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Le radici dell'[[etica]] animalista si possono ricondurre fino ai più antichi filosofi greci, come per esempio Pitagora, il cui [[vegetarismo]] influenzò anche numerosi autori successivi (vedi Plutarco). Nel periodo rinascimentale, Montaigne utilizzò il proprio scetticismo filosofico per demolire l'idea della superiorità dell'uomo sugli altri animali; nel settecento [[David Hume]] scrisse contro chi negava che gli animali non possedessero gli stessi sentimenti degli umani, Condillac pubblicò il saggio intitolato ''Trattato sugli animali'' (1755), Charles Bonnet, in ''Contemplazione della natura'' (1764), accordò agli animali un'anima immortale (esattamente come gli umani). Sempre nel settecento, l'''Emilio'' (1762) di [[Jean-Jacques Rousseau]], consigliò un'[[alimentazione]] vegetariana per adulti e bambini, come pratica di educazione alla vita. Anche lo stesso [[Voltaire]] sostenne il valore [[etica|etico]] del [[vegetarismo]]. | Le radici dell'[[etica]] animalista si possono ricondurre fino ai più antichi filosofi greci, come per esempio Pitagora, il cui [[vegetarismo]] influenzò anche numerosi autori successivi (vedi Plutarco). Nel periodo rinascimentale, Montaigne utilizzò il proprio scetticismo filosofico per demolire l'idea della superiorità dell'uomo sugli altri animali; nel settecento [[David Hume]] scrisse contro chi negava che gli animali non possedessero gli stessi sentimenti degli umani, Condillac pubblicò il saggio intitolato ''Trattato sugli animali'' (1755), Charles Bonnet, in ''Contemplazione della natura'' (1764), accordò agli animali un'anima immortale (esattamente come gli umani). Sempre nel settecento, l'''Emilio'' (1762) di [[Jean-Jacques Rousseau]], consigliò un'[[alimentazione]] vegetariana per adulti e bambini, come pratica di educazione alla vita. Anche lo stesso [[Voltaire]] sostenne il valore [[etica|etico]] del [[vegetarismo]]. | ||
[[File:Leo Tolstoi v kabinetie.05.1908.ws.jpg|thumb|250 px|[[Lev Tolstoj]], pacifista, anarchico e vegetariano]] | [[File:Leo Tolstoi v kabinetie.05.1908.ws.jpg|thumb|250 px|[[Lev Tolstoj]], pacifista, anarchico e vegetariano]] | ||
Nonostante queste premesse, non si può parlare di movimento animalista che a partire dall'800, anche se l'uso del termine '''animalismo''' verrà molto più avanti, quando nel [[1822]] il parlamentare britannico Richard Martin promosse un progetto di legge per salvaguardare alcuni animali (cavalli, ovini, bovini, ecc.) dalla crudeltà umana e garantire loro un minimo di benessere (la proposta di legge prese il nome di ''Humanity Dick''). Martin fu inoltre tra i fondatori della prima organizzazione "animalista", la Society for the Prevention of Cruelty to Animals o SPCA, costituita nel [[1824]]. Nel [[1840]], la Regina Vittoria diede la sua benedizione all'organizzazione ed entrò a farne parte. La società usava le donazioni dei suoi membri per costituire una rete di ispettori in grado di identificare atteggiamenti di crudeltà verso gli animali e denunciarli alle [[autorità ]]. | Nonostante queste premesse, non si può parlare di movimento animalista che a partire dall'800, anche se l'uso del termine '''animalismo''' verrà molto più avanti, quando nel [[1822]] il parlamentare britannico Richard Martin promosse un progetto di legge per salvaguardare alcuni animali (cavalli, ovini, bovini, ecc.) dalla crudeltà umana e garantire loro un minimo di benessere (la proposta di legge prese il nome di ''Humanity Dick''). Martin fu inoltre tra i fondatori della prima organizzazione "animalista", la Society for the Prevention of Cruelty to Animals o SPCA, costituita nel [[1824]]. Nel [[1840]], la Regina Vittoria diede la sua benedizione all'organizzazione ed entrò a farne parte. La società usava le donazioni dei suoi membri per costituire una rete di ispettori in grado di identificare atteggiamenti di crudeltà verso gli animali e denunciarli alle [[autorità]]. | ||
In [[Italia]], [[Giuseppe Garibaldi]], sebbene fosse un cacciatore, fu tra i promotori della nascita della Società Reale per la Protezione degli Animali, che in seguito assumerà la denominazione di [[Ente Nazionale Protezione Animali]]. | In [[Italia]], [[Giuseppe Garibaldi]], sebbene fosse un cacciatore, fu tra i promotori della nascita della Società Reale per la Protezione degli Animali, che in seguito assumerà la denominazione di [[Ente Nazionale Protezione Animali]]. | ||
