Carlo Cafiero: differenze tra le versioni

Jump to navigation Jump to search
m
Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]"
m (Sostituzione testo - "[à][\s][,]" con "à,")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][]]" con "à]")
Riga 6: Riga 6:


=== La gioventù ===
=== La gioventù ===
Discepolo di [[Emilio Covelli]] al seminario di Molfetta, dopo aver terminato gli studi superiori si iscrive in Giurisprudenza a Napoli. Laureatosi, entra in possesso di un grosso patrimonio in seguito alla morte del padre e si trasferisce a Firenze (allora capitale del Regno d'Italia), dove la famiglia vorrebbe avviarlo alla carriera diplomatica. Cafiero però sembra maggiormente attratto da altri interessi (occultismo, etnologia, studio delle [[civiltà ]] orientali...) e prende a girare per l'Europa. Dopo un breve periodo in [[Francia]] (1870), ospite del pittore Giuseppe De Nittis, si trasferisce a Londra, dove, dopo aver visto con i propri occhi la penosa condizione in cui versa la classe operaia londinese, si "converte" alle [[socialismo|idee socialiste]].
Discepolo di [[Emilio Covelli]] al seminario di Molfetta, dopo aver terminato gli studi superiori si iscrive in Giurisprudenza a Napoli. Laureatosi, entra in possesso di un grosso patrimonio in seguito alla morte del padre e si trasferisce a Firenze (allora capitale del Regno d'Italia), dove la famiglia vorrebbe avviarlo alla carriera diplomatica. Cafiero però sembra maggiormente attratto da altri interessi (occultismo, etnologia, studio delle [[civiltà]] orientali...) e prende a girare per l'Europa. Dopo un breve periodo in [[Francia]] (1870), ospite del pittore Giuseppe De Nittis, si trasferisce a Londra, dove, dopo aver visto con i propri occhi la penosa condizione in cui versa la classe operaia londinese, si "converte" alle [[socialismo|idee socialiste]].


===L'incontro con Engels e l'attività  in favore dell'A.I.T===
===L'incontro con Engels e l'attività  in favore dell'A.I.T===
A Londra incontra personalmente [[Friedrich Engels]] e abbraccia le idee [[marxismo|marxiste]]. Engels lo invita a recarsi in [[Italia]] per contrastare l'influenza di [[Giuseppe Mazzini]] e [[Bakunin]] nelle sezioni italiane dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Partito da Londra nel maggio [[1871]], si stabilisce inizialmente a Firenze, entra in contatto con i vari circoli democratici della città  toscana e conosce Luigi Castellazzo, presidente di una Società  Democratica Internazionale, impegnatissima in quei giorni nel sostenere la [[Comune di Parigi]]. Una volta finita l'esperienza fiorentina, si sposta prima a Barletta e poi a Napoli, dove la situazione della locale sezione dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori|AIT]] è assai confusionaria a causa delle scorrettezze dell'ex-presidente Stefano Caporusso. Cafiero prova a rimediare alla situazione concedendo maggiori responsabilità  alle figure che egli riteneva più capaci, tra cui l'anarchico [[Carmelo Palladino]], studente pugliese trapiantato in Campania. Quando il [[20 agosto]] le [[autorità ]] sciolgono la sezione napoletana, Cafiero subisce un'accurata perquisizione della sua casa e poi è tratto in arresto.
A Londra incontra personalmente [[Friedrich Engels]] e abbraccia le idee [[marxismo|marxiste]]. Engels lo invita a recarsi in [[Italia]] per contrastare l'influenza di [[Giuseppe Mazzini]] e [[Bakunin]] nelle sezioni italiane dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Partito da Londra nel maggio [[1871]], si stabilisce inizialmente a Firenze, entra in contatto con i vari circoli democratici della città  toscana e conosce Luigi Castellazzo, presidente di una Società  Democratica Internazionale, impegnatissima in quei giorni nel sostenere la [[Comune di Parigi]]. Una volta finita l'esperienza fiorentina, si sposta prima a Barletta e poi a Napoli, dove la situazione della locale sezione dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori|AIT]] è assai confusionaria a causa delle scorrettezze dell'ex-presidente Stefano Caporusso. Cafiero prova a rimediare alla situazione concedendo maggiori responsabilità  alle figure che egli riteneva più capaci, tra cui l'anarchico [[Carmelo Palladino]], studente pugliese trapiantato in Campania. Quando il [[20 agosto]] le [[autorità]] sciolgono la sezione napoletana, Cafiero subisce un'accurata perquisizione della sua casa e poi è tratto in arresto.


