Nichilismo: differenze tra le versioni

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Per quanto riguarda Dostoevskij, lo scenario del Nichilismo si sviluppa in tutta la sua ampiezza e profondità  nelle opere ''[[Delitto e castigo]]'' del [[1863]], in ''[[Demoni]]'' del [[1873]] e ne ''[[I fratelli Karamazov]]'' del [[1879]]-[[1780|80]].  
Per quanto riguarda Dostoevskij, lo scenario del Nichilismo si sviluppa in tutta la sua ampiezza e profondità  nelle opere ''[[Delitto e castigo]]'' del [[1863]], in ''[[Demoni]]'' del [[1873]] e ne ''[[I fratelli Karamazov]]'' del [[1879]]-[[1780|80]].  


Il fenomeno nichilista trova posto con la dissoluzione dei valori, ed esso viene rappresentato nei vari personaggi dei romanzi in tutte le varietà . Il romanziere russo vede la dissoluzione dei valori come una crisi che consuma l'anima russa, e nonostante egli voglia in un certo modo, avvertire di questa nefasta presenza, le sue opere contribuiscono a diffondere il morbo nichilista, favorendo inoltre, la caduta di certezza stabilite e minando ordinamenti consolidati.
Il fenomeno nichilista trova posto con la dissoluzione dei valori, ed esso viene rappresentato nei vari personaggi dei romanzi in tutte le varietà. Il romanziere russo vede la dissoluzione dei valori come una crisi che consuma l'anima russa, e nonostante egli voglia in un certo modo, avvertire di questa nefasta presenza, le sue opere contribuiscono a diffondere il morbo nichilista, favorendo inoltre, la caduta di certezza stabilite e minando ordinamenti consolidati.


Nietzsche invece, fu primo grande profeta e teorico, facendo il nichilismo oggetto di un'esplicita riflessione filosofica nell'opera postuma ''[[La volontà  di potenza]]'' nel [[1906]].  
Nietzsche invece, fu primo grande profeta e teorico, facendo il nichilismo oggetto di un'esplicita riflessione filosofica nell'opera postuma ''[[La volontà  di potenza]]'' nel [[1906]].  
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: «Il nichilismo come negazione radicale o metafisica, è dunque negazione del senso dell'essere e degli enti in quanto significato e realtà  sostanziali e valorativi, che possono essere tali solo in quanto fondati nell'assolutezza dell'essere. Nichilismo è dunque, essenzialmente, l'assoluta negazione di ogni assolutezza, che percorre le strade o dell'indeterminazione dell'essere e degli enti o dell'univocità  radicale essere nulla».
: «Il nichilismo come negazione radicale o metafisica, è dunque negazione del senso dell'essere e degli enti in quanto significato e realtà  sostanziali e valorativi, che possono essere tali solo in quanto fondati nell'assolutezza dell'essere. Nichilismo è dunque, essenzialmente, l'assoluta negazione di ogni assolutezza, che percorre le strade o dell'indeterminazione dell'essere e degli enti o dell'univocità  radicale essere nulla».
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|200px|left|[[Nietzsche]] nel 1861]]
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|200px|left|[[Nietzsche]] nel 1861]]
In un significato più comune, il nichilismo è una concezione delle cose, resa mentalità  dominante da una cultura oggi sempre più pervasiva ([[media]]), per la quale la realtà  finirebbe nel [[nulla]]. Siccome l'uomo è limitato e sperimenta ogni giorno questo limite nella morte e nelle sue dolorose anticipazioni, allora tanto vale - al di là  di quanto se ne sia coscienti - accettare che il niente sia il vero senso dell'essere. L'affermazione nichilista nega «vera consistenza alla realtà ». Ma se il reale non è reale, se, pertanto, non è possibile stabilire un rapporto solido di conoscenza e di amore tra l'io (intelligenza e [[libertà ]]) e la realtà, allora non esiste verità . Se l'uomo non può fare “esperienza” della realtà  per attingere la verità, anche la [[libertà ]] rimane assolutamente smarrita, resta una sorta di capacità  che non ha oggetto e, quindi, alla fine neppure senso.  
In un significato più comune, il nichilismo è una concezione delle cose, resa mentalità  dominante da una cultura oggi sempre più pervasiva ([[media]]), per la quale la realtà  finirebbe nel [[nulla]]. Siccome l'uomo è limitato e sperimenta ogni giorno questo limite nella morte e nelle sue dolorose anticipazioni, allora tanto vale - al di là  di quanto se ne sia coscienti - accettare che il niente sia il vero senso dell'essere. L'affermazione nichilista nega «vera consistenza alla realtà ». Ma se il reale non è reale, se, pertanto, non è possibile stabilire un rapporto solido di conoscenza e di amore tra l'io (intelligenza e [[libertà ]]) e la realtà, allora non esiste verità. Se l'uomo non può fare “esperienza” della realtà  per attingere la verità, anche la [[libertà ]] rimane assolutamente smarrita, resta una sorta di capacità  che non ha oggetto e, quindi, alla fine neppure senso.  


In [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] la parola designa l'essenza della crisi che ha investito (e che sta tutt'ora investendo) la civiltà  europea moderna: per Nietzsche il nichilismo è un evento che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla disgregazione del soggetto morale, alla debilitazione della volontà  e alla perdita del fine ultimo dell'esistenza (''nichilismo passivo'').  
In [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] la parola designa l'essenza della crisi che ha investito (e che sta tutt'ora investendo) la civiltà  europea moderna: per Nietzsche il nichilismo è un evento che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla disgregazione del soggetto morale, alla debilitazione della volontà  e alla perdita del fine ultimo dell'esistenza (''nichilismo passivo'').  
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