Traffico di droga: differenze tra le versioni

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In [[Italia]] su molti esponenti delle istituzioni e dei partiti, che sono stati anche al [[governo]] in tempi recenti e passati, sono da sempre esistiti pesanti indizi sui loro legami con la criminalità  organizzata, quando non sono addirittura parte integrante delle cosche mafiose. Esistono testimonianze foto e filmati documentari e di repertorio (vedi il film "[[Forza Italia!]]"), dove si dimostra chiaramente come esponenti politici intrattengono o abbiano intrattenuto rapporti amichevoli con persone che in seguito saranno condannate per spaccio di droga.
In [[Italia]] su molti esponenti delle istituzioni e dei partiti, che sono stati anche al [[governo]] in tempi recenti e passati, sono da sempre esistiti pesanti indizi sui loro legami con la criminalità  organizzata, quando non sono addirittura parte integrante delle cosche mafiose. Esistono testimonianze foto e filmati documentari e di repertorio (vedi il film "[[Forza Italia!]]"), dove si dimostra chiaramente come esponenti politici intrattengono o abbiano intrattenuto rapporti amichevoli con persone che in seguito saranno condannate per spaccio di droga.


L'ex-presidente del Consiglio italiano [[Silvio Berlusconi]], tra il [[1973]] e il [[1976]] ha avuto alle sue dipendenze, come stalliere e factotum, il mafioso [[Vittorio Mangano]], condannato per traffico di droga, estorsione e per l'esecuzione materiale di Giovambattista Romano. Mangano era legato a rapporti di amicizia sia con Berlusconi e sia con Dell'Utri. In un'intervista durante il programma Satyricon di Gabriele Luttazzi, il giornalista Marco Travaglio definì [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]] come ??il braccio destro di Silvio Berlusconi, palermitano, l’'uomo che nel 1974 quando Berlusconi ha bisogno di uno stalliere va a Palermo, prende un boss mafioso glielo porta a Milano e glielo mette in Villa per un anno e mezzo: si chiamava [[Vittorio Mangano|Mangano]] questo boss, è stato poi processato al maxiprocesso di Falcone e Borsellino e poi è stato condannato all’ergastolo per traffico di droga, mafia e omicidio, ed era in rapporto con Dell’Utri fino almeno al ’93-’94». Proseguendo, Travaglio poi citò [[Ezio Cartotto]], collaboratore di Dell'Utri e Berlusconi alla nascita di [[Forza Italia]], secondo cui Berlusconi tra il [[1992]] e il [[1993]] si aggirava per le sue aziende dicendo «se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi».  [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]], subito dopo la morte di Mangano, lo definì pubblicamente «un eroe, a modo suo» in quanto «era ammalato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato.» <ref>[http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/.../t-1718883.html  Dell'Utri: Mangano è un EROE, a modo suo... e la storia va riscritta]</ref>
L'ex-presidente del Consiglio italiano [[Silvio Berlusconi]], tra il [[1973]] e il [[1976]] ha avuto alle sue dipendenze, come stalliere e factotum, il mafioso [[Vittorio Mangano]], condannato per traffico di droga, estorsione e per l'esecuzione materiale di Giovambattista Romano. Mangano era legato a rapporti di amicizia sia con Berlusconi e sia con Dell'Utri. In un'intervista durante il programma Satyricon di Gabriele Luttazzi, il giornalista Marco Travaglio definì [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]] come il braccio destro di Silvio Berlusconi, palermitano, l’'uomo che nel 1974 quando Berlusconi ha bisogno di uno stalliere va a Palermo, prende un boss mafioso glielo porta a Milano e glielo mette in Villa per un anno e mezzo: si chiamava [[Vittorio Mangano|Mangano]] questo boss, è stato poi processato al maxiprocesso di Falcone e Borsellino e poi è stato condannato all’ergastolo per traffico di droga, mafia e omicidio, ed era in rapporto con Dell’Utri fino almeno al ’93-’94». Proseguendo, Travaglio poi citò [[Ezio Cartotto]], collaboratore di Dell'Utri e Berlusconi alla nascita di [[Forza Italia]], secondo cui Berlusconi tra il [[1992]] e il [[1993]] si aggirava per le sue aziende dicendo «se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi».  [[Marcello Dell'Utri|Dell'Utri]], subito dopo la morte di Mangano, lo definì pubblicamente «un eroe, a modo suo» in quanto «era ammalato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato.» <ref>[http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/.../t-1718883.html  Dell'Utri: Mangano è un EROE, a modo suo... e la storia va riscritta]</ref>


