Storia dell'anarchismo sardo: differenze tra le versioni
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[[File:Fancello Pascale Crodazzu-133x200-132x200.jpg|400 px|thumb|[[Pasquale Fancello]]]] | [[File:Fancello Pascale Crodazzu-133x200-132x200.jpg|400 px|thumb|[[Pasquale Fancello]]]] | ||
: «...Riconobbi altri fra gli aggressori.Mi sorprese molto la presenza di tale Fois [...] Era stato organizzatore dei lavoratori del mare, anarchico-sindacalista e antifascista. Quando i fascisti avevano occupato la sede dell'organizzazione si era trovato nell'impossibilità di guadagnarsi la vita.Aveva voluto emigrare in Francia ed io lo avevo raccomandato perchè amici di lì lo soccorressero e gli trovassero lavoro[...] Rientrato dalla Francia a Cagliari si era iscritto al fascio [...] Si scusava presso gli antichi compagni con la necessità di dar da mangiare ai figli [...] mi chiedo ancora perchè quella sera,armato, esigesse il mio linciaggio [...]» <ref name="marcia">''Marcia su Roma e dintorni'', L'Unione Sarda, pag 241</ref> | : «...Riconobbi altri fra gli aggressori.Mi sorprese molto la presenza di tale Fois [...] Era stato organizzatore dei lavoratori del mare, anarchico-sindacalista e antifascista. Quando i fascisti avevano occupato la sede dell'organizzazione si era trovato nell'impossibilità di guadagnarsi la vita.Aveva voluto emigrare in Francia ed io lo avevo raccomandato perchè amici di lì lo soccorressero e gli trovassero lavoro[...] Rientrato dalla Francia a Cagliari si era iscritto al fascio [...] Si scusava presso gli antichi compagni con la necessità di dar da mangiare ai figli [...] mi chiedo ancora perchè quella sera,armato, esigesse il mio linciaggio [...]» <ref name="marcia">''Marcia su Roma e dintorni'', L'Unione Sarda, pag 241</ref> | ||
La [[repressione]] fascista, sommata all'ostilità dei [[comunismo|comunisti]] e dei riformisti, portò col tempo alla dissoluzione del "Sante Caserio". Molti anarchici allora scelsero di andare in esilio in [[Francia]], in [[Tunisia]] o in altri paesi. A Tunisi <ref name="tunisi"> A Tunisi era presente una folta comunità di antifascisti italiani: ([http://www.ilcorriereditunisi.it/default.asp?id=34&mnu=34&ACT=5&content=275 Articolo del Corriere di Tunisi)].</ref> gli anarchici sardi, tra cui [[Emilio Atzori]], [[Raimondo Mereu]], [[Giovanni Dettori]], [[Francesco Piras|Francesco]] e [[Antonio Piras]], contribuirono non poco alle attività del locale circolo anarchico. Le [[autorità ]] fasciste imputarono ai sardi [[Giovanni Dettori]] e [[Emilio Atzori]], oltre che a [[Giuvanni Curti]] e [[Alberto Tarchiani]], gli attentati al consolato di Tunisi ([[28 dicembre]] [[1928]]) e al giornale fascista «Unione» ([[18 aprile]] [[1929]]) <ref name="militants">[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article1249 | La [[repressione]] fascista, sommata all'ostilità dei [[comunismo|comunisti]] e dei riformisti, portò col tempo alla dissoluzione del "Sante Caserio". Molti anarchici allora scelsero di andare in esilio in [[Francia]], in [[Tunisia]] o in altri paesi. A Tunisi <ref name="tunisi"> A Tunisi era presente una folta comunità di antifascisti italiani: ([http://www.ilcorriereditunisi.it/default.asp?id=34&mnu=34&ACT=5&content=275 Articolo del Corriere di Tunisi)].</ref> gli anarchici sardi, tra cui [[Emilio Atzori]], [[Raimondo Mereu]], [[Giovanni Dettori]], [[Francesco Piras|Francesco]] e [[Antonio Piras]], contribuirono non poco alle attività del locale circolo anarchico. Le [[autorità ]] fasciste imputarono ai sardi [[Giovanni Dettori]] e [[Emilio Atzori]], oltre che a [[Giuvanni Curti]] e [[Alberto Tarchiani]], gli attentati al consolato di Tunisi ([[28 dicembre]] [[1928]]) e al giornale fascista «Unione» ([[18 aprile]] [[1929]]) <ref name="militants">[http://militants-anarchistes.info/spip.php?article1249 da militants-anarchistes.info]</ref>. Altri anarchici sardi scelsero di costituire piccoli gruppi, andando incontro alle periodiche ondate repressive. Solo alla fine della [[II Guerra mondiale]] il "gruppo Sante Caserio" si ricostituì cambiando nome in "gruppo [[Michele Schirru]]" (il gruppo rimarrà attivo sino agli anni 80). Dettori abbia partecipato con Atzori, Giuvanni Curti e Alberto Tarchiani agli attentati contro il consolato di Tunisi (il [[28 dicembre]] [[1928]]) e contro il giornale fascista «Unione» ([[18 aprile]] [[1929]]).[[Image:Schirru.jpg|thumb|left|160 px|[[Michele Schirru]], condannato a morte per aver pensato di uccidere Mussolini]] | ||
