Leda Rafanelli: differenze tra le versioni
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Dopo essere entrata nell'ottica dell'[[anarco-individualismo]], Leda mostra affinità verso il [[socialismo libertario]], allontanandosi dall'[[individualismo]] di stampo violento e dalle errate interpretazioni del pensiero di [[Max Stirner]] che condussero, secondo lei, molti anarchici verso posizioni asociali e di stampo borghese. Non a caso, durante la Prima Guerra Mondiale molti [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] appoggeranno l'intervento a fianco dell'Intesa. | Dopo essere entrata nell'ottica dell'[[anarco-individualismo]], Leda mostra affinità verso il [[socialismo libertario]], allontanandosi dall'[[individualismo]] di stampo violento e dalle errate interpretazioni del pensiero di [[Max Stirner]] che condussero, secondo lei, molti anarchici verso posizioni asociali e di stampo borghese. Non a caso, durante la Prima Guerra Mondiale molti [[anarco-individualismo|anarco-individualisti]] appoggeranno l'intervento a fianco dell'Intesa. | ||
Rientrata in [[Italia]], Leda è molto vicina ideologicamente all'amico [[Pietro Gori]] ed è stimata da [[Armando Borghi]] per la sua linea politica libertaria, a tal punto che le chiede di scrivere la prefazione <ref>Dalla prefazione: «Il [[Armando Borghi|Borghi]], affrontando la questione vitale dimostrando la degenerazione della concezione anarchista nella corrente organizzatrice e la esagerazione dell'egoismo stirneriano, porta la sua opinione leale alla luce [...] mi sembra già di sentire l'aspra critica dei compagni di estrema nemici acerrimi di tutto ciò che ha l'apparenza di stare tra la destra e la sinistra senza battere una via propria. Ma dal momento che la via da noi seguita ci sembra la via più dritta, logico è per noi lasciare la tortuosità di una organizzazione di partito che fa ai pugni con l'indole essenziale indipendente dei singoli anarchici, come pure di fuggire le esagerazioni delle teorie del forte pensatore [[Stirner]], le quali teorie, mentre possono avere un gran valore come potenzialità intellettuale e originale di un individuo, adattate alle lotte sociali e battezzate per la più pura concezione dell'anarchismo verrebbero ad essere una nuova tirannia e una nuova imposizione esercitata dall'individuo forte a danno dell'individuo debole, istituendo una nuova legge, non sancita dai codici, ma imposta dalla volontà individuale di chi non vuole conoscere confini alla propria libertà ».</ref> del suo libro ''Il nostro e l'altrui individualismo. Riflessioni storico-critiche su l'anarchia'', stampato nella Tipografia Servadei nel [[1907]]. Leda ed Ugo, sostenuti da [[Olimpio Ballerini]] <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/310/65.htm Riferimento a Ballerini]</ref>, marito della nota anarchica fiorentina [[Teresa Fabbrini]], fondano anche la [[Casa Editrice Rafanelli-Polli]]. Frequenta gli scrittori italiani più conosciuti dell'epoca (Papini, Prezzolini, Palazzechi) e i rappresentanti del [[futurismo]] (Russolo, Boccioni, Marinetti), che poi la portano a legarsi sentimentalmente a [[Carlo Carrà ]], con il quale vive un rapporto breve ma intenso e che avvicinerà temporaneamente Carrà all'[[anarchismo]] <ref name="carrà ">Al rapporto fra i due [[futuristi di sinistra]] è dedicato il libro | Rientrata in [[Italia]], Leda è molto vicina ideologicamente all'amico [[Pietro Gori]] ed è stimata da [[Armando Borghi]] per la sua linea politica libertaria, a tal punto che le chiede di scrivere la prefazione <ref>Dalla prefazione: «Il [[Armando Borghi|Borghi]], affrontando la questione vitale dimostrando la degenerazione della concezione anarchista nella corrente organizzatrice e la esagerazione