Una vicenda che ha rappresentato emblematicamente rapporti ambigui ed oscuri tra istituzioni e cartelli della droga e quello che ha visto coinvolto il generale dei carabinieri '''Paolo Ganzer''' (comandante dei ROS), che in primo grado ([[12 luglio]] [[2010]]) è stato condannato a 14 anni di reclusione. I giudici, oltre a Ganzer, hanno condannato altre 13 persone (pene variabili dai 18 anni in giù), tra cui il generale Mauro Obinu e altri ex sottufficiali dell'Arma. Nelle motivazioni della sentenza si pu??  leggere <ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/27/news/generale_ganzer-10617623/?ref=HREC1-12 "Ganzer si accordò con narcotrafficanti". Le accuse dei giudici al generale]</ref>:
Una vicenda che ha rappresentato emblematicamente rapporti ambigui ed oscuri tra istituzioni e cartelli della droga e quello che ha visto coinvolto il generale dei carabinieri '''Paolo Ganzer''' (comandante dei ROS), che in primo grado ([[12 luglio]] [[2010]]) è stato condannato a 14 anni di reclusione. I giudici, oltre a Ganzer, hanno condannato altre 13 persone (pene variabili dai 18 anni in giù), tra cui il generale Mauro Obinu e altri ex sottufficiali dell'Arma. Nelle motivazioni della sentenza si può leggere <ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/27/news/generale_ganzer-10617623/?ref=HREC1-12 "Ganzer si accordò con narcotrafficanti". Le accuse dei giudici al generale]</ref>:
: «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è  fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità  di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità . Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge».
: «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è  fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità  di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità . Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge».


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Osama e i Talebani sono una “creatura” della CIA e dell'ISI, poi sfuggiti al controllo dei servizi segreti che li hanno finanziati e protetti per anni. L'odio di Bin Laden verso i suoi ex alleati americani comincia presto, come disse lui stesso:
Osama e i Talebani sono una “creatura” della CIA e dell'ISI, poi sfuggiti al controllo dei servizi segreti che li hanno finanziati e protetti per anni. L'odio di Bin Laden verso i suoi ex alleati americani comincia presto, come disse lui stesso:
«Gli eventi che ebbero un'influenza diretta su di me si svolsero nel 1982, e poi successivamente, quando gli USA permisero a Israele di invadere il Libano con l'aiuto della stessa flotta americana. Cominciarono a bombardare, e tanti morirono, altri dovettero fuggire terrorizzati. Ancora ricordo quelle scene commoventi - sangue, corpi dilaniati, donne e bambini morti; case sventrate ovunque e interi palazzi che furono fatti crollare sui loro residenti... Tutto il mondo vide e sentì, ma non fece nulla. In quei momenti critici fui sopraffatto da idee che non posso neppure descrivere, ma esse svegliarono in me un impulso potente a ribellarmi all'ingiustizia, e fecero nascere in me la ferma determinazione a punire l'oppressore. Mi sono convinto che l'iniquità  e l'assassinio premeditato di donne e di bambini è un principio americano consolidato, e che il terrore sia il vero volto della cosiddetta "libertà " e "democrazia", mentre chi combatte questo viene chiamato "terrorista"??.
«Gli eventi che ebbero un'influenza diretta su di me si svolsero nel 1982, e poi successivamente, quando gli USA permisero a Israele di invadere il Libano con l'aiuto della stessa flotta americana. Cominciarono a bombardare, e tanti morirono, altri dovettero fuggire terrorizzati. Ancora ricordo quelle scene commoventi - sangue, corpi dilaniati, donne e bambini morti; case sventrate ovunque e interi palazzi che furono fatti crollare sui loro residenti... Tutto il mondo vide e sentì, ma non fece nulla. In quei momenti critici fui sopraffatto da idee che non posso neppure descrivere, ma esse svegliarono in me un impulso potente a ribellarmi all'ingiustizia, e fecero nascere in me la ferma determinazione a punire l'oppressore. Mi sono convinto che l'iniquità  e l'assassinio premeditato di donne e di bambini è un principio americano consolidato, e che il terrore sia il vero volto della cosiddetta "libertà " e "democrazia", mentre chi combatte questo viene chiamato "terrorista".


Dal principio l'obbiettivo di Osama erano i regimi corrotti del Medioriente (l'Arabia Saudita per esempio), ma si resero conto che sarebbe morta la loro gente già  martoriata dagli occidentali. Così scelsero USA ed Europa.
Dal principio l'obbiettivo di Osama erano i regimi corrotti del Medioriente (l'Arabia Saudita per esempio), ma si resero conto che sarebbe morta la loro gente già  martoriata dagli occidentali. Così scelsero USA ed Europa.
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