Durante gli anni del [[Fascismo|fascismo]] il numero dei militanti si aggirava intorno a cinquecento, moltissimi dei quali furono schedati. Alcuni riuscirono a sfuggire ai controlli ossessivi della polizia politica, e tra questi va citato [[Zemiro Melas]]. Melas partecipò alle lotte antifasciste in Jugoslavia poi, al rientro in [[Italia]], fu tra i fondatori del gruppo anarchico fiorentino "Fronte della Gioventù", prima di venir arrestato e deportato dai [[Nazionalsocialismo|nazisti]] (Zemiro Melas riuscirà poi a sfuggire fortunosamente alla deportazione). | Durante gli anni del [[Fascismo|fascismo]] il numero dei militanti si aggirava intorno a cinquecento, moltissimi dei quali furono schedati. Alcuni riuscirono a sfuggire ai controlli ossessivi della polizia politica, e tra questi va citato [[Zemiro Melas]]. Melas partecipò alle lotte antifasciste in Jugoslavia poi, al rientro in [[Italia]], fu tra i fondatori del gruppo anarchico fiorentino "Fronte della Gioventù", prima di venir arrestato e deportato dai [[Nazionalsocialismo|nazisti]] (Zemiro Melas riuscirà poi a sfuggire fortunosamente alla deportazione). | ||
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Molti furono gli anarchici sardi che parteciparono agli eventi della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], il più conosciuto dei quali fu [[Tomaso Serra]]: anarchico di Barrali (Ca), perseguitato ed espulso da diversi paesi europei, giunse in [[Spagna]] nel [[1936]], unendosi alla [[Colonna Ascaso]]. Arrestato il [[19 luglio]] [[1937]], dopo essere scampato per un soffio alla morte per mano degli stalinisti, fu deportato a Ventotene. In [[Spagna]] combatté a lungo a fianco dei cugini [[Angelo Puddu|Angelino]], [[Enrico Puddu|Enrico]] e [[Paolo Puddu|Paolino Puddu]]. | Molti furono gli anarchici sardi che parteciparono agli eventi della [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]], il più conosciuto dei quali fu [[Tomaso Serra]]: anarchico di Barrali (Ca), perseguitato ed espulso da diversi paesi europei, giunse in [[Spagna]] nel [[1936]], unendosi alla [[Colonna Ascaso]]. Arrestato il [[19 luglio]] [[1937]], dopo essere scampato per un soffio alla morte per mano degli stalinisti, fu deportato a Ventotene. In [[Spagna]] combatté a lungo a fianco dei cugini [[Angelo Puddu|Angelino]], [[Enrico Puddu|Enrico]] e [[Paolo Puddu|Paolino Puddu]]. | ||
Altri anarchici sardi che combatterono in [[Spagna]] e di cui si hanno notizie rilevanti: [[Pietro Deiana]], rientrato nel [[1936]] dall'esilio americano andò subito in [[Spagna]] a schierarsi con i repubblicani; [[Giovanni Antioco Dettori]], morto nel [[1937]] sul fronte di Teruel; [[Pompeo Franchi]], morto nel [[1936]] nella battaglia di monte Pelado; [[Salvatore Marcello]], ferito in [[Spagna]] nel [[1938]] ed esiliato poi in [[Francia]], dove fu arrestato e deportato a Ventotene nel [[1939]]; [[Giovanni Virgilio]], ferito nella battaglia di Carrascal | Altri anarchici sardi che combatterono in [[Spagna]] e di cui si hanno notizie rilevanti: [[Pietro Deiana]], rientrato nel [[1936]] dall'esilio americano andò subito in [[Spagna]] a schierarsi con i repubblicani; [[Giovanni Antioco Dettori]], morto nel [[1937]] sul fronte di Teruel; [[Pompeo Franchi]], morto nel [[1936]] nella battaglia di monte Pelado; [[Salvatore Marcello]], ferito in [[Spagna]] nel [[1938]] ed esiliato poi in [[Francia]], dove fu arrestato e deportato a Ventotene nel [[1939]]; [[Giovanni Virgilio]], ferito nella battaglia di Carrascal dell'aprile [[1937]], proseguì i combattimenti sino al [[1939]] quando fu deportato a Ventotene; [[Serafino Deiana]], [[Giuseppe Puggioni]] e [[Giovanni Dettori|Giovanni Antioco Dettori]], dopo l'esilio a Tunisi, che vissero tutti e tre, i primi due sostenettero in vari modi la | ||