dell'egoismo stirneriano, porta la sua opinione leale alla luce [...] mi sembra già di sentire l'aspra critica dei compagni di estrema nemici acerrimi di tutto ciò che ha l'apparenza di stare tra la destra e la sinistra senza battere una via propria. Ma dal momento che la via da noi seguita ci sembra la via più dritta, logico è per noi lasciare la tortuosità di una organizzazione di partito che fa ai pugni con l'indole essenziale indipendente dei singoli anarchici, come pure di fuggire le esagerazioni delle teorie del forte pensatore [[Stirner]], le quali teorie, mentre possono avere un gran valore come potenzialità intellettuale e originale di un individuo, adattate alle lotte sociali e battezzate per la più pura concezione dell'anarchismo verrebbero ad essere una nuova tirannia e una nuova imposizione esercitata dall'individuo forte a danno dell'individuo debole, istituendo una nuova legge, non sancita dai codici, ma imposta dalla volontà individuale di chi non vuole conoscere confini alla propria libertà ».</ref> del suo libro ''Il nostro e l'altrui individualismo. Riflessioni storico-critiche su l'anarchia'', stampato nella Tipografia Servadei nel [[1907]]. Leda ed Ugo, sostenuti da [[Olimpio Ballerini]] <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/310/65.htm Riferimento a Ballerini]</ref>, marito della nota anarchica fiorentina [[Teresa Fabbrini]], fondano anche la [[Casa Editrice Rafanelli-Polli]]. Frequenta gli scrittori italiani più conosciuti dell'epoca (Papini, Prezzolini, Palazzechi) e i rappresentanti del [[futurismo]] (Russolo, Boccioni, Marinetti), che poi la portano a legarsi sentimentalmente a [[Carlo Carrà ]], con il quale vive un rapporto breve ma intenso e che avvicinerà temporaneamente Carrà all'[[anarchismo]] <ref name="carrà ">Al rapporto fra i due [[futuristi di sinistra]] è dedicato il libro di Alberto Ciampi (grande esperto di anarco futurismo) ''Leda Rafanelli, Carlo Carrà : un romanzo, arte e politica in un incontro''</ref>. | ||
[[File:Ledar15.png|thumb|left|140px|«Djali signor mio», manoscritto di Leda ([[1912]]-[[1913]])]] | [[File:Ledar15.png|thumb|left|140px|«Djali signor mio», manoscritto di Leda ([[1912]]-[[1913]])]] | ||
Nel [[1907]] fonda insieme a [[Giuseppe Monanni]] la rivista individualista d'idee e d'arte ''[[Vir]]'', vicina alle posizioni [[anarco-futurismo|anarco-futuriste]] e il cui primo editoriale è redatto da [[Oberdan Gigli]]. Sempre con il solito compagno, [[Giuseppe Monnanni]], fonderà anche «La Sciarpa Nera». | Nel [[1907]] fonda insieme a [[Giuseppe Monanni]] la rivista individualista d'idee e d'arte ''[[Vir]]'', vicina alle posizioni [[anarco-futurismo|anarco-futuriste]] e il cui primo editoriale è redatto da [[Oberdan Gigli]]. Sempre con il solito compagno, [[Giuseppe Monnanni]], fonderà anche «La Sciarpa Nera». | ||
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È questo il periodo in cui Mussolini, al momento socialista, sottopone Leda ad un serrato corteggiamento <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Articolo sul rapporto Mussolini- Rafanelli di Felice Accame]</ref>. Il rapporto, che è stato soprattutto epistolare, è poi trasformato da Leda stessa in un libro intitolato ''Una donna e Mussolini: la corrispondenza amorosa'', costituito da quaranta lettere inviate alla Rafanelli dal futuro dittatore [[Fascismo|fascista]]. Secondo Alessandra Pierotti, nipote di Leda, fu un corteggiamento che non ottenne risultati concreti: «Perché Mussolini le parlò della sua "domestica tribù" dicendo che doveva portarli al mare. E fra tante idee "peregrine" di Leda c'era, fondamentalmente, questa: mai rovinare una famiglia». | È questo il periodo in cui Mussolini, al momento socialista, sottopone Leda