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Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo socialista e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]]. | Nel corso del tempo rivede le proprie convinzioni religiose, divenendo socialista e presentandosi, alle elezioni del [[1885]] come candidato del Partito Operaio ('''Parti Ouvrier''', ossia il partito marxista degli operai), ma senza ottenere l'elezione. Grazie all'influenza di [[Pëtr Kropotkin]], di [[Élisée Reclus]] e di [[Joseph Tortelier]] comincia ad interessarsi all'[[anarchismo]]. | ||
Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico | Nel [[1894]] è uno degli accusati del cosiddetto "[[Processo dei trenta]]", in cui le [[autorità]] francesi provarono, ma senza riuscirvi, a reprimere il movimento anarchico francese accusando alcuni noti esponenti del [[anarchismo|movimento]] transalpino. L'anno seguente fonda insieme a [[Louise Michel]] il periodico «[[Le Libertaire]]» (Il libertario), che pubblicherà i propri numeri dal novembre [[1895]] al giugno [[1914]]. | ||
Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi). | Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi). | ||
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Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata. | Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata. | ||
Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe | Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «[[Le Libertaire]]», che sarà editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]]. | ||
Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]]. | Nel mese di gennaio del [[1922]] pubblica «La revue Anarchiste» (La Rivista Anarchica), che diventa la punta dell'iceberg del movimento anarchico francese fra le guerre mondiali. Faure è stato tra i fautori della nuova [[Federazione Anarchica|Federazione Anarchica Francese]] e della pubblicazione dell'organo ufficiale della stessa, «La Voix Libertarie» (La Voce Libertaria), pubblicato dal [[1928]] al [[1939]]. Durante gli "anni 30" milita attivamente nel Movimento Pacifista, partecipando alle iniziative della [[Lega Internazionale dei Combattenti per la Pace]]. | ||
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== Faure e Louise Michel. La rivista "Il Libertario" == | == Faure e Louise Michel. La rivista "Il Libertario" == | ||
Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] e [[Louise Michel]] pubblicano in [[Francia]] il primo numero del giornale | Il [[16 novembre]] [[1895]], [[Sébastien Faure]] e [[Louise Michel]] pubblicano in [[Francia]] il primo numero del giornale «[[Le Libertaire]]» (titolo improntato al giornale che [[Joseph Déjacque]] pubblicò a New-York tra il [[1858]] e il [[1861]]). Il giornale cessò le sue pubblicazioni il [[1 agosto|1° agosto]] [[1914]] (inizio della prima guerra mondiale). Un tentativo per far uscire clandestinamente il [[stampa anarchica|giornale]] fu attuato nel [[1917]], ma si concluse con l'arresto di diversi libertari francesi e la chiusura forzata del giornale. «[[Le Libertaire]]» riprese le pubblicazioni il [[26 gennaio]] [[1919]]; con l'inizio della seconda guerra mondiale sospese nuovamente le pubblicazioni, riprendendo le pubblicazioni il [[21 dicembre]] [[1944]]. | ||
: «Ho fondato un giornale. Da molto tempo ne avevo il desiderio: l'effetto della parola è proporzionalmente limitato in funzione della grandezza della sala. Veicolare le parole con la carta, l'Idea non conosce questi limiti. Il giornale è una sorta di fonografo al quale si può fare ripetere indefinitivamente il suono che è stato registrato.» ([[Sébastien Faure]]) | : «Ho fondato un giornale. Da molto tempo ne avevo il desiderio: l'effetto della parola è proporzionalmente limitato in funzione della grandezza della sala. Veicolare le parole con la carta, l'Idea non conosce questi limiti. Il giornale è una sorta di fonografo al quale si può fare ripetere indefinitivamente il suono che è stato registrato.» ([[Sébastien Faure]]) |