Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

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Esplicita il suo pensiero in molti scritti, tra cui ''Al popolo lavoratore'' (1902), probabilmente uno dei testi dove maggiormente affronta la questione della terra. Scrive Tolstoj:
Esplicita il suo pensiero in molti scritti, tra cui ''Al popolo lavoratore'' (1902), probabilmente uno dei testi dove maggiormente affronta la questione della terra. Scrive Tolstoj:
:«È inevitabile che la proprietà  venga abolita giacché l'ingiustizia, l'insensatezza e la crudeltà  di questa situazione sono divenute troppo evidenti. Il problema è solo come arrivare alla sua abolizione.».  
:«È inevitabile che la proprietà  venga abolita giacché l'ingiustizia, l'insensatezza e la crudeltà  di questa situazione sono divenute troppo evidenti. Il problema è solo come arrivare alla sua abolizione.».  


Egli, come detto, rifiuta la [[violenza]] rivoluzionaria, auspicando l'abolizione del latifondo attraverso la non-collaborazione con gli sfruttatori del popolo russo; sostenendo, inoltre, che per liberarsi dall'asservimento sia necessario «comprendere che la proprietà  terriera è un crimine, e nel non esserne più complici, né come soldati d'un esercito che toglie terra ai lavoratori, né come braccianti che prestano l'opera loro sulle terre dei proprietari, né prendendo in affitto queste terre.». Tolstoj credeva che il cambiamento sociale potesse realizzarsi solo ed esclusivamente partendo dall'animo dell'uomo e non certo attraverso attraverso le [[rivoluzione sociale|rivoluzioni sociali]], che erano contrarie al principio di "non resistenza al male".
Egli, come detto, rifiuta la [[violenza]] rivoluzionaria, auspicando l'abolizione del latifondo attraverso la non-collaborazione con gli sfruttatori del popolo russo; sostenendo, inoltre, che per liberarsi dall'asservimento sia necessario «comprendere che la proprietà  terriera è un crimine, e nel non esserne più complici, né come soldati d'un esercito che toglie terra ai lavoratori, né come braccianti che prestano l'opera loro sulle terre dei proprietari, né prendendo in affitto queste terre.». Tolstoj credeva che il cambiamento sociale potesse realizzarsi solo ed esclusivamente partendo dall'animo dell'uomo e non certo attraverso attraverso le [[rivoluzione sociale|rivoluzioni sociali]], che erano contrarie al principio di "non resistenza al male".
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