Rilasciato dopo pochi giorni, partecipa al congresso operaio di Roma (XXII congresso delle società  operaie, [[1° novembre|1]]-[[6 novembre]]) come oppositore della maggioranza mazziniana. In quel periodo collabora col foglio internazionalista «La Campana» di Napoli, prosegue il rapporto epistolare con [[Fredrich Engels]] e "assiste" al conflitto tra la sezione dell'[[Prima Internazionale|Internazionale]] di Napoli, di chiaro orientamento [[Bakunin|bakunista]], e il Consiglio Generale di Londra, indirizzato, specie dopo il convegno del settembre [[1871]], verso la burocratizzazione e centralizzazione dell'organizzazione.
Rilasciato dopo pochi giorni, partecipa al congresso operaio di Roma (XXII congresso delle società  operaie, [[1° novembre|1]]-[[6 novembre]]) come oppositore della maggioranza mazziniana. In quel periodo collabora col foglio internazionalista «La Campana» di Napoli, prosegue il rapporto epistolare con [[Fredrich Engels]] e "assiste" al conflitto tra la sezione dell'[[Prima Internazionale|Internazionale]] di Napoli, di chiaro orientamento [[Bakunin|bakunista]], e il Consiglio Generale di Londra, indirizzato, specie dopo il convegno del settembre [[1871]], verso la burocratizzazione e centralizzazione dell'organizzazione.
Riga 27: Riga 27:
La fine dell'amicizia con [[Bakunin]] e il fallimento delle insurrezioni lo portano a distaccarsi per un momento dal [[movimento anarchico]] e a trasferirsi in [[Russia]], dove si unisce in matrimonio con la rivoluzionaria [[Olimpia Kutusov]] al fine di sottrarla alle persecuzioni zariste. Tornato in [[Svizzera]], vende altri suoi averi e, nel [[1875]], ritorna in [[Italia]], prima a Milano, dove entra in contatto con il gruppo de «La Plebe», poi a Bologna, Firenze e Roma. Dalla capitale inoltre fa il corrispondente per il «[[Bulletin de la Fédération Jurassienne]]», per cui scrive articoli, firmati con lo pseudonimo "Gregorio", sulla situazione sociale della penisola.
La fine dell'amicizia con [[Bakunin]] e il fallimento delle insurrezioni lo portano a distaccarsi per un momento dal [[movimento anarchico]] e a trasferirsi in [[Russia]], dove si unisce in matrimonio con la rivoluzionaria [[Olimpia Kutusov]] al fine di sottrarla alle persecuzioni zariste. Tornato in [[Svizzera]], vende altri suoi averi e, nel [[1875]], ritorna in [[Italia]], prima a Milano, dove entra in contatto con il gruppo de «La Plebe», poi a Bologna, Firenze e Roma. Dalla capitale inoltre fa il corrispondente per il «[[Bulletin de la Fédération Jurassienne]]», per cui scrive articoli, firmati con lo pseudonimo "Gregorio", sulla situazione sociale della penisola.


Dopo la conclusione dei processi per i fatti del [[1874]], terminati con verdetti assolutori, la Federazione italiana si prepara per alcuni convegni a carattere regionale e per quello nazionale di Firenze-Tosi, che si svolgerà  in piena campagna per sfuggire alle [[repressione|misure repressive]] delle [[autorità ]] che non smettevano di dare la caccia agli anarchici.
Dopo la conclusione dei processi per i fatti del [[1874]], terminati con verdetti assolutori, la Federazione italiana si prepara per alcuni convegni a carattere regionale e per quello nazionale di Firenze-Tosi, che si svolgerà  in piena campagna per sfuggire alle [[repressione|misure repressive]] delle [[autorità]] che non smettevano di dare la caccia agli anarchici.


===La svolta insurrezionalista e comunista anarchica===
===La svolta insurrezionalista e comunista anarchica===
Riga 39: Riga 39:
=== L'esilio in Francia e Svizzera===
=== L'esilio in Francia e Svizzera===


Risolti momentaneamente i problemi giudiziari, Cafiero lascia l'[[Italia]] e parte per la [[Francia]], fermandosi nei pressi di Versailles, a Les Molières. Nel [[1879]] viene dato alle stampe il ''Compendio del primo volume de "Il Capitale"'', che godrà  del pubblico elogio dello stesso [[Marx]] a cui era stata inviata una copia. Intanto la moglie [[Olimpia Kutusov|Olimpia]], dopo una drammatica fuga dalla Siberia, riesce a raggiungere la [[Svizzera]], nello stesso periodo in cui Cafiero è invece attivamente impegnato nel movimento anarchico francese, anche perché quello italiano è sottoposto alle dure [[repressione|repressioni]] delle [[autorità ]] dopo l'attentato di [[Giovanni Passannante]] ad Umberto I. Il [[18 novembre]] [[1879]] è espulso dalla [[Francia]], insieme a [[Malatesta]], per aver partecipato ad una riunione nel corso della quale era stato malmenato un funzionario di polizia. Recatosi in [[Svizzera]], si stabilisce prima a Ginevra, dove entra in rapporti con gli anarchici del gruppo che ruota intorno a «Revolté», storico [[stampa anarchica|periodico]] fondato da [[Kropotkin]], poi a Berna ed infine a Lugano.
Risolti momentaneamente i problemi giudiziari, Cafiero lascia l'[[Italia]] e parte per la [[Francia]], fermandosi nei pressi di Versailles, a Les Molières. Nel [[1879]] viene dato alle stampe il ''Compendio del primo volume de "Il Capitale"'', che godrà  del pubblico elogio dello stesso [[Marx]] a cui era stata inviata una copia. Intanto la moglie [[Olimpia Kutusov|Olimpia]], dopo una drammatica fuga dalla Siberia, riesce a raggiungere la [[Svizzera]], nello stesso periodo in cui Cafiero è invece attivamente impegnato nel movimento anarchico francese, anche perché quello italiano è sottoposto alle dure [[repressione|repressioni]] delle [[autorità]] dopo l'attentato di [[Giovanni Passannante]] ad Umberto I. Il [[18 novembre]] [[1879]] è espulso dalla [[Francia]], insieme a [[Malatesta]], per aver partecipato ad una riunione nel corso della quale era stato malmenato un funzionario di polizia. Recatosi in [[Svizzera]], si stabilisce prima a Ginevra, dove entra in rapporti con gli anarchici del gruppo che ruota intorno a «Revolté», storico [[stampa anarchica|periodico]] fondato da [[Kropotkin]], poi a Berna ed infine a Lugano.