ad un serrato corteggiamento <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/269/41.htm Articolo sul rapporto Mussolini- Rafanelli di Felice Accame]</ref>. Il rapporto, che è stato soprattutto epistolare, è poi trasformato da Leda stessa in un libro intitolato ''Una donna e Mussolini: la corrispondenza amorosa'', costituito da quaranta lettere inviate alla Rafanelli dal futuro dittatore [[Fascismo|fascista]]. Secondo Alessandra Pierotti, nipote di Leda, fu un corteggiamento che non ottenne risultati concreti: «Perché Mussolini le parlò della sua "domestica tribù" dicendo che doveva portarli al mare. E fra tante idee "peregrine" di Leda c'era, fondamentalmente, questa: mai rovinare una famiglia». | ||
Occorre ricordare che nel periodo preso in considerazione ([[1913]]-[[1914]]), Mussolini era un noto socialista rivoluzionario ed aveva partecipato alla [[settimana rossa]] appoggiando l'insurrezione con comizi ed articoli <ref>[http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/mussolini_settimana_rossa.htm Mussolini, [[Filippo Corridoni]] e la Settimana Rossa Maggio 1914]</ref>. Lo stesso [[Lenin]] si era espresso benignamente verso Mussolini, allora direttore dell'«Avanti!», ipotizzando per lui il ruolo di un futuro dirigente della [[rivoluzione]]. Se Leda negò sempre | Occorre ricordare che nel periodo preso in considerazione ([[1913]]-[[1914]]), Mussolini era un noto socialista rivoluzionario ed aveva partecipato alla [[settimana rossa]] appoggiando l'insurrezione con comizi ed articoli <ref>[http://www.kamikazen.com/alfonsine/Alfonsine/mussolini_settimana_rossa.htm Mussolini, [[Filippo Corridoni]] e la Settimana Rossa Maggio 1914]</ref>. Lo stesso [[Lenin]] si era espresso benignamente verso Mussolini, allora direttore dell'«Avanti!», ipotizzando per lui il ruolo di un futuro dirigente della [[rivoluzione]]. Se Leda negò sempre di esser stata amante di Mussolini, quest'ultimo invece se ne vantava, poiché d'altronde mai avrebbe potuto ammettere di esser stato rifiutato da una donna, visto che parte della sua immagine nazional popolare si fondava sulle sue "indiscusse ed indiscutibili" capacità di "maratoneta instancabile" nei rapporti con le "femmine" <ref>[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/272/48.htm Lettera dal titolo ''Leda, mia nonna'']</ref>. | ||
=== Durante e dopo il regime fascista === | === Durante e dopo il regime fascista === | ||
Leda Rafanelli nel [[1921]] pubblica ''Incantamento'', ma già nel [[1922]] il [[Fascismo|fascismo]] è in piena ascesa e utilizza gli strumenti "legali" in suo possesso per [[repressione|reprimere]] ogni forma di pubblicazione che si oppone al regime. Contestualmente, per quanto riguarda la vicenda di Leda, proprio nel [[1922]] il regime chiude la «[[Società Editrice Sociale]]» <ref name="francia">Il sito francese | Leda Rafanelli nel [[1921]] pubblica ''Incantamento'', ma già nel [[1922]] il [[Fascismo|fascismo]] è in piena ascesa e utilizza gli strumenti "legali" in suo possesso per [[repressione|reprimere]] ogni forma di pubblicazione che si oppone al regime. Contestualmente, per quanto riguarda la vicenda di Leda, proprio nel [[1922]] il regime chiude la «[[Società Editrice Sociale]]» <ref name="francia">Il sito francese | ||
