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== La libertà per gli anarchici ==
== La libertà per gli anarchici ==
[[Image:Bakunin.jpg|180px|thumb|Michail Bakunin]]
[[Image:Bakunin.jpg|180px|thumb|Michail Bakunin]]
Solitamente si dice che «la libertà di un individuo finisce dove inizia quella dell'altro». [[Michail Bakunin]] capovolge questo “principio”, sostenendo che, al contrario, la libertà individuale è confermata da quella altrui, cioè, maggiore è il numero delle persone libere, maggiore sarà la libertà individuale. È quindi un interesse personale dell’individuo ampliare le libertà altrui poiché in questo modo si ampliano anche le proprie.
Solitamente si dice che «la libertà di un individuo finisce dove inizia quella dell'altro». [[Michail Bakunin]] capovolge questo “principio”, sostenendo che, al contrario, la libertà individuale è confermata da quella altrui, cioè, maggiore è il numero delle persone libere, maggiore sarà la libertà individuale. È quindi un interesse personale dell'individuo ampliare le libertà altrui poiché in questo modo si ampliano anche le proprie.


In qualunque forma l'[[anarchismo]] si manifesti ([[anarco-individualismo]], [[anarco-comunismo]] ecc.), la libertà è il caposaldo del pensiero anarchico ed è legata al principio dell'[[autogestione]]: libertà di autogestirsi e autogestire i problemi e le risorse della collettività.
In qualunque forma l'[[anarchismo]] si manifesti ([[anarco-individualismo]], [[anarco-comunismo]] ecc.), la libertà è il caposaldo del pensiero anarchico ed è legata al principio dell'[[autogestione]]: libertà di autogestirsi e autogestire i problemi e le risorse della collettività.


I [[comunisti anarchici]] ritengono che essa, per esser effettivamente tale, debba essere indissolubilmente legata all’[[eguaglianza]] ("non c’è libertà senza eguaglianza e non c’è eguaglianza senza libertà").
I [[comunisti anarchici]] ritengono che essa, per esser effettivamente tale, debba essere indissolubilmente legata all'[[eguaglianza]] ("non c'è libertà senza eguaglianza e non c'è eguaglianza senza libertà").


Gli [[individualisti]], [[Max Stirner]] in testa, ritengono invece che tutto ciò che è esterno (superiore) all’individuo sia una limitazione della libertà e che questa non possa essere limitata da nessuno, se non l’individuo stesso (da sottolineare che queste divisioni tra comunisti e individualisti