Sinistra hegeliana

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Max Stirner, hegeliano di sinistra

La Sinistra Hegeliana è stata una corrente di pensiero filosofico che si formò dopo la morte di Hegel (1831) tra alcuni intellettuali prussiani.

Facevano parte della sinistra hegeliana David Strauss, Bruno Bauer (inizialmente collocato a destra) e suo fratello Edgar, l'anarco-individualista Max Stirner, Arnold Ruge e Moses Hess.

Introduzione

Hegel morì alla fine del 1831; poco dopo la sua morte, la folta schiera dei suoi discepoli si divise in due correnti, tra loro in forte dissidio, sia sulle concezioni politiche, sia sulla questione religiosa. Nel 1837 David Strauss chiamò queste due correnti della Scuola hegeliana Destra e Sinistra, prendendo in prestito tali termini dall'uso che se ne faceva nel Parlamento francese.

La Sinistra Hegeliana in politica

In politica la Sinistra invocava la teoria della dialettica di Hegel per sostenere che l'arresto ad una configurazione politica non era possibile e che la dialettica storica doveva negarla per superarla e realizzare una più alta razionalità. In sostanza, la Sinistra intendeva, in nome della Dialettica hegeliana, negare lo stato di cose esistenti.

Il problema della religione

Ma più che in politica, la controversia teorica si ebbe (almeno fino a Marx) sul problema religioso. Hegel aveva sostenuto che sia la religione sia la Filosofia hanno lo stesso contenuto, ma aveva anche detto che la religione esprime questo contenuto nella forma di rappresentazione, mentre la Filosofia lo esprime nella forma di concetto. La Sinistra prese dunque le ragioni dell'ateismo, in quanto per Hegel, il vero contenuto della religione doveva essere ripreso dalla filosofia, trasformato in concetti, e quindi scomparire in quanto autentico religioso e diventare ragione filosofica.

Il problema dello Stato

Mentre la Destra hegeliana sosteneva che lo Stato prussiano non fosse altro che il punto d'arrivo della dialettica storica, nonché l'espressione della razionalità dello Spirito, la Sinistra riteneva che la teoria della dialettica implicasse l'impossibilità di cristallizzarsi in un assetto determinato e fisso, di conseguenza pretendeva di superarlo negandolo e realizzando una maggiore razionalità.

I maggiori esponenti della Sinistra hegeliana

Bibliografia di base

  • Enrico Rambaldi, Le origini della sinistra hegeliana (Heine, Strauss, Feuerbach, Bauer), La Nuova Italia, Firenze, 1966.
  • Karl Lowith, Da Hegel a Nietzsche, Einaudi, Torino, 1971, [1941].

Voci correlate