[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] mentre Dettori vi partecipò materialmente, morendo nel [[1937]]; [[Pasquale Fancello]], partecipò alla [[rivoluzione]] e al suo rientro fu incarcerato ad Iglesias con l'accusa di aver partecipato ad una serie di [[azione diretta|azioni dirette]]. | [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|rivoluzione spagnola]] mentre Dettori vi partecipò materialmente, morendo nel [[1937]]; [[Pasquale Fancello]], partecipò alla [[rivoluzione]] e al suo rientro fu incarcerato ad Iglesias con l'accusa di aver partecipato ad una serie di [[azione diretta|azioni dirette]]. | ||
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Intorno a questa biblioteca fiorirono, tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90, una | Intorno a questa biblioteca fiorirono, tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90, una | ||
serie di periodici - «Anarkiviu: bulhitinu bibriografiku de s'arkiviu bibrioteka de kurtura populhari "T. Serra"» (Bollettino bibliografico | serie di periodici - «Anarkiviu: bulhitinu bibriografiku de s'arkiviu bibrioteka de kurtura populhari "T. Serra"» (Bollettino bibliografico dell'archivio biblioteca di cultura popolare "T. Serra"); «Nihil» (Supplemento «Quadrimestrale di dibattito, analisi, approfondimenti | ||
storici, teorici, metodologici al bollettino "Anarkiviu"») e definito anche come il «foglio dell'Unione anarchici sardi», «Su gazetinu de sa luta kontras a sas presones» (Il Gazettino della lotta contro le prigioni) ecc. <ref name="ecc">"Vedi [http://opac.regione.sardegna.it/SebinaOpac/Opac da "opac.regione.sardegna.it"] </ref> - curati da [[Costantino Cavalleri]], in cui si cercò di dare un indirizzo unitario alle lotte anarchiche dei sardi, solitamente poco organizzate e diversificate. | storici, teorici, metodologici al bollettino "Anarkiviu"») e definito anche come il «foglio dell'Unione anarchici sardi», «Su gazetinu de sa luta kontras a sas presones» (Il Gazettino della lotta contro le prigioni) ecc. <ref name="ecc">"Vedi [http://opac.regione.sardegna.it/SebinaOpac/Opac da "opac.regione.sardegna.it"] </ref> - curati da [[Costantino Cavalleri]], in cui si cercò di dare un indirizzo unitario alle lotte anarchiche dei sardi, solitamente poco organizzate e diversificate. | ||
Nella seconda metà degli anni '80 si costituì, per merito soprattutto degli anarchici, il "Comitato di Solidarietà con il Proletariato Prigioniero Sardo Deportato", a sostegno delle istanze dei prigionieri sardi. Sempre Cavalleri, nel [[2002]], attraverso l'unico numero del «Zornale pro su Fruntene de Liberatzione Natzionale Sardu - ARREXINIS - RAIKINAS - RADICI» (Giornale per il Fronte di Liberazione Nazionale Sardo- RADICI), rilanciò l'idea di un Fronte unitario che coinvolgesse tutte le aree dell'antagonismo isolano, al di là della diversa matrice ideologica. | Nella seconda metà degli anni '80 si costituì, per merito soprattutto degli anarchici, il "Comitato di Solidarietà con il Proletariato Prigioniero Sardo Deportato", a sostegno delle istanze dei prigionieri sardi. Sempre Cavalleri, nel [[2002]], attraverso l'unico numero del «Zornale pro su Fruntene de Liberatzione Natzionale Sardu - ARREXINIS - RAIKINAS - RADICI» (Giornale per il Fronte di Liberazione Nazionale Sardo- RADICI), rilanciò l'idea di un Fronte unitario che coinvolgesse tutte le aree dell'antagonismo isolano, al di là della diversa matrice ideologica. | ||