Venduta la villa de "La Baronata", Cafiero acquisisce un po'di finanze che gli permettono di proseguire con maggiori tranquillità  la propria attività  anarchica, che soprattutto durante il periodo luganese risulterà  molto florida grazie agli stretti rapporti con un nucleo di internazionalisti formato da [[Gaetano Grassi]], [[Florido Matteucci]], [[Egisto Marzoli]], [[Filippo Boschiero]] ed altri. A Lugano scrive anche il saggio ''Rivoluzione'', che sarà  pubblicato in parte su «La Révolution social» di Saint-Cloud ([[20 febbraio]]-[[31 luglio]] [[1881]]).
Venduta la villa de "La Baronata", Cafiero acquisisce un po'di finanze che gli permettono di proseguire con maggiori tranquillità  la propria attività  anarchica, che soprattutto durante il periodo luganese risulterà  molto florida grazie agli stretti rapporti con un nucleo di internazionalisti formato da [[Gaetano Grassi]], [[Florido Matteucci]], [[Egisto Marzoli]], [[Filippo Boschiero]] ed altri. A Lugano scrive anche il saggio ''Rivoluzione'', che sarà  pubblicato in parte su «La Révolution social» di Saint-Cloud ([[20 febbraio]]-[[31 luglio]] [[1881]]).
Riga 77: Riga 77:
== Il pensiero ==
== Il pensiero ==


Per Cafiero il fine di ogni agire è la [[libertà ]], che certamente non è da intendere nel solo riconoscimento dei diritti borghesi. La via cui far ricorso per liberare l'umanità  dalle catene, che limitano la [[libertà ]] individuale e quella dei popoli, è la rivoluzione violenta (in questo senso concorda con Marx ed Engels):  
Per Cafiero il fine di ogni agire è la [[libertà]], che certamente non è da intendere nel solo riconoscimento dei diritti borghesi. La via cui far ricorso per liberare l'umanità  dalle catene, che limitano la [[libertà]] individuale e quella dei popoli, è la rivoluzione violenta (in questo senso concorda con Marx ed Engels):  


: «Non solo l'ideale, ma la nostra pratica e la nostra morale rivoluzionaria sono contenute nell'anarchia; la quale viene così a formare il nostro tutto rivoluzionario. È per ciò che noi l'invochiamo come l'avvenimento completo e definitivo della rivoluzione; la rivoluzione per la rivoluzione».
: «Non solo l'ideale, ma la nostra pratica e la nostra morale rivoluzionaria sono contenute nell'anarchia; la quale viene così a formare il nostro tutto rivoluzionario. È per ciò che noi l'invochiamo come l'avvenimento completo e definitivo della rivoluzione; la rivoluzione per la rivoluzione».


Per Cafiero non può esistere [[libertà ]] senza [[anarchismo]] (l'anarchia è l'unica condizione possibile per il libero sviluppo sia dell'individuo che della società ), così come non può esserci [[uguaglianza]] senza [[comunismo]] (il [[comunismo]] è la riappropriazione di tutte le ricchezze della terra, precedentemente espropriata dalla minoranza al potere).  
Per Cafiero non può esistere [[libertà]] senza [[anarchismo]] (l'anarchia è l'unica condizione possibile per il libero sviluppo sia dell'individuo che della società ), così come non può esserci [[uguaglianza]] senza [[comunismo]] (il [[comunismo]] è la riappropriazione di tutte le ricchezze della terra, precedentemente espropriata dalla minoranza al potere).  


Il suo pensiero [[anarco-comunismo|comunista-anarchico]] è certamente contrapposto all'[[individualismo]]:  
Il suo pensiero [[anarco-comunismo|comunista-anarchico]] è certamente contrapposto all'[[individualismo]]:  
64 364

contributi

I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando i nostri servizi, accetti il nostro utilizzo dei cookie.

Menu di navigazione