Sébastien Faure: differenze tra le versioni

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Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).
Faure nel [[1899]] collabora alla fondazione del «Journal du Peuple» (Giornale del popolo) e nel [[1901]], a Lione, de «Le Quotidien» (Il Quotidiano). Durante gli anni dell'[[affare Dreyfuss]] si schiera dalla parte dei ''Dreyfusiani'' e diventa anche attivo nel [[neomalthusianesimo|movimento neomalthusiano]] (il movimento si ripromette il controllo delle nascite). In [[Francia]] è tra i principali sviluppatori dei [[pedagogia |metodi pedagogici]] libertari di [[Paul Robin]] e dal [[1904]] al [[1917]] dirige una [[scuola]] libertaria denominata ''La Ruche'' (L'alveare), a Rambouillet (vicino a Parigi).


Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]] ...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.
Nel [[1914]], con lo scoppio della guerra, comincia a svilupparsi il suo lato pacifista e [[antimilitarismo |antimilitarista]], incitando insieme ad altri compagni, come per esempio [[Madeleine Vernet]], alla diserzione le truppe [[militari]] che debbono partire per il fronte. Nel [[1916]] lancia il periodico «[[C'est qu'il faut dire]]» (Quello che bisogna dire), a cui collaboreranno diversi anarchici francesi ([[Madeleine Vernet]]...). [[1918|Due anni dopo]] è arrestato per aver organizzato una manifestazione libertaria non autorizzata.


Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «Le Libertaire», che sarà  editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità  |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  
Dopo la fine della I guerra mondiale riporta alle stampe «Le Libertaire», che sarà  editato dal [[1919]] fino al [[1939]]. Nel [[1921]] è tra gli esponenti di primo piano di coloro che denunciavano la degenerazione autoritaria della [[La Rivoluzione Russa|dittatura comunista sovietica]], opponendosi sia al settarismo [[autorità  |autoritario]] dei [[Piattaforma d'Organizzazione dell'Unione Generale degli Anarchici|Piattaformisti]] che dei loro critici, sostenendo invece una sorta di [[sintetismo anarchico|sintesi]] tra il [[comunismo]], l'[[anarco-sindacalismo]] e l'[[ anarco-individualismo|individualismo]] denominato [[anarco-comunismo |comunismo libertario]].  
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