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== Attualità == | == Attualità == | ||
Il XXI° secolo si apre invece con un'ondata repressiva: a Cagliari, nell'ottobre | Il XXI° secolo si apre invece con un'ondata repressiva: a Cagliari, nell'ottobre del [[2003]], una manifestazione in [[solidarietà ]] a [[Massimo Leonardi]] <ref name="leonardi1">[http://isole.ecn.org/filiarmonici/sardo.html Su Massimo Leonardi]</ref> si conclude con una pesante carica delle forze dell'ordine e quattordici fermati <ref name="leonardi2">[http://isole.ecn.org/filiarmonici/sardo-cagliari031025.html Sui fatti di Cagliari (ottobre 2003)]</ref>; nel [[2004]] altri 6 anarchici vengono arrestati; nel febbraio dello stesso anno l'anarchico L.F viene fermato con l'accusa di essere responsabile di 19 piccoli attentati, tutti firmati con la sigla [[Asai]] (Anonima sarda anarchici insurrezionalisti); sempre nel [[2004]] la [[repressione]] colpisce i militanti del circolo Fraria <ref name="fraria">[http://italy.indymedia.org/news/2004/06/569138_comment.php#573872 Sulla chiusura del Fraria]</ref>, di cui viene imposta la chiusura; il [[13 giugno]] è la volta di Sassari, dove vengono arrestati due giovani accusati di preparare un attentato. | ||
Nonostante la [[repressione]] e la mancanza di gruppi dell'[[anarchismo]] organizzato (non esiste alcuna sede di [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] ed [[USI]]...), recentemente si sono avuti segnali di risveglio del movimento con la nascita del [[centro sociale]] ''[[PANGEA]]'' (non espressamente anarchico) <ref>Per lungo tempo in Sardegna sono stati assenti anche i [[centri sociali]], ma alla fine dell'estate, grazie al movimento "NOI CONTRO LORO", è nato a Porto Torres (SS) il [[centro sociale occupato autogestito]] ''[[PANGEA]]''.</ref>, il ''Colletivu S'Ata Areste'' (la gatta selvatica) <ref>[http://www.arivista.org/?nr=379&pag=23.htm Intervista a Su Colletivu S'Ata Areste (''La gatta selvatica'')]</ref>, ''Sa Domu'' <ref> [https://www.facebook.com/Sa-Domu-Studentato-Occupato-Casteddu-315212415339754/ Sa Domu, studentato occupato]</ref> e il [[Elenco_spazi_anarchici_e_libertari_in_italia#CAGLIARI|circolo libertario S'ARXA]] (Cagliari), attraverso i quali gli anarchici continuano nel loro attivismo nelle lotte per la casa, per il lavoro, contro il [[carcere]] e lo sfruttamento dell'ambiente, contro la [[discriminazione]] razziale e [[antimilitarismo|le basi militari]] <ref name="antimilitarismo">[http://www.reteantimilitarista.info/?cat=342 da "Reteantimilitarista.info"]</ref>. | Nonostante la [[repressione]] e la mancanza di gruppi dell'[[anarchismo]] organizzato (non esiste alcuna sede di [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], [[Federazione dei Comunisti Anarchici|FdCA]] ed [[USI]]...), recentemente si sono avuti segnali di risveglio del movimento con la nascita del [[centro sociale]] ''[[PANGEA]]'' (non espressamente anarchico) <ref>Per lungo tempo in Sardegna sono stati assenti anche i [[centri sociali]], ma alla fine dell'estate, grazie al movimento "NOI CONTRO LORO", è nato a Porto Torres (SS) il [[centro sociale occupato autogestito]] ''[[PANGEA]]''.</ref>, il ''Colletivu S'Ata Areste'' (la gatta selvatica) <ref>[http://www.arivista.org/?nr=379&pag=23.htm Intervista a Su Colletivu S'Ata Areste (''La gatta selvatica'')]</ref>, ''Sa Domu'' <ref> [https://www.facebook.com/Sa-Domu-Studentato-Occupato-Casteddu-315212415339754/ Sa Domu, studentato occupato]</ref> e il [[Elenco_spazi_anarchici_e_libertari_in_italia#CAGLIARI|circolo libertario S'ARXA]] (Cagliari), attraverso i quali gli anarchici continuano nel loro attivismo nelle lotte per la casa, per il lavoro, contro il [[carcere]] e lo sfruttamento dell'ambiente, contro la [[discriminazione]] razziale e [[antimilitarismo|le basi militari]] <ref name="antimilitarismo">[http://www.reteantimilitarista.info/?cat=342 da "Reteantimilitarista.info"]</ref>. |