e lunghi ritiri in piccole località di campagna decide, nel [[1911]], di trasferirsi in [[Tunisia]] - dove era stato già nel [[1904]]-[[1905|05]] per un breve soggiorno - dedicandosi principalmente al disegno di paesaggi e a tavole di vita quotidiana tunisina. Nel [[1913]] si converte all'[[Islam]], assumendo il nome di '''Abdul Karîm''', e diventa in seguito un discepolo dello sceicco Ahmed al-Alawi. Questa clamorosa decisione sarà interpretata come una reazione di rifiuto e condanna verso la [[civiltà]] delle macchine. Jossot aderisce al [[sufismo]], la corrente mistica dell'Islam, spesso perseguitata nel corso della sua storia per la sua ricerca personale e indipendente dai dogmi verso l'assoluto. Questa scelta bizzarra ma convinta fa ancora onore a Jossot, che si crea una via personale e quasi provocatrice, scegliendo di nuovo di non collaborare con le istituzioni della [[civiltà]] occidentale. Jossot ha infatti ben presente il ruolo della [[religione]] cristiana come strumento di giustificazione dell'oppressione e del [[colonialismo]].  
Nel [[1946]] Jossot confiderà ad una rivista francese (''La Rue'' del [[19 luglio]] [[1946]]) i motivi profondi del suo ritiro dall'occidente:
Nel [[1946]] Jossot confiderà ad una rivista francese (''La Rue'' del [[19 luglio]] [[1946]]) i motivi profondi del suo ritiro dall'occidente: