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{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''Anarchia come organizzazione''</span></big><br>di [[Colin Ward]]|autore=Colin Ward|altro=}}
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=Vivere l'anarchia (di [[Émile Armand]])|autore=Émile Armand|altro=}}
[[File:A_organizzazione.jpg|miniatura|250px|[http://bibliotecaborghi.org/wp/wp-content/uploads/2016/02/Colin-Ward-Anarchia-come-organizzazione..pdf '''''Anarchia come organizzazione'''''] (''[[Eleuthera]]'', [[1996]]), un libro di [[Colin Ward]].]]
[[File:L1.jpg|miniatura|300px|left|'''''Il ministro anarchico''''' (Baldini Castoldi Dalai Editore, [[2004]]), un libro di Fulvio Abbate.]]
'''[[Colin Ward]]''' (Wanstead, [[Regno Unito]], [[14 agosto]] [[1924]] - Ipswich, [[Regno Unito]], [[11 febbraio]] [[2010]]) è stato uno scrittore e un pensatore [[anarchico]] ed è considerato una delle figure più importanti ed influenti dell'[[anarchismo]] britannico e internazionale.
Questo è il racconto dell'irripetibile avventura umana e politica di [[Juan García Oliver]] ([[1902]]-[[1980]]), ministro [[anarchico]] della giustizia nella Spagna della guerra civile. In realtà, l'uomo nella vita conobbe anche altri ruoli. Nell'ordine, seppe essere cameriere, cospiratore, detenuto, organizzatore delle milizie armate libertarie in Catalogna e, infine, giunto in esilio in Messico, rappresentante di coloranti per tessuti. Ma soprattutto, in un particolare momento della storia del Novecento, [[Juan García Oliver]], l'amico del leggendario ribelle [[Buenaventura Durruti]], divenne "l'idolo di Barcellona proletaria"; così infatti lo definì [[Carlo Rosselli]]. ''Il ministro anarchico'' custodisce descrizioni di personaggi, immagini, frammenti di documenti e discorsi, come furono scritti o pronunciati a voce da molti suoi protagonisti, sopralluoghi necessari alla narrazione: Barcellona, Madrid, Tolosa... Non una biografia, non un saggio storico, piuttosto un "documentario" dedicato alla memoria della rivoluzione spagnola. L'affresco di Fulvio Abbate non punta alla completezza, alla ricostruzione esaustiva degli eventi, gli è sufficiente tratteggiare una linea luminosa, l'unica in grado di indicare il perimetro ideale dell'utopia libertaria, nel modo in cui prese forma nel [[1936]] a Barcellona, quando gli autobus, i tram e i taxi furono verniciati di rosso e nero, i colori della [[bandiera rosso-nera|bandiera]] [[anarco-sindacalista]], la bandiera di [[Juan García Oliver]].
 
<big>L'[[anarchismo]] non è la visione, basata su congetture, di una [[società]] futura, ma la descrizione di un modo umano di organizzarsi radicato nell'esperienza della vita quotidiana.
Per molti l'[[anarchia]] è un improponibile modello [[sociale]] basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'[[utopia]] generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, [[Colin Ward]] la intende come un'efficace forma di organizzazione non [[gerarchica]], una vivente realtà [[sociale]] che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente [[società]] del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...</big>
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Versione attuale delle 16:29, 15 feb 2024

Anarchia come organizzazione
di Colin Ward

Colin Ward (Wanstead, Regno Unito, 14 agosto 1924 - Ipswich, Regno Unito, 11 febbraio 2010) è stato uno scrittore e un pensatore anarchico ed è considerato una delle figure più importanti ed influenti dell'anarchismo britannico e internazionale.

L'anarchismo non è la visione, basata su congetture, di una società futura, ma la descrizione di un modo umano di organizzarsi radicato nell'esperienza della vita quotidiana. Per molti l'anarchia è un improponibile modello sociale basato sulla disorganizzazione caotica. Per altri è invece un'utopia generosa ma impraticabile. Ribaltando entrambe le interpretazioni, Colin Ward la intende come un'efficace forma di organizzazione non gerarchica, una vivente realtà sociale che è sempre esistita e tuttora esiste nelle pieghe della prevalente società del dominio. Utilizzando un'ampia varietà di fonti, l'autore articola in modo convincente la sua tesi volutamente paradossale con argomenti tratti dalla sociologia, dall'antropologia, dalla cibernetica, dalla psicologia industriale, ma anche da esperienze nel campo della pianificazione, del lavoro, del gioco...