Scuola: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
4 byte rimossi ,  19:57, 25 nov 2020
m
Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc."
m (Sostituzione testo - "prima guerra mondiale" con "Prima guerra mondiale")
m (Sostituzione testo - ", ecc." con "ecc.")
Riga 31: Riga 31:
: «Il carattere autoritario della scuola è implicito nella sua funzione istituzionale, essendo strumento in mano a una minoranza che tramite l'uso dell'autorità cerca di rafforzare e di estendere i suoi privilegi» (''[http://archive.is/TXJV2 L'autoritarismo scolastico]'').
: «Il carattere autoritario della scuola è implicito nella sua funzione istituzionale, essendo strumento in mano a una minoranza che tramite l'uso dell'autorità cerca di rafforzare e di estendere i suoi privilegi» (''[http://archive.is/TXJV2 L'autoritarismo scolastico]'').


Dal punto di vista libertario la scuola è un'istituzione statale o privata in cui avviene la trasmissione del rispetto dell'ordine costituito attraverso l'educazione quotidiana alla sottomissione volontaria e il condizionamento in favore dell'ideologia [[capitalismo|capitalistica]] e [[gerarchia|gerarchica]] oggi dominante (vantaggiosa per i ricchi e i potenti). Gli studenti - che imparano a rispettare l'[[autorità]] stando in silenzio, non facendo domande inopportune, accettando le imposizioni degli insegnanti, presidi, ecc., attraverso punizioni e ricompense - vengono costantemente valutati per la [[competitività]], la [[produttività]] e il nozionismo, tutti aspetti che generano ansia nello studente.  A proposito dell'educazione al rispetto dell'[[autorità]], emblematica è la canzone di [[Luigi Tenco]] intitolata ''[http://www.youtube.com/watch?v=lres9f2HMls Cara maestra]'', in cui viene raccontato l'atteggiamento [[classista]] di una maestra:
Dal punto di vista libertario la scuola è un'istituzione statale o privata in cui avviene la trasmissione del rispetto dell'ordine costituito attraverso l'educazione quotidiana alla sottomissione volontaria e il condizionamento in favore dell'ideologia [[capitalismo|capitalistica]] e [[gerarchia|gerarchica]] oggi dominante (vantaggiosa per i ricchi e i potenti). Gli studenti - che imparano a rispettare l'[[autorità]] stando in silenzio, non facendo domande inopportune, accettando le imposizioni degli insegnanti, presidiecc., attraverso punizioni e ricompense - vengono costantemente valutati per la [[competitività]], la [[produttività]] e il nozionismo, tutti aspetti che generano ansia nello studente.  A proposito dell'educazione al rispetto dell'[[autorità]], emblematica è la canzone di [[Luigi Tenco]] intitolata ''[http://www.youtube.com/watch?v=lres9f2HMls Cara maestra]'', in cui viene raccontato l'atteggiamento [[classista]] di una maestra:


<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
Riga 47: Riga 47:
:«Bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una...unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!»  
:«Bisogna insegnare solo leggere e scrivere, bisogna istruire il popolo quanto basta, insegnare la storia con una sana impostazione nazionalistica, e ridurre tutte le scienze sotto una...unica materia di "nozioni varie", senza nessuna precisa indicazione programmatica o di testi, lasciando spazio all'iniziativa del maestro e rivalutando il più nobile e antico insegnamento, quello dell'educazione domestica; e mettere da parte infine l'antidogmatismo, l'educazione al dubbio e alla critica, insomma far solo leggere e scrivere. Non devono pensare, altrimenti sono guai!»  


Premesso che da quest'affermazione è passato oltre un secolo, e che la situazione storica è ovviamente differente, determinati principi basici della gestione della scuola rimangono comunque sempre "validi" (voti, punizioni, premi, voto di condotta, nozionismo, ecc.) ed è per questo che, oggi come ieri, gli anarchici sono stati tra i principali acerrimi contestatori del sistema scolastico.  
Premesso che da quest'affermazione è passato oltre un secolo, e che la situazione storica è ovviamente differente, determinati principi basici della gestione della scuola rimangono comunque sempre "validi" (voti, punizioni, premi, voto di condotta, nozionismoecc.) ed è per questo che, oggi come ieri, gli anarchici sono stati tra i principali acerrimi contestatori del sistema scolastico.  


Nei prossimi paragrafi saranno riportate alcuni testi critici, opera di anarchici, rispetto a mezzi e fini adoperati dall'istituzione scolastica.
Nei prossimi paragrafi saranno riportate alcuni testi critici, opera di anarchici, rispetto a mezzi e fini adoperati dall'istituzione scolastica.
66 506

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione