Octave Mirbeau: differenze tra le versioni

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Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L'Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L'Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità]]...).
Nel [[1888]], in ''L'Abbé Jules'', in cui vi è una forte influenza di Dostoievski, viene evocato il personaggio di un ribelle sacerdote cattolico capace di denunciare l'oppressione sociale e la corruzione della [[Chiesa]]; in ''Sébastien Roch'' ([[1890]]), ambientato nel collegio Saint-François-Xavier di Vannes, racconta "''l'assassinio di un cuore di ragazzo''" da un gesuita violentatore. Parallelamente Mirbeau, firmando gli articoli col suo nome o con pseudonimi, collabora a molti giornali - ''Gaulois'', ''La France'', ''L'Évenement'', ''Le Matin'', ''Gil Blas'', ''Le Figaro'' e ''L'Écho'' di Parigi -, in cui intraprende sia lotte artistiche che politiche (si avvicina agli anarchici, denuncia il [[nazionalismo]], il [[colonialismo]], il militarismo ed ogni forma di [[autorità]]...).


Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto “chiacchierata”, ex professionista del teatro e donna galante). Nonostante viva anni dolorosi, pubblica nei giornali la prima versione del ''Journal d'une femme de chambre'' e del ''Jardin des supplices'' (allora intitolato ''En mission''), oltre ad un romanzo pre-esistenzialista, initolato [[Dans le ciel]] ([[1892]]-[[1893]]), sulla tragedia dell'artista ed ispirato da Van Gogh, che Mirbeau ha appena scoperto. Collabora attivamente con ''Journal'' e scrive una tragedia proletaria, ''Les Mauvais Bergers'', assai simile a [[Germinal]] di [[Emile Zola|Zola]].
Negli anni intorno 1890 vive una grave crisi esistenziale e coniugale (si era sposato nel [[1887]] con Alice Regnault, una donna molto “chiacchierata”, ex professionista del teatro e donna galante). Nonostante viva anni dolorosi, pubblica nei giornali la prima versione del ''Journal d'une femme de chambre'' e del ''Jardin des supplices'' (allora intitolato ''En mission''), oltre ad un romanzo pre-esistenzialista, initolato [[Dans le ciel]] ([[1892]]-[[1893]]), sulla tragedia dell'artista ed ispirato da Van Gogh, che Mirbeau ha appena scoperto. Collabora attivamente con ''Journal'' e scrive una tragedia proletaria, ''Les Mauvais Bergers'', assai simile a [[Germinal]] di [[Émile Zola|Zola]].
[[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]]
[[Image:Mirbeau-La Greve des Electeurs.png|thumb|left|180px|Lo sciopero degli elettori (1902)]]
Con l'esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Emile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell'antisemitismo (quest'attività contribuirà a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L'Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.
Con l'esplodere del caso Dreyfus, Mirbeau si impegna per primo, due giorni prima di [[Émile Zola]], nella difesa di Dreyfus e nella denuncia dell'antisemitismo (quest'attività contribuirà a distrarlo e ad allontanarlo dalla depressione): è lui che redige il testo della seconda petizione di "intellettuali" e sempre lui che accompagna Zola al suo processo e gli paga la multa di 7.500 franch (ottine anche Reinach altri 30.000 franchi per pagare le numerose multe inflitte sempre a Zola). In ''L'Auror'', giornale dreyfusista, pubblica una serie di scritti in cui incita gli operai a schierarsi contro il [[nazionalismo]], il [[clericalismo]] e il [[antimilitarismo|militarismo]]. Segue con indignazione, durante più di un mese, il processo di Alfred Dreyfus a Rennes, e torna a Parigi disperato dalla condanna assurda ed ingiusta del capitano.


Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d'une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d'un neurasthénique'' ([[1901]]), una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.  
Profondamente pessimista, pubblica successivamente il ''Jardin des supplices'' ([[1899]]); ''Le Journal d'une femme de chambre'' ([[1900]]), dove stigmatizza la schiavitù moderna per colpa della borghesia; ''21 Jours d'un neurasthénique'' ([[1901]]), una cinquantina di racconti crudeli pubblicati da quindici anni nella stampa.