Earth Liberation Front

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Logo dell'Earth Liberation Front

Earth Liberation Front (Fronte per la Liberazione della Terra), maggiormente citato con l'acronimo ELF, è un movimento internazionale, ecologista radicale a carattere clandestino.

Origini

L'Earth Liberation Front si origina a partire da una spaccatura interna di Earth First!, una delle prime organizzazioni a struttura cellulare non gerarchizzate dedite all'ecologismo radicale. Nel 1990, Earth First!, al fine non infliggere danni alle persone, rinunciò alla pratica del tree spiking (conficcare lunghi chiodi negli alberi centenari per difenderli dalle motoseghe, con eventuali conseguenze nocive per i boscaioli); alcuni membri di Earth First!, contrari all'abolizione della pratica del tree spiking, si distaccarono dal movimento principale e nel 1992 a Brighton, in Inghilterra, costituirono l'ELF, il quale si è poi sviluppato come organizzazione indipendente.

Lo spirito dell'ELF si è diffuso in Nord America alla metà degli anni '90. Nel novembre del 1997 c'è stata la prima azione ufficialmente rivendicata dall'ELF negli Stati Uniti. La rivendicazione fu spedita a gruppi del movimento ambientalista che la passarono ai media. Nel comunicato l'ELF si assumeva la responsabilità della liberazione di 500 cavalli selvaggi catturati dal "Bureau of land management" (struttura statale), e della distruzione delle strutture dove i cavalli attendevano il macello. Questa azione avvenne a Burns, nell'Oregon, e causò 450.000 dollari di danni.

Organizzazione

Nuvola apps xmag.png Per approfondire, vedi Gruppi di affinità.

L'ELF è organizzato in nuclei autonomi che operano indipendentemente e anonimamente, senza alcun contatto tra loro o con il pubblico. Non c'è gerarchia, né esiste una leadership, il gruppo opera seguendo il suo spirito. Ciascun gruppo o singolo che si riconosca nelle pratiche e nella riflessione dell'Earth Liberation Front può, in totale autonomia, sentirsene parte a pieno titolo.

«Questa struttura a nuclei è stata estremamente efficace nel permettere la crescita del movimento con il minimo di arresti. Le forze di sicurezza sono ben preparate a informarsi e poi intervenire su organizzazioni che hanno dei capi, delle strutture gerarchiche, dei quartier generali. L'ELF non ha niente di tutto questo, e per via della natura anonima e autonoma di ogni nucleo una infiltrazione è quasi impossibile; ogni azione non mette a rischio l'intero movimento. Se un individuo, o anche un intero nucleo, viene catturato dalle autorità, altri individui e altri nuclei saranno liberi di continuare il loro operato slegati l'uno dall'altro. Questa struttura a nuclei (o a cellule) è una tattica che è stata impiegata da vari movimenti di tutto il mondo. Se usata saggiamente può avere successo contro una forza militare superiore». [1]

Mezzi e fini

L'operato dell'ELF è caratterizzato dall'azione diretta attuando strategie quali: sabotaggio, intimidazione, turbative dell'ordine pubblico, danneggiamenti. Tali pratiche vengono impiegate al fine di promuovere l'ecologismo radicale:

«Usando il sabotaggio nella sua lotta l'ELF attacca le voraci entità in ciò a cui più tengono, il portafogli. Infliggendo il massimo di danni possibile l'ELF consente ad una data entità di decidere che è nel proprio interesse smetterla con la distruzione della Terra. Il capitalismo nel suo insieme può anche non essere facilmente identificabile. Ma le sue parti e i suoi simboli sono facilmente raggiungibili: possono essere singoli individui, aziende, governi e enti governativi coloro che diffondono la propaganda assassina del sogno americano. Qualsiasi obbiettivo sia, lo spirito dell'ELF promuove l'efficienza e l'efficacia. L'idea di scegliere il bersaglio più appropriato e di usare tattiche che consentono di infliggere il massimo di danni possibile. Inoltre, anche il tempismo è importante per creare il clima che consenta la crescita di un movimento che possa finalmente fermare la distruzione della vita. C'è ancora molto lavoro da fare». [1]

Di fronte all'importanza crescente di comunicare il senso e la portata delle sue azioni, l'ELF si è dotato nel 1999 di un ufficio stampa ufficiale: l'«Earth Liberation Front Press Office» (ELFPO), con sede a Portland, nell'Oregon.