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[[File:ALFznak.gif|right|170px|thumb|Antispecismo: simbolo di unità tra umani e non umani]] | [[File:ALFznak.gif|right|170px|thumb|Antispecismo: simbolo di unità tra umani e non umani]] | ||
L''''antispecismo''' è un movimento [[filosofia|filosofico]], [[politica|politico]] e [[cultura|culturale]] che si oppone allo [[specismo]], l'[[antropocentrismo]] e l'[[ideologia]] del [[dominio]]. Come l'[[antirazzismo]], l'antispecismo rifiuta la [[discriminazione]] arbitraria basata sulla presunta diversità razziale umana; esso respinge quella basata sulla [[specie]] e sostiene che la sola appartenenza biologica ad una specie diversa da quella umana non giustifichi moralmente o [[etica|eticamente]] il [[diritto]] di disporre della vita, della [[libertà ]] e del lavoro di un essere senziente. Si può quindi dire che è il movimento principale creatosi per contrastare lo [[specismo]], forma diretta di [[antropocentrismo]]. Spesso però questo termine, rimandando a una sfera non umana (facendo cioè pensare a quelli che sono comunemente intesi come ''animali''), può confondere e far confondere sulla sua natura e sulla differenza esistente tra ''animalismo genericamente inteso'' e una sua particolare tendenza: l'''antispecismo''. | L''''antispecismo''' è un movimento [[filosofia|filosofico]], [[politica|politico]] e [[cultura|culturale]] che si oppone allo [[specismo]], l'[[antropocentrismo]] e l'[[ideologia]] del [[dominio]]. Come l'[[antirazzismo]], l'antispecismo rifiuta la [[discriminazione]] arbitraria basata sulla presunta diversità razziale umana; esso respinge quella basata sulla [[specie]] e sostiene che la sola appartenenza biologica ad una specie diversa da quella umana non giustifichi moralmente o [[etica|eticamente]] il [[diritto]] di disporre della vita, della [[libertà]] e del lavoro di un essere senziente. Si può quindi dire che è il movimento principale creatosi per contrastare lo [[specismo]], forma diretta di [[antropocentrismo]]. Spesso però questo termine, rimandando a una sfera non umana (facendo cioè pensare a quelli che sono comunemente intesi come ''animali''), può confondere e far confondere sulla sua natura e sulla differenza esistente tra ''animalismo genericamente inteso'' e una sua particolare tendenza: l'''antispecismo''. | ||
L''''animalismo in generale''' può essere fatto corrispondere a una generica idea di attivismo e di atteggiamento positivo nei confronti di tutti o alcuni animali; l''''antispecismo''', invece, consiste in una presa di coscienza, atteggiamento e/o pratica (in vista di fini, raramente di mezzi) che riconoscono nella vita, indipendentemente dall'appartenenza alla specie dell'[[individuo]] che la ospita, un valore intrinseco. La differenza, quindi, sta proprio nel fatto che l'animalismo si esercita '''indipendentemente''' da un qualsiasi proposito o idea ed è da intendersi come una "mera" forma di "attivismo per gli animali", intendendo una ''qualsiasi'' manifestazione in favore di diritti [[etica|etici]] e, più spesso, giuridici degli animali.<ref>Possono essere considerate animaliste quelle forme di opposizione a un determinato fenomeno di crudeltà che si compiono mentre se ne ingnorano altre</ref><ref>Vedi [[discriminazione#Pseudo-antispecismo|Pseudo-antispecismo]]</ref> | L''''animalismo in generale''' può essere fatto corrispondere a una generica idea di attivismo e di atteggiamento positivo nei confronti di tutti o alcuni animali; l''''antispecismo''', invece, consiste in una presa di coscienza, atteggiamento e/o pratica (in vista di fini, raramente di mezzi) che riconoscono nella vita, indipendentemente dall'appartenenza alla specie dell'[[individuo]] che la ospita, un valore intrinseco. La differenza, quindi, sta proprio nel fatto che l'animalismo si esercita '''indipendentemente''' da un qualsiasi proposito o idea ed è da intendersi come una "mera" forma di "attivismo per gli animali", intendendo una ''qualsiasi'' manifestazione in favore di diritti [[etica|etici]] e, più spesso, giuridici degli animali.<ref>Possono essere considerate animaliste quelle forme di opposizione a un determinato fenomeno di crudeltà che si compiono mentre se ne ingnorano altre</ref><ref>Vedi [[discriminazione#Pseudo-antispecismo|Pseudo-antispecismo]]</ref> |