Traffico di droga: differenze tra le versioni

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[[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]]]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività  vengano osteggiate dalle [[autorità ]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e Fascismo|mafie]] di ogni tipo, allo scopo di controllare questo mercato e poterne così non solo lucrarne immense ricchezze ma anche utilizzarlo strumento di controllo sociale.
[[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]]]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività  vengano osteggiate dalle [[autorità]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e Fascismo|mafie]] di ogni tipo, allo scopo di controllare questo mercato e poterne così non solo lucrarne immense ricchezze ma anche utilizzarlo strumento di controllo sociale.
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== Breve storia del narcotraffico ==
== Breve storia del narcotraffico ==
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Per esempio, durante l'amministrazione Reagan (20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989) e quella Bush (20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993), gli [[USA]] hanno appoggiato direttamente e indirettamente governi reazionari o gruppi paramilatari criminali del centro e sud-america, i quali spesso erano legati ad attività  criminali che implicavano il traffico di droga, esseri umani, sfruttamento della prostituzione, ecc. Un caso emblematico fu quello di Panama, che dal [[1983]] era sostanzialmente sotto il controllo di Manuel Noriega, un criminale spacciatore di droga al servizio della CIA e dello spionaggio americano. Nel suo ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. L'invasione di Panama)]'', [[Noam Chomsky]] riporta che «nel 1983, una commissione del Senato americano concluse che Panama era uno dei principali centri per il riciclaggio dei proventi della droga, oltre che un crocevia per il suo smistamento ma i governi americani continuarono a giovarsi dei servizi di Noriega. Nel maggio del 1986 il direttore della Drug Enforcement Agency (l'agenzia federale antidroga degli Usa, NdT) elogiò Noriega per la sua "efficace politica anti-trafficanti". Un anno dopo, lo stesso direttore di compiaceva "della stretta collaborazione con Noriega", mentre il procuratore generale Edwin Meese bloccava un'indagine del Dipartimento di Giustizia Usa sulle attività  criminali dell'uomo forte di Panama.»  
Per esempio, durante l'amministrazione Reagan (20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989) e quella Bush (20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993), gli [[USA]] hanno appoggiato direttamente e indirettamente governi reazionari o gruppi paramilatari criminali del centro e sud-america, i quali spesso erano legati ad attività  criminali che implicavano il traffico di droga, esseri umani, sfruttamento della prostituzione, ecc. Un caso emblematico fu quello di Panama, che dal [[1983]] era sostanzialmente sotto il controllo di Manuel Noriega, un criminale spacciatore di droga al servizio della CIA e dello spionaggio americano. Nel suo ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. L'invasione di Panama)]'', [[Noam Chomsky]] riporta che «nel 1983, una commissione del Senato americano concluse che Panama era uno dei principali centri per il riciclaggio dei proventi della droga, oltre che un crocevia per il suo smistamento ma i governi americani continuarono a giovarsi dei servizi di Noriega. Nel maggio del 1986 il direttore della Drug Enforcement Agency (l'agenzia federale antidroga degli Usa, NdT) elogiò Noriega per la sua "efficace politica anti-trafficanti". Un anno dopo, lo stesso direttore di compiaceva "della stretta collaborazione con Noriega", mentre il procuratore generale Edwin Meese bloccava un'indagine del Dipartimento di Giustizia Usa sulle attività  criminali dell'uomo forte di Panama.»  


Solo nel [[1988]] Noriega venne incriminato dalle [[autorità ]] americane, ma la questione della droga e dei diritti umani fu solo un pretesto per coprire il loro reale interesse: invadere il paese e controllare il canale di Panama. Così, dopo un fallito golpe, gli yankee invasero il paese nel [[1990]]. Subito dopo la destituzione di Noriega, il potere passò alla minoranza bianca panamense, gran parte dei quali erano dei banchieri. «Il narcotraffico da quelle parti è sempre stato svolto soprattutto dalle banche - il sistema bancario in pratica sfugge ad ogni regolamentazione e rappresenta quindi un o sbocco naturale per il denaro sporco.» <ref>Chomsky, "Year 501: World Orders, Old and New, part. 1", in Z; marzo 1992, pp. 24-36.</ref>
Solo nel [[1988]] Noriega venne incriminato dalle [[autorità]] americane, ma la questione della droga e dei diritti umani fu solo un pretesto per coprire il loro reale interesse: invadere il paese e controllare il canale di Panama. Così, dopo un fallito golpe, gli yankee invasero il paese nel [[1990]]. Subito dopo la destituzione di Noriega, il potere passò alla minoranza bianca panamense, gran parte dei quali erano dei banchieri. «Il narcotraffico da quelle parti è sempre stato svolto soprattutto dalle banche - il sistema bancario in pratica sfugge ad ogni regolamentazione e rappresenta quindi un o sbocco naturale per il denaro sporco.» <ref>Chomsky, "Year 501: World Orders, Old and New, part. 1", in Z; marzo 1992, pp. 24-36.</ref>


