Barcellona, maggio 1937: la controrivoluzione stalinista: differenze tra le versioni

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Nel pomeriggio, invece, ripresero i combattimenti. In un cinema perirono diverse guardie durante gli scontri con giovani anarchici. [[Sesé Antonio]], segretario generale dell'UGT e nuovo membro del consiglio ad interim della Generalitat della Catalogna, fu assassinato mentre si recava a ricevere l'incarico. Forse si trattò di una morte accidentale, ma altri ipotizzarono il suo assassinio come rappresaglia dell'omicidio di [[Domingo Ascaso]].
Nel pomeriggio, invece, ripresero i combattimenti. In un cinema perirono diverse guardie durante gli scontri con giovani anarchici. [[Sesé Antonio]], segretario generale dell'UGT e nuovo membro del consiglio ad interim della Generalitat della Catalogna, fu assassinato mentre si recava a ricevere l'incarico. Forse si trattò di una morte accidentale, ma altri ipotizzarono il suo assassinio come rappresaglia dell'omicidio di [[Domingo Ascaso]].
[[Image:Inseparables.jpg|thumb|220 px|Manifesto della [[CNT]]-[[FAI]] e della [[FIJL]]: «'''la guerra e la rivoluzione sono inseparabili'''»]]  
[[Image:Inseparables.jpg|thumb|220 px|Manifesto della [[CNT]]-[[FAI]] e della [[FIJL]]: «'''la guerra e la rivoluzione sono inseparabili'''»]]  
Nello stesso tempo, una forza di circa 5000 militanti, la maggior parte di loro guardie d'assalto, partirono da Madrid e Valencia con destinazione Barcellona sotto il comando dell'anarchico Emilio Torres. Di notte due cacciatorpedinieri repubblicani, accompagnati dalla corazzata ''Jaime I'', giunsero a Barcellona da Valencia con un cospicuo numero di uomini armati; Prieto, infatti, era riuscito a superare l'avversione di Largo Caballero ad agire con tutte le sue forze a disposizione. Al diffondersi della notizia, molti lavoratori ritornarono al lavoro. A Tarragona, miliziani di [[Estat Català ]], [[Esquerra Republicana de Catalunya|ERC]] e [[PSUC]], attaccarono la sede locale della [[FIJL]].
Nello stesso tempo, una forza di circa 5000 militanti, la maggior parte di loro guardie d'assalto, partirono da Madrid e Valencia con destinazione Barcellona sotto il comando dell'anarchico Emilio Torres. Di notte due cacciatorpedinieri repubblicani, accompagnati dalla corazzata ''Jaime I'', giunsero a Barcellona da Valencia con un cospicuo numero di uomini armati; Prieto, infatti, era riuscito a superare l'avversione di Largo Caballero ad agire con tutte le sue forze a disposizione. Al diffondersi della notizia, molti lavoratori ritornarono al lavoro. A Tarragona, miliziani di [[Estat Català ]], [[Esquerra Republicana de Catalunya|ERC]] e [[PSUC]], attaccarono la sede locale della [[FIJL]].


===7 maggio===
===7 maggio===