Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
Nessun cambiamento nella dimensione ,  08:58, 7 ott 2022
Riga 58: Riga 58:
Nel [[1901]] viene [https://web.archive.org/web/20120912072952/ttp://www.libreriadiquartiere.it/ilbastoncinoverde/decreto_sinodo.html scomunicato dal Santo Sinodo], al quale Tolstoj risponde con il durissimo articolo intitolato ''[http://archive.is/Qh9W8 Risposta alla deliberazione del Sinodo]''. In molte città russe si svolgeranno manifestazioni in favore del celebre scrittore e contro la scomunica inflittagli dalla [[Chiesa]] ortodossa.  
Nel [[1901]] viene [https://web.archive.org/web/20120912072952/ttp://www.libreriadiquartiere.it/ilbastoncinoverde/decreto_sinodo.html scomunicato dal Santo Sinodo], al quale Tolstoj risponde con il durissimo articolo intitolato ''[http://archive.is/Qh9W8 Risposta alla deliberazione del Sinodo]''. In molte città russe si svolgeranno manifestazioni in favore del celebre scrittore e contro la scomunica inflittagli dalla [[Chiesa]] ortodossa.  


Quando nel [[1905]] scoppia la [[rivoluzione]], Tolstoj dà il suo contributo: si schiera contro lo zar ma anche contro il [[marxismo]] e la [[violenza]], auspicando però l'abolizione della [[proprietà privata]] ed una nuova organizzazione sociale della [[Russia]], fondata sul rifiuto della [[gerarchia]] e dell'[[autorità |autoritarismo]]. Conosciuto oramai in tutto il mondo, scrive una serie di articoli in favore della pace giacchè comprende che il mondo sta scivolando sempre più verso la guerra (''Divino e Umano'', [[1905]]; ''Perché?'', [[1906]]; ''Sull'annessione della Bosnia e dell'Erzegovina all'Austria'', [[1908]]; ''Chi sono gli assassini'', [[1908]]-[[1909]]) nel [[1909]] inizia una fitta corrispondenza con Gandhi (la ''Lettera a un indù'', del [[1908]], era stata apprezzata e diffusa da [[Gandhi]] <ref>Cfr. Pier Cesare Bori, Gianni Sofri, ''Gandhi e Tolstoj: un carteggio e dintorni'', Il mulino, Bologna, 1985.</ref>), che all'epoca si trovava in SudAfrica ed era un profondo ammiratore della sua teoria sulla «non resistenza al male».
Quando nel [[1905]] scoppia la [[rivoluzione]], Tolstoj dà il suo contributo: si schiera contro lo zar ma anche contro il [[marxismo]] e la [[violenza]], auspicando però l'abolizione della [[proprietà privata]] ed una nuova organizzazione sociale della [[Russia]], fondata sul rifiuto della [[gerarchia]] e dell'[[autorità |autoritarismo]]. Conosciuto oramai in tutto il mondo, scrive una serie di articoli in favore della pace giacchè comprende che il mondo sta scivolando sempre più verso la guerra (''Divino e Umano'', [[1905]]; ''Perché?'', [[1906]]; ''Sull'annessione della Bosnia e dell'Erzegovina all'Austria'', [[1908]]; ''Chi sono gli assassini'', [[1908]]-[[1909]]) nel [[1909]] inizia una fitta corrispondenza con Gandhi (la ''Lettera a un indù'', del [[1908]], era stata apprezzata e diffusa da [[Gandhi]] <ref>Cfr. Pier Cesare Bori, Gianni Sofri, ''Gandhi e Tolstoj: un carteggio e dintorni'', Il Mulino, Bologna, 1985.</ref>), che all'epoca si trovava in SudAfrica ed era un profondo ammiratore della sua teoria sulla «non resistenza al male».


===Gli ultimi giorni===
===Gli ultimi giorni===
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione