Anarchismo senza aggettivi: differenze tra le versioni
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[[File:Anarchy_symbol_neat.png|thumb|Storico simbolo dell'[[anarchia]] condiviso da tutti gli anarchici, al di | [[File:Anarchy_symbol_neat.png|thumb|Storico simbolo dell'[[anarchia]] condiviso da tutti gli anarchici, al di là della corrente di appartenenza]]L''''Anarchismo senza aggettivi''' è una teorizzazione anarchica che sostiene che le diverse [[correnti anarchiche|correnti dell'anarchismo]] possano e debbano convivere, rifiutando quindi l'idea che tra gli anarchici possano esistere sostanziali differenze. | ||
==Principi== | ==Principi== | ||
L'"'''anarchismo senza aggettivi'''" prova a spiegare che è necessaria una tolleranza tra le varie tendenze anarchiche, spesso colpevoli di dar luogo a guerre intestine che minano la | L'"'''anarchismo senza aggettivi'''" prova a spiegare che è necessaria una tolleranza tra le varie tendenze anarchiche, spesso colpevoli di dar luogo a guerre intestine che minano la potenzialità dell'[[anarchismo]]. L'anarchismo senza aggettivi è quindi una dottrina dell'anarchismo senza alcuna distinzione di tipo [[anarco-comunismo|comunista]], [[collettivismo|collettivista]], [[mutualismo|mutualista]] o [[anarco-individualismo|individualista]]. | ||
Gli "'''anarchici senza aggettivi'''" sono portati a dare minore importanza alla [[correnti anarchiche|correnti]] e alle tendenze anarchiche, concentrando i propri sforzi nella lotta a quei disvalori che negano la [[ | Gli "'''anarchici senza aggettivi'''" sono portati a dare minore importanza alla [[correnti anarchiche|correnti]] e alle tendenze anarchiche, concentrando i propri sforzi nella lotta a quei disvalori che negano la [[libertà ]] individuale e collettiva: [[Stato]], [[gerarchia]], [[autorità ]], [[capitalismo]], [[patriarcato]] ecc. | ||
[[Rudolf Rocker]] scrive, a proposito delle presunte differenti tipologie di [[anarchismo]]: | [[Rudolf Rocker]] scrive, a proposito delle presunte differenti tipologie di [[anarchismo]]: | ||
«(hanno) solo differenti metodi della gestione economica [...] il primo obiettivo è di garantire la | «(hanno) solo differenti metodi della gestione economica [...] il primo obiettivo è di garantire la libertà personale e sociale degli uomini e non importa su quale base economica viene ottenuta». | ||
==Storia== | ==Storia== | ||
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[[File:Fernando Tarrida del Mármol.jpg|thumb|left|170 px|[[Fernando Tarrida del Mármol]]]] | [[File:Fernando Tarrida del Mármol.jpg|thumb|left|170 px|[[Fernando Tarrida del Mármol]]]] | ||
[[Image: Cleyere.jpg|thumb|[[Voltairine de Cleyre]]]] | [[Image: Cleyere.jpg|thumb|[[Voltairine de Cleyre]]]] | ||
Nell'ultimo ventennio del XIX secolo gli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] sostenevano un certo grado di spontaneismo, probabilmente influenzati dal [[Kropotkin|comunismo kropotkiniano]], rifiutando i principi [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] che in europa cominciavano a fare proseliti. È in quest'ambito che [[Fernando Tarrida del Mármol]] nel [[1890]] scrive una lettera indirizzata alla [[stampa anarchica|rivista anarchica]] francese «[[La Révolte]]», in cui sosteneva che: «[...] essere anarchico significhi essere nemico di qualsiasi [[ | Nell'ultimo ventennio del XIX secolo gli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] sostenevano un certo grado di spontaneismo, probabilmente influenzati dal [[Kropotkin|comunismo kropotkiniano]], rifiutando i principi [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] che in europa cominciavano a fare proseliti. È in quest'ambito che [[Fernando Tarrida del Mármol]] nel [[1890]] scrive una lettera indirizzata alla [[stampa anarchica|rivista anarchica]] francese «[[La Révolte]]», in cui sosteneva che: «[...] essere anarchico significhi essere nemico di qualsiasi [[autorità ]] ed imposizione e, quindi, qualunque sia il sistema che si prevede, la miglior difesa dell'Anarchia è non imporlo a quelli che non lo accettano». | ||
Similarmente, negli [[USA]], si sviluppa un dibattito tra la [[individualismo|corrente individualista]] e quella [[anarco-comunismo|comunista]]. Le due posizioni videro schierati da una parte [[Benjamin Tucker]] e [[Johann Most]] dall'altra. | Similarmente, negli [[USA]], si sviluppa un dibattito tra la [[individualismo|corrente individualista]] e quella [[anarco-comunismo|comunista]]. Le due posizioni videro schierati da una parte [[Benjamin Tucker]] e [[Johann Most]] dall'altra. | ||
Proprio in seguito a queste discussioni, sviluppate a livello internazionale, alcuni anarchici come [[Max Nettlau]] cominciarono a concentrarsi sulle | Proprio in seguito a queste discussioni, sviluppate a livello internazionale, alcuni anarchici come [[Max Nettlau]] cominciarono a concentrarsi sulle affinità degli anarchici piuttosto che sulle differenze, rifutando qualsiasi tipo di divisione dottrinale interna al movimento anarchico. Altri anarchici, come [[Voltairine de Cleyre]], vennero a definirsi semplicemente anarchici, e, come [[Malatesta]], invocarono un '''Anarchismo senza Aggettivi''': | ||
:«Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi tra “individualisti” e “comunisti anarchici”, tra “organizzatori” e “antiorganizzatori”; e si tratta più che altro di questioni di parole e di malintesi, inaspriti ed ingigantiti da questioni personali. (...) Ed in quanto all'organizzazione o alle organizzazioni nel senso del partito, vi è forse chi vorrebbe che gli anarchici restassero isolati gli uni dagli altri? Certamente che no. (...) Io dissi che “nei loro moventi morali e nei loro fini ultimi anarchismo individualista e anarchismo comunista sono la stessa cosa o quasi”. La questione, secondo me, non è dunque tra “comunisti” e “individualisti”, ma tra anarchici e non anarchici.» <ref name="malatesta">[http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/rivoluzione_e_lotta_quotidiana/rtf/rivolu_r.zip Lotta e rivoluzione quotidiana]</ref> | :«Per conto mio non vi è differenza sostanziale, differenza di principi tra “individualisti” e “comunisti anarchici”, tra “organizzatori” e “antiorganizzatori”; e si tratta più che altro di questioni di parole e di malintesi, inaspriti ed ingigantiti da questioni personali. (...) Ed in quanto all'organizzazione o alle organizzazioni nel senso del partito, vi è forse chi vorrebbe che gli anarchici restassero isolati gli uni dagli altri? Certamente che no. (...) Io dissi che “nei loro moventi morali e nei loro fini ultimi anarchismo individualista e anarchismo comunista sono la stessa cosa o quasi”. La questione, secondo me, non è dunque tra “comunisti” e “individualisti”, ma tra anarchici e non anarchici.» <ref name="malatesta">[http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/rivoluzione_e_lotta_quotidiana/rtf/rivolu_r.zip Lotta e rivoluzione quotidiana]</ref> | ||