[http://ytak.club.fr/juillet04.html#rafanelli ytak.club.fr Ephemerides anarchistes] sostiene invece che la chiusura avenne il [[7 febbraio]] [[1923]] e che questa portò anche all'arresto, per un breve periodo, di Leda, [[Carlo Molaschi]], [[Fioravante Meniconi]] ecc. </ref>. La «Casa Editrice Monanni» sarà invece soppressa dal regime "solo" nel [[1933]]. Del [[1922]] sono ancora i lavori di Leda dal titolo ''Donne e femmine'' e ''L'oasi''. Questa ultima opera, che è una fiera denuncia contro il [[colonialismo]], è di particolare importanza perché viene pubblicata sotto falso nome | [http://ytak.club.fr/juillet04.html#rafanelli ytak.club.fr Ephemerides anarchistes] sostiene invece che la chiusura avenne il [[7 febbraio]] [[1923]] e che questa portò anche all'arresto, per un breve periodo, di Leda, [[Carlo Molaschi]], [[Fioravante Meniconi]] ecc. </ref>. La «Casa Editrice Monanni» sarà invece soppressa dal regime "solo" nel [[1933]]. Del [[1922]] sono ancora i lavori di Leda dal titolo ''Donne e femmine'' e ''L'oasi''. Questa ultima opera, che è una fiera denuncia contro il [[colonialismo]], è di particolare importanza perché viene pubblicata sotto falso nome durante la [[repressione]] fascista ai danni della Resistenza libica, in cui parte focale avevano i seguaci del sufismo dell'ordine musulmano della Senussiya <ref>[http://www.sufi.it/Islam/nisa/Leda.htm Documento su Leda Rafanelli]</ref>. | ||
[[Gino Cerrito]] <ref>Cerrito, docente universitario studioso del movimento anarchico, già consigliere dell'Istituto storico delal resistenza in Toscana, autore di numerosi libri sul movimento operaio anarchico e socialista</ref> in ''L'antimilitarismo anarchico in Italia nel primo ventennio del secolo'', critica la maniera in cui Leda viveva il suo "essere anarchica", non condividendo la sua fede sufista o asserti del genere: «l'anarchico dovrebbe essere un individuo superiore per natura da cui si evince che nessuna educazione può cambiare il sentimento intimo che dà la personalità all'individuo» <ref>"Rivolta", Milano 30 aprile 1910, Pag. 13, vedere nota 23. Il trafiletto e di Leda Rafanelli, Educazione e sentimenti</ref>, quindi almeno in parte in contrasto con le tesi del grande [[pedagogia|pedagogo]] anarchico [[Francisco Ferrer y Guardia]]. | [[Gino Cerrito]] <ref>Cerrito, docente universitario studioso del movimento anarchico, già consigliere dell'Istituto storico delal resistenza in Toscana, autore di numerosi libri sul movimento operaio anarchico e socialista</ref> in ''L'antimilitarismo anarchico in Italia nel primo ventennio del secolo'', critica la maniera in cui Leda viveva il suo "essere anarchica", non condividendo la sua fede sufista o asserti del genere: «l'anarchico dovrebbe essere un individuo superiore per natura da cui si evince che nessuna educazione può cambiare il sentimento intimo che dà la personalità all'individuo» <ref>"Rivolta", Milano 30 aprile 1910, Pag. 13, vedere nota 23. Il trafiletto e di Leda Rafanelli, Educazione e sentimenti</ref>, quindi almeno in parte in contrasto con le tesi del grande [[pedagogia|pedagogo]] anarchico [[Francisco Ferrer y Guardia]]. | ||
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== Opere== | == Opere== | ||
Le opere di Leda Rafanelli sono state in parte raccolte da [[Aurelio Chessa]] <ref>[http://www.archivioberneri.it/'''Archivio Famiglia Berneri-Chessa'''] | Le opere di Leda Rafanelli sono state in parte raccolte da [[Aurelio Chessa]] <ref>[http://www.archivioberneri.it/'''Archivio Famiglia Berneri-Chessa'''] | ||
</ref>, considerato la memoria storica dell'[[anarchismo]] italiano, presso l'''' Archivio Famiglia [[Camillo Berneri|Berneri]]''', oggi intitolato “'''Berneri-Chessa'''” e | </ref>, considerato la memoria storica dell'[[anarchismo]] italiano, presso l'''' Archivio Famiglia [[Camillo Berneri|Berneri]]''', oggi intitolato “'''Berneri-Chessa'''” e diretto attualmente a Reggio Emilia dalla figlia di [[Aurelio Chessa|Aurelio]], Fiamma Chessa. Recentemente sono stati acquisiti tutti i lavori ancora reperibili di Leda Rafanelli, con opere anche inedite, ed è stato costituito il ''Fondo Leda Rafanelli''. | ||
===Opere di Leda Rafanelli=== | ===Opere di Leda Rafanelli=== |