Anche l'attenzionamento da parte dei militari USA verso El Salvador, Grenada, Panama, Honduras, Guatemala e Nicaragua <ref>Il Salvador, dal 1980 al 1992, con vari gradi intensità, fu sconvolto da una drammatica una guerra civile tra diversi movimenti sociali e forze reazionarie sostenute dagli USA; Grenada fu invasa nel 1983, Panama nel 1989; negli anni '80 gli USA appoggiarono governi illiberali locali che non si facevano scrupolo ad arrestare ed ammazzare i membri della sinistra hondurena. Durante il governo di Suazo Córdova gli Stati Uniti, attraverso la loro base di Palmerola, usarono il territorio honduregno come base dei controrivoluzionari nicaraguensi con il fine di deporre il governo comunista di Daniel Ortega in Nicaragua; dagli anni cinquanta agli anni novanta (con un periodo di pausa tra il 1977 e il 1982), il governo USA supportò direttamente l'[[esercito]] del Guatemala che non si fece scrupolo ad assassinare brutalmente migliaia di civili (Nel [[1992]] il premio Nobel per la pace venne assegnato a Rigoberta Menchú, un'attivista indigena per i diritti umani, grazie ai suoi sforzi per portare l'attenzione internazionale sul genocidio perpetrato dal [[governo]] nei confronti della popolazione indigena.); in Nicaragua gli USA appoggiarono lungamente la dittatura della famiglia Somoza, responsabile peraltro di innumerevoli massacri tra i ciivli, contro i rivoluzionari sandinisti. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi i gruppi militari dei [[Contras]], in [[Honduras]] ed [[El Salvador]], in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza. Questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo [[Iran-Contras]] (detto anche "Irangate"). La loro principale attività  consisteva nel creare uno stato di agitazione nei confini, spesso uccidendo figure importanti del governo sandinista dando l'impressione alla stampa internazionale di una resistenza interna al governo.</ref>comportò il sostegno di gruppi paramilatari locali che presero ad attaccare i movimenti sociali che in quei luoghi, soprattutto tra gli anni '80 e i primi anni '90, presero a chiedere più [[democrazia]] e maggiori diritti per le classi più povere. Non solo questi paramilitari finanziavano le proprie atrocità  attraverso lo spaccio, ma la "guerra alle droghe" fu presa a pretesto dal governo americano per giustificare l'invasione militare di questi paesi.
Anche l'attenzionamento da parte dei militari USA verso El Salvador, Grenada, Panama, Honduras, Guatemala e Nicaragua <ref>Il Salvador, dal 1980 al 1992, con vari gradi intensità, fu sconvolto da una drammatica una guerra civile tra diversi movimenti sociali e forze reazionarie sostenute dagli USA; Grenada fu invasa nel 1983, Panama nel 1989; negli anni '80 gli USA appoggiarono governi illiberali locali che non si facevano scrupolo ad arrestare ed ammazzare i membri della sinistra hondurena. Durante il governo di Suazo Córdova gli Stati Uniti, attraverso la loro base di Palmerola, usarono il territorio honduregno come base dei controrivoluzionari nicaraguensi con il fine di deporre il governo comunista di Daniel Ortega in Nicaragua; dagli anni cinquanta agli anni novanta (con un periodo di pausa tra il 1977 e il 1982), il governo USA supportò direttamente l'[[esercito]] del Guatemala che non si fece scrupolo ad assassinare brutalmente migliaia di civili (Nel [[1992]] il premio Nobel per la pace venne assegnato a Rigoberta Menchú, un'attivista indigena per i diritti umani, grazie ai suoi sforzi per portare l'attenzione internazionale sul genocidio perpetrato dal [[governo]] nei confronti della popolazione indigena.); in Nicaragua gli USA appoggiarono lungamente la dittatura della famiglia Somoza, responsabile peraltro di innumerevoli massacri tra i ciivli, contro i rivoluzionari sandinisti. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi i gruppi militari dei [[Contras]], in [[Honduras]] ed [[El Salvador]], in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza. Questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo [[Iran-Contras]] (detto anche "Irangate"). La loro principale attività  consisteva nel creare uno stato di agitazione nei confini, spesso uccidendo figure importanti del governo sandinista dando l'impressione alla stampa internazionale di una resistenza interna al governo.</ref>comportò il sostegno di gruppi paramilatari locali che presero ad attaccare i movimenti sociali che in quei luoghi, soprattutto tra gli anni '80 e i primi anni '90, presero a chiedere più [[democrazia]] e maggiori diritti per le classi più povere. Non solo questi paramilitari finanziavano le proprie atrocità  attraverso lo spaccio, ma la "guerra alle droghe" fu presa a pretesto dal governo americano per giustificare l'invasione militare di questi paesi.
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