Nel corso degli anni i membri dell'ELF si sono concentrati in particolare su alcuni temi quali: deforestazione (per costruire infrastrutture e vendere legname), urbanizzazione incontrollata, distruzione degli ambienti naturali (a cui l'ELF oppone una lotta per la salvaguardia delle zone ancestrali e dei sistemi naturali in genere), ingegneria genetica (organismi geneticamente modificati, ogm), sfruttamento dei lavoratori da parte dei lavoratori.

Azioni [1]

Segni inequivocabili di un'azione dell'ELF.

L'azione più famosa dell'ELF negli Stati Uniti è stato l'attacco incendiario del 18 ottobre 1998 alla Vail Resort Inc. nel Colorado. Uno dei più esclusivi ritrovi sciistici del mondo. Questa voleva espandersi ancora distruggendo habitat di montagna che sono rifugio della lince. Anni di battaglie legali e opposizione legale non avevamo ottenuto nulla. Membri dell'ELF appiccarono il fuoco a 5 edifici e 4 skilift provocando danni per 26 milioni di dollari.

Nel dicembre del 1998 l'ELF bruciò gli uffici della U.S. Forest Industries nell'Oregon con danni per 500.000 dollari.

Nel Natale del 1999 toccò alla ditta di disboscamento Boise Cascade, sempre nell'Oregon, con un milione di dollari di danni. Dell'edificio rimase solo cenere. Questa ditta continua a deforestare non solo in Nord America ma anche in Cile nell'area di Puerto Montt.

Dopo l'azione contro la Boise Cascade, a distanza di una settimana fu la volta dell'università del Michigan, dove la ricercatrice Caterine Ives lavorava su un progetto di biotecnologie finanziato dalla Monsanto. L'ELF appiccò il fuoco al suo ufficio causando danni per 900.000 dollari e distruggendo anni di lavoro.

Inoltre, ci sono state azioni in difesa delle foreste nell'Oregon e nell'Indiana, azioni contro l'urbanizzazione nell'area di Long Island (New York), azioni contro il biotech in California, Minnesota e Oregon e attacchi contro negozi della Nike per protestare contro lo sfruttamento del lavoro nei paesi del sud del mondo.

L'accusa di eco-terrorismo

Nel 2001 l'FBI ha definito l'ELF come «uno dei gruppi estremisti più attivi negli Stati Uniti» ed una «minaccia terroristica» [2], ma l'ELF non accetta l'accusa di eco-terrorismo:

«Le autorità e i loro servi dei mezzi di informazione hanno lavorato molto per diffondere la falsa immagine dell'eco-terrorismo, questo non a caso. Se invece di essere definita come eco-terrorismo un'azione dell'ELF fosse spiegata alla gente per i suoi reali motivi inserita nel contesto appropriato, il pubblico potrebbe cominciare a supportare il movimento invece che a diffidarne. Oggi i mezzi di informazione sono usati per controllare le menti e, di conseguenza, le azioni del popolo. Quando avviene un fatto e si diffonde la notizia dovrebbe essere responsabilità delle agenzie di stampa e dei giornali fornire una visione obbiettiva e bilanciata dei violenti. Ma se questo si verificasse ognuno sarebbe in grado di farsi delle cose una visione personale. Etichettando un fatto, i media forzano pian piano il popolo a farsi un'idea che non è propria ma è quella di coloro che possiedono i media: le forze del mercato e dell'autorità. Quando si sente la parola terrorista nella mente delle persone sorgono immagini di stereotipati dirottamenti aerei ad opera di arabi, violenza, morte. Così quando un'azione dell'ELF è descritta come eco-terrorismo nella mente delle persone si forma un immagine negativa. Immagina se le attività dell'ELF fossero viste in modo obiettivo; se si sapesse perché il movimento esiste e quali sono i suoi scopi. Sempre più persone comincerebbero ad agire ispirate dai gesti del gruppo. L'ELF lavora per difendere la vita sul pianeta. I terroristi sono i governi e le industrie che sfruttano, uccidono, distruggono torturano ogni giorno in giro per il mondo». [1]

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni