London Greenpeace
London Greenpeace è stato un collettivo di attivisti anarco-ecologisti attivo tra il 1972 e il 2001, ma non è mai stato affiliato alla più conosciuta organizzazione denominata ugualmente Greenpeace. Con base a Londra, divenne noto all'attenzione internazionale quando due dei loro attivisti si rifiutarono di sottostare al diktat della MC Donald Corporation in una causa per diffamazione che ha fatto storia, conosciuta come il caso McLibel e in merito al quale è stato girato un film documentario con la regia di Fanny Armstrong e Ken Loach.
Origini
Nel 1972, a Londra, attivisti nell'orbita di Peace News formarono un nuovo gruppo che si prefiggeva l'obiettivo di impegnarsi nel campo dell'ambientalismo e dell'anarchismo. Inizialmente chiamatosi Against the French tests («Contro i test francesi»), cambiarono il nome in Greenpeace – Stop the French tests, manifestando così la propria opposizione ai test nucleari francesi nel Pacifico. [1]
London Greenpeace dichiarò enfaticamente la propria indipendenza dall'organizzazione Greenpeace, fondata a Vacouver nel 1971 ma formata da una variegata coalizione di vari gruppi ambientalisti (molti dei quali già usavano il nome Greenpeace), considerata «troppo centralizzata e tradizionale per i loro gusti». Nel sito web di London Greenpeace (non più attivo) così venenivano presentate le attività del gruppo:
- «London Greenpeace esiste da molti anni come un gruppo indipendente di attivisti senza coinvolgimento in partiti politici. Le persone, non "membri", che vengono agli incontri settimanali aperti a tutti, condividono un comune interesse per l'oppressione sulle nostre vite e la distruzione del pianeta. Molti movimenti di opposizione, ambientalisti, contro la guerra, per la liberazione animale e anarchici libertari, stanno crescendo in forza e continuamente imparando gli uni dagli altri. Noi incoraggiamo le persone a pensare e agire indipendentemente, senza capi, cercando di capire le cause dell'oppressione e mirando a sconfiggerla attraverso la rivoluzione sociale. Questo comincia nelle nostre vite adesso.»
Nel 1982 Rod Marining e Bob Hunter (autore del libro Enemies of Anarchy), co-fondatori e vice presidenti di Greenpeace Foundation, lasciarono la struttura organizzativa di quella che era diventata, dal 1979, Greenpeace International. Il motivo del loro abbandono risiedeva nel fatto che si trovavano maggiormente in sintonia con la linea anarchica di London Greenpeace, libero da regolamenti e costrizioni finanziarie. Il nuovo comitato direttivo di Greenpeace International intentò causa a London Greenpeace per violazione del copyright. Ne seguì una lunga e costosa battaglia legale, persa da Greenpeace International, perché London Greenpeace dimostrò con prove la registrazione del proprio logo e nome avvenuta nel 1972. [2]
Rapporti con l'anarchismo
Le politiche di London Greenpeace sono state ispirate principalmente dall'anarchismo. Sono considerati come uno dei primi collettivi anarchici che promuovevano un messaggio specificatamente ecologista. Le attività e le ideologie del gruppo sono state collegate con l'ecologismo radicale, il green anarchism, il pacifismo e sono stati ufficialmente affiliati con War Resisters' International, il National Peace Council e l'Animal Liberation Movement. Negli anni 70 il gruppo promosse le manifestazioni contro i test nucleari francesi. Poi contribuì nella nascita dell'Anti-Falkland War Support Network. Negli anni 80 furono coinvolti e promotori nelle manifestazioni Stop the city, mentre negli anni 90 aiutarono ad iniziare il Reclaim the streets network. Greenpeace London divenne però famoso nel mondo per il "caso Mc Libel", un episodio di diffamazione alimentare.
Il "caso Mc Libel"
Il caso Mc Libel è stato uno dei primi esempi di azione legale contro la libertà di espressione. Gli "Slapp" (acronimo di «strategica causa legale contro la partecipazione pubblica»), hanno lo scopo di intimidire, censurare e silenziare i critici e gli oppositori con il peso e il costo di una lunga difesa legale, costringendoli a ritrattare e desistere. Nel film Mc Libel si vede chiaramente come tutte le testate giornalistiche importanti della Gran Bretagna e i canali televisivi, dalla BBC a Channel 4, che originariamente avevano ripreso e diffuso temi esposti nel volantino di London Greenpeace, facciano pubblica ammenda e retromarcia di fronte alla ricattatoria minaccia legale della multinazionale Mc Donald.
