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: «È provato che il matrismo costituisce la forma più antica, più primitiva e più innata di comportamento umano e dell'organizzazione sociale, mentre il patrismo, perpetuato attraverso istituzioni sociali traumatizzanti, si è innanzi tutto sviluppato tra gli Homo Sapiens in Saharasia, sotto la pressione di una desertificazione e di una carestia durissime e da migrazioni forzate.» ([[James de Meo]], [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-il-leviatano-james-demeo-le-origini-e-la-diffusione-del-patrismo-in-saharasia-01-di-02--38348072.html Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia]) | : «È provato che il matrismo costituisce la forma più antica, più primitiva e più innata di comportamento umano e dell'organizzazione sociale, mentre il patrismo, perpetuato attraverso istituzioni sociali traumatizzanti, si è innanzi tutto sviluppato tra gli Homo Sapiens in Saharasia, sotto la pressione di una desertificazione e di una carestia durissime e da migrazioni forzate.» ([[James de Meo]], [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-il-leviatano-james-demeo-le-origini-e-la-diffusione-del-patrismo-in-saharasia-01-di-02--38348072.html Le origini e la diffusione del patrismo in Saharasia]) | ||
[[File:Riane Eisler.jpg|thumb|[[Riane Eisler]], autrice ''Il calice e la spada'']] | [[File:Riane Eisler.jpg|thumb|[[Riane Eisler]], autrice ''Il calice e la spada'']] | ||
Al vertice della famiglia patriarcale | Al vertice della famiglia patriarcale c'era il padre, al quale competevano i massimi diritti e i massimi doveri, nei confronti degli altri membri familiari. La sua [[autorità ]] gli permetteva di '''avere potere di vita e di morte sui figli, combinava le loro nozze e si sentiva in diritto di dominare gli animali, i territori e le piante che considerava di sua proprietà '''. | ||
Le figlie dei possidenti erano concesse in matrimonio ai soli uomini dello stesso rango sociale; gli uomini poveri potevano sposarsi solo con le prostitute o con donne molto povere. In questo modo si acuiva il distacco tra famiglie ricche e povere, tra dominatori e dominati, ponendo le basi della distinzione di classe ([[classismo]]). La donna è ridotta ad una sorta di fattrice, contrariamente alla civiltà paleolitica e alle [[società gilaniche]] descritte da [[Riane Eisler]], dove la donna occupava un ruolo di assoluta parità a quello dell'uomo. | Le figlie dei possidenti erano concesse in matrimonio ai soli uomini dello stesso rango sociale; gli uomini poveri potevano sposarsi solo con le prostitute o con donne molto povere. In questo modo si acuiva il distacco tra famiglie ricche e povere, tra dominatori e dominati, ponendo le basi della distinzione di classe ([[classismo]]). La donna è ridotta ad una sorta di fattrice, contrariamente alla civiltà paleolitica e alle [[società gilaniche]] descritte da [[Riane Eisler]], dove la donna occupava un ruolo di assoluta parità a quello dell'uomo. | ||
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In ogni villaggio si distinsero famiglie più ricche e più povere; famiglie più grandi e più piccole; famiglie potenti e emarginate. Le famiglie dei più forti non avevano difficoltà a controllare le decisioni comunitarie: favorivano o impedivano matrimoni; concedevano o negavano lavoro; utilizzavano la propria [[autorità ]] per acquisire nuove ricchezze. | In ogni villaggio si distinsero famiglie più ricche e più povere; famiglie più grandi e più piccole; famiglie potenti e emarginate. Le famiglie dei più forti non avevano difficoltà a controllare le decisioni comunitarie: favorivano o impedivano matrimoni; concedevano o negavano lavoro; utilizzavano la propria [[autorità ]] per acquisire nuove ricchezze. | ||
I villaggi erano ormai strutturati su una [[gerarchia]] più o meno rigida e il consiglio di villaggio era strettamente dipendente dagli ordini delle famiglie più ricche. Il consiglio dei villaggi era spesso formato da soli 4 o 5 membri, spesso appartenenti alla stessa famiglia. Con il consolidamento della famiglia patriarcale andava dunque sviluppandosi di pari passo | I villaggi erano ormai strutturati su una [[gerarchia]] più o meno rigida e il consiglio di villaggio era strettamente dipendente dagli ordini delle famiglie più ricche. Il consiglio dei villaggi era spesso formato da soli 4 o 5 membri, spesso appartenenti alla stessa famiglia. Con il consolidamento della famiglia patriarcale andava dunque sviluppandosi di pari passo l'idea stessa del dominio e della sopraffazione (dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla natura). | ||
== Gli anarchici contro il patriarcato == | == Gli anarchici contro il patriarcato == | ||
[[Image:Zerzan.jpeg|right|thumb|[[John Zerzan]]]] | [[Image:Zerzan.jpeg|right|thumb|[[John Zerzan]]]] | ||
Gli anarchici si oppongono al patriarcato poiché vedono in esso la causa e | Gli anarchici si oppongono al patriarcato poiché vedono in esso la causa e l'origine del dominio e di ogni forma di [[discriminazione]]: [[sessismo]], [[classismo]], [[razzismo]] e [[specismo]]. | ||
Il vincolo che unisce il dominio gerarchico con il patriarcato è stato ben spiegato dall'[[anarco-primitivismo | anarco pimitivista]] [[John Zerzan]]: | Il vincolo che unisce il dominio gerarchico con il patriarcato è stato ben spiegato dall'[[anarco-primitivismo | anarco pimitivista]] [[John Zerzan]]: | ||
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Il limite di molte analisi anarchiche, soprattutto di quelle [[anarco-primitivismo|anarco-primitiviste]], sta nell'accettazione della versione ufficiale sulle modalità in cui sarebbe nato il patriarcato, ovvero che esso si sarebbe instaurato subito dopo la scoperta dell'agricoltura. In questa maniera, involontariamente, non si fa altro che avallare la tesi secondo cui il patriarcato e l'[[autorità ]] siano dei fatti naturali e comunque legati al "progresso" dell'umanità da stadi incivili verso quelli più civili. | Il limite di molte analisi anarchiche, soprattutto di quelle [[anarco-primitivismo|anarco-primitiviste]], sta nell'accettazione della versione ufficiale sulle modalità in cui sarebbe nato il patriarcato, ovvero che esso si sarebbe instaurato subito dopo la scoperta dell'agricoltura. In questa maniera, involontariamente, non si fa altro che avallare la tesi secondo cui il patriarcato e l'[[autorità ]] siano dei fatti naturali e comunque legati al "progresso" dell'umanità da stadi incivili verso quelli più civili. | ||
La storia, quella falsificata dalle istituzioni, insegna sin dalle elementari che | La storia, quella falsificata dalle istituzioni, insegna sin dalle elementari che l'organizzazione sociale necessiterebbe di un'[[autorità ]], pena il ritorno allo stadio primitivo. In questo senso gli [[anarco-primitivismo|anarco-primitivisti]] convergono con le posizioni del mondo dell'istituzione scolastica, distinguendosi per il semplice fatto che essi ritengono il ritorno al mondo primitivo un progresso sociale e non un regresso. Tuttavia è bene sottolineare ancora una volta che il punto di partenza delle loro analisi (nascita del patriarcato dovuta alla scoperta dell'agricoltura) è storicamente falso. | ||
La storia, quella vera, insegna invece che | La storia, quella vera, insegna invece che l'organizzazione sociale non solo non necessita della [[gerarchia]], ma anzi l'avvento violento della società patriarcale fece fare un notevole passo indietro all'umanità (evidenziato dal regresso nel campo delle [[arte|arti]]), anche dal punto di vista dell'efficienza organizzativa. | ||
== Psicanalisi e patriarcato == | == Psicanalisi e patriarcato == |