Ilya Borodaenko
Ilya Borodaenko (1986 - 21 luglio 2007) è stato un anarchico-ecologista e militante antifascista russo della Avtonomnoe Deystvie (Autonomous Action). Fu assassinato da un gruppo di nazi-skin russi in un campeggio antinucleare di Angarsk, in Siberia. Il 21 luglio, verso le 5 del mattino, mentre si trovava di guardia (il gruppo aveva ricevuto minacce), fu il primo a trovarsi di fronte ad un gruppo armato di nazi-skin. Ilya è stato aggredito fisicamente ed è morto in ospedale a causa delle fratture alla testa.
Il contesto russo
Ilya non è stato il primo antifascista ad essere stato ucciso dai nazisti in Russia. Solo tra il 2005 e il 2007 tre attivisti sono stati uccisi deliberatamente, per non parlare delle innumerevoli vittime tra i migranti e gli altri gruppi vittime delle discriminazioni (es. gli omosessuali). Le bande fasciste ancora oggi provocano terrore in Russia tra chi non accetta l'autoritarismo vigente e il nazionalismo imperante. La propaganda nazionalista dello Stato non fa altro che agevolare la diffusione di simili sconcezze. D'altra parte i nazisti russi anche in questo caso si sono mostrati per quello che sono: un'ideologia al servizio delle classi dominanti, attaccando fisicamente coloro che si stavano opponendo al business del nuclerare e quindi sostenendo tanto l'Atomfirma Urenco (la società che gestisce il traffico delle scorie nucleare dalla Germania ad altri paesi d'Europa) quanto le mafie che lucrano sull'affare del nucleare.