Gli attivisti di London Greenpeace avevano distribuito per anni un opuscolo/volantino (What's wrong with Mc Donald), che conteneva affermazioni e accuse riguardo alla dirette conseguenza delle attività mondiali della multinazionale, come carestie nel terzo mondo, distruzione di foreste tropicali, connessioni tra il cibo offerto nei ristoranti della catena MC Donald e avvelenamenti, malattie cardiocircolatorie, cancro al seno e all'intestino; e inoltre pubblicità ingannevole, le pratiche impiegate per l'allevamento e la macellazione degli animali, e le politiche antisindacali e occupazionali di sfruttamento dei dipendenti dei ristoranti/fast food. Nel 1990 Mc Donald iniziò procedimenti legali contro cinque attivisti di London Greenpeace, offrendo loro di ritirarli se questi si fossero scusati pubblicamente e avessero promesso di non continuare con le loro affermazioni. Due di loro, Helen Steel e David Morris, rifiutarono di sottomettersi, diventando quindi il Mc Libel Two. [3] Il caso si trasformò poi in MC Donald Restaurants contro Steel e Morris e durò dal 1990 al 1999, diventando il più lungo caso della storia giuridica britannica. Tutte le risorse e gli sforzi di London Greenpeace e di volontari, con contributi e offerte arrivate da varie parti nel mondo, servirono per aiutare Helen e David negli anni della durata del caso, ma nel 1997 i due attivisti persero (alcune delle affermazioni furono giudicate non provate) e furono obbligati a pagare 40.000 sterline, soldi che Mc Donald comunque non decise di ottenere. In realtà Mc Donald spese un ammontare di 10 milioni di sterline in spese legali con la consulenza dei più noti ed abili avvocati inglesi, ma il caso si rivelò un fallimento totale in termini di relazioni pubbliche e pubblicità negativa per la multinazionale. Inoltre, se possibile, contribuì a diffondere ancor di più a livello internazionale i temi espressi dal volantino di London Greenpeace, ripreso, tradotto e distribuito in varie lingue, e facendo diventare il 16 ottobre (dal 1985) l'anti Mc Donald day a livello mondiale.
Inoltre nel 2005 la corte europea per i diritti umani condannò il sistema giudiziario inglese per aver negato un giusto processo ad Helen e David (articolo 6) e aver impedito la libertà di espressione (articolo 10), ordinando al governo inglese di pagare 57.000 sterline di compensazione. La corte criticò il modo in cui le leggi britanniche avevano fallito nel proteggere i diritti del pubblico di criticare le corporazioni le cui attività hanno un impatto sulla vita delle persone e sull'ambiente, sottolineando anche come il processo fosse sbilanciato per la mancanza di risorse dei due imputati e per le complesse e oppressive leggi antidiffamazione britanniche. In merito alla decisione della corte europea per i diritti umani, Helen e David rilasciarono il seguente comunicato stampa :
- «Dopo aver ampiamente sconfitto Mc Donalds, abbiamo ora esposto alla pubblica attenzione le notoriamente oppressive e ingiuste legislazioni britanniche. In seguito alla sentenza odierna, il governo può essere costretto a correggere o cancellare alcune di queste leggi esistenti. Noi speriamo che questo risulterà in una maggiore pubblica attenzione e critica alle potenti organizzazioni le cui pratiche hanno un effetto dannoso sulla società e l'ambiente. La campagna Mc Libel ha già dimostrato che ampie e risolute proteste e opposizioni dal basso possono indebolire coloro che cercano di zittire i loro critici e anche annullare leggi oppressive. La continua opposizione crescente a Mcdonald e tutto quello che rappresenta è una rivendicazione di tutti gli sforzi di coloro nel mondo che si adoperano per mostrare le pratiche delle multinazionali e si oppongono ad esse.» [4]
Dissoluzione
Nel 2001 London Greenpeace diffuse un annuncio ufficiale dichiarando la fine delle proprie attività. Nel 2011 alcuni membri del gruppo hanno reso noto che Dr Robert Lambert non era altro che un agente infiltrato nel gruppo (ve n'erano pure altri) col nome di Rob Robinson ed è ora in corso una causa legale.
Note
- ↑ Esperimenti nucleari nel Pacifico
- ↑ Per una storia dettagliata di London Greenpeace, le campagne, i profili di Helen Steel e David Morris e altro, vedere il link (sito non ufficiale in inglese di London Greenpeace): sito web di London Greenpeace (non più attivo)
- ↑ Il processo McDonald
- ↑ Per più dettagliate informazioni riguardo al caso Mc Libel vedi link per il film McLibel - The documentary (Full) Review, il sito ufficiale (non più attivo) e la pagina di Wikipedia: McLibel case