Tecniche di neocolonialismo: differenze tra le versioni

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L'era moderna ha, naturalmente, perfezionato '''la tecnica del prestito come mezzo di controllo'''.  
L'era moderna ha, naturalmente, perfezionato '''la tecnica del prestito come mezzo di controllo'''.  


E’ nascosto il più grande eufemismo dietro la parola “aiuto”, giustificato dalla povertà  del terzo mondo, un sintomo di sottosviluppo, il cui sviluppo sembra il palliativo automatico. Per rimediarvi, occorre capitali ed una conoscenza tecnica, ciò che, precisamente il sistema delle multinazionali occidentali procura. Secondo le parole di John M. Galbraith, «'''''avendo il vaccino, abbiamo inventato il vaiolo'''''».
E’ nascosto il più grande eufemismo dietro la parola “aiuto”, giustificato dalla povertà  del terzo mondo, un sintomo di sottosviluppo, il cui sviluppo sembra il palliativo automatico. Per rimediarvi, occorre capitali ed una conoscenza tecnica, ciò che, precisamente il sistema delle multinazionali occidentali procura. Secondo le parole di John M. Galbraith, «'''''avendo il vaccino, abbiamo inventato il vaiolo'''''».


Si erigono attualmente a modello i nuovi paesi industriali come la Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Hongkong. Ma né Singapore, né Hongkong si sono mai molto indebitati per alimentare il proprio sviluppo. Taiwan ha utilizzato un po’ il prestito, almeno inizialmente, ma poi ha saputo resistere alla pressione degli Stati Uniti tendente a legarla maggiormente a sé. Solo la Corea del Sud ha utilizzato il prestito in maniera considerevole. Se la Corea è riuscita però dove altri sono falliti, ed hanno dovuto riparare il loro debito con le esportazioni, è perché, precisamente, ha saputo resistere alle pressioni della Banca mondiale e del Fondo Monetario Internazionale che insistevano affinché aprisse i suoi mercati.  
Si erigono attualmente a modello i nuovi paesi industriali come la Corea del Sud, Taiwan, Singapore e Hongkong. Ma né Singapore, né Hongkong si sono mai molto indebitati per alimentare il proprio sviluppo. Taiwan ha utilizzato un po’ il prestito, almeno inizialmente, ma poi ha saputo resistere alla pressione degli Stati Uniti tendente a legarla maggiormente a sé. Solo la Corea del Sud ha utilizzato il prestito in maniera considerevole. Se la Corea è riuscita però dove altri sono falliti, ed hanno dovuto riparare il loro debito con le esportazioni, è perché, precisamente, ha saputo resistere alle pressioni della Banca mondiale e del Fondo Monetario Internazionale che insistevano affinché aprisse i suoi mercati.  
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Il controllo delle importazioni e dei capitali è stato mantenuto da Seul, come prima lo aveva fatto il Giappone. Se è chiaro che lo sviluppo esige capitali, nota l'economista Cheryl Payer,  «nel mondo d'oggi, la vera penuria non è il capitale ma i mercati».
Il controllo delle importazioni e dei capitali è stato mantenuto da Seul, come prima lo aveva fatto il Giappone. Se è chiaro che lo sviluppo esige capitali, nota l'economista Cheryl Payer,  «nel mondo d'oggi, la vera penuria non è il capitale ma i mercati».


'''L'aiuto si rivela oggi uno strumento eccellente per aprire i mercati''', una buona parte di quest'assistenza essendo è infatti legata all'acquisizione di prodotti esportati dal paese donatore. Come le colonie del passato, '''forzate ad acquistare i beni fabbricati dai colonizzatori''', i beneficiari dei crediti devono spendere fino al 70% di un denaro, presuntamene donato per alleviare la povertà  e la malnutrizione, in attrezzature inadatte ed in prodotti industriali in possesso dei “generosi” donatori. E se osassero rifiutare di comperare, si troverebbero rapidamente in ginocchio, con la semplice minaccia di eliminare le risorse da cui dipendono sempre più.
'''L'aiuto si rivela oggi uno strumento eccellente per aprire i mercati''', una buona parte di quest'assistenza essendo è infatti legata all'acquisizione di prodotti esportati dal paese donatore. Come le colonie del passato, '''forzate ad acquistare i beni fabbricati dai colonizzatori''', i beneficiari dei crediti devono spendere fino al 70% di un denaro, presuntamene donato per alleviare la povertà  e la malnutrizione, in attrezzature inadatte ed in prodotti industriali in possesso dei “generosi” donatori. E se osassero rifiutare di comperare, si troverebbero rapidamente in ginocchio, con la semplice minaccia di eliminare le risorse da cui dipendono sempre più.
Così concepito, l'aiuto è, in linea di massima, inutile ai paesi poveri del Sud, per il buon motivo che l'economia locale, la sola che può sfamarli, non ha alcuna necessità  di autostrade, grandi dighe, sementi ibride, concime ed antiparassitari della rivoluzione verde. '''Questi prodotti interessano soltanto l'economia globale''' che si estende a spese dell'economia locale, di cui distrugge l'ambiente, disgrega le Comunità  e di cui ruba le risorse ad una: acque, foreste, terre e… braccia.  
Così concepito, l'aiuto è, in linea di massima, inutile ai paesi poveri del Sud, per il buon motivo che l'economia locale, la sola che può sfamarli, non ha alcuna necessità  di autostrade, grandi dighe, sementi ibride, concime ed antiparassitari della rivoluzione verde. '''Questi prodotti interessano soltanto l'economia globale''' che si estende a spese dell'economia locale, di cui distrugge l'ambiente, disgrega le Comunità  e di cui ruba le risorse ad una: acque, foreste, terre e… braccia.  


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