Pino Cacucci: differenze tra le versioni

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Il recupero ancora oggi più importante operato da Cacucci è quello compiuto con "''In ogni caso nessun rimorso''" (Longanesi, 1994), libro che racconta la vicenda della [[Banda Bonnot]], gruppo anarchico [[illegalismo|illegalista]] di [[Jules Bonnot]], la cui memoria è stata in passato osteggiata anche dal movimento anarchico ufficiale. Il successo di "''In ogni caso nessun rimorso''" all'interno dei movimenti di contestazione emerge anche dalla presenza costante del titolo nella pratica di piazza definita ''[[book bloc]]'', tipica del movimento studentesco <ref>Carmilla Online, [https://www.carmillaonline.com/2011/01/12/new-epic-bloc-tre-anni-dopo-il/ ''NEW EPIC BLOC. Tre anni dopo il "memorandum" sul NIE (Primi aggiornamenti 2011)''], carmillaonline.com</ref>.
Il recupero ancora oggi più importante operato da Cacucci è quello compiuto con "''In ogni caso nessun rimorso''" (Longanesi, 1994), libro che racconta la vicenda della [[Banda Bonnot]], gruppo anarchico [[illegalismo|illegalista]] di [[Jules Bonnot]], la cui memoria è stata in passato osteggiata anche dal movimento anarchico ufficiale. Il successo di "''In ogni caso nessun rimorso''" all'interno dei movimenti di contestazione emerge anche dalla presenza costante del titolo nella pratica di piazza definita ''[[book bloc]]'', tipica del movimento studentesco <ref>Carmilla Online, [https://www.carmillaonline.com/2011/01/12/new-epic-bloc-tre-anni-dopo-il/ ''NEW EPIC BLOC. Tre anni dopo il "memorandum" sul NIE (Primi aggiornamenti 2011)''], carmillaonline.com</ref>.


Tuttavia, il libro è stato criticato dal settimanale anarchico "''[[Canenero]]''", che nella riscrittura della vicenda della Banda Bonnot ha visto un tentativo di depotenziare e rendere sostanzialmente innocuo l'esempio della rivolta degli anarchici [[Francia|francesi]]:
Tuttavia, il libro è stato criticato dal [[settimanale anarchico]] "''[[Canenero]]''", che nella riscrittura della vicenda della Banda Bonnot ha visto un tentativo di depotenziare e rendere sostanzialmente innocuo l'esempio della rivolta degli anarchici [[Francia|francesi]]:


:«''Ammettiamo che è la nostra malignità a bisbigliarci all'orecchio che tutto ciò mira essenzialmente a consolare la noia mortale che affligge la vita degli individui ormai mansuefatti. Per non parlare poi dell'impatto che possono avere queste opere all'interno del movimento, dove in un certo senso assolvono lo stesso compito svolto dalle vecchie canzoni anarchiche, quelle bellicose, piene di sangue e dinamite, che tutti conoscono a memoria e che è tanto bello cantare – possibilmente in coro – al fine di riscaldare i cuori intirizziti dalla glaciazione sociale del momento. I più speranzosi accarezzano l'ipotesi che questi libri didascalici possano incitare all'azione, ma a noi sembra più verosimile pensare che servono soprattutto a sollevare il morale dei compagni, fornendo loro una rappresentazione facile da consumare. [...] Ma, in fin dei conti, poco importa se l'attuale riscoperta di Bonnot e dei suoi compagni sia motivata da intenzioni buone oppure cattive. Per quel che ci riguarda, questa operazione non può che contribuire all'edificazione di quella formidabile contraffazione estetica che, al di là di ogni previsione, è sul punto di ricoprire la totalità dell'esistente''. <ref name="canenero">"''In ogni caso nessun rimorso''", da ''Canenero'', n. 43, 20 dicembre 1996,  [http://finimondo.org/node/427 consultabile su finimondo.org]</ref>»
:«''Ammettiamo che è la nostra malignità a bisbigliarci all'orecchio che tutto ciò mira essenzialmente a consolare la noia mortale che affligge la vita degli individui ormai mansuefatti. Per non parlare poi dell'impatto che possono avere queste opere all'interno del movimento, dove in un certo senso assolvono lo stesso compito svolto dalle vecchie canzoni anarchiche, quelle bellicose, piene di sangue e dinamite, che tutti conoscono a memoria e che è tanto bello cantare – possibilmente in coro – al fine di riscaldare i cuori intirizziti dalla glaciazione sociale del momento. I più speranzosi accarezzano l'ipotesi che questi libri didascalici possano incitare all'azione, ma a noi sembra più verosimile pensare che servono soprattutto a sollevare il morale dei compagni, fornendo loro una rappresentazione facile da consumare. [...] Ma, in fin dei conti, poco importa se l'attuale riscoperta di Bonnot e dei suoi compagni sia motivata da intenzioni buone oppure cattive. Per quel che ci riguarda, questa operazione non può che contribuire all'edificazione di quella formidabile contraffazione estetica che, al di là di ogni previsione, è sul punto di ricoprire la totalità dell'esistente''. <ref name="canenero">"''In ogni caso nessun rimorso''", da ''Canenero'', n. 43, 20 dicembre 1996,  [http://finimondo.org/node/427 consultabile su finimondo.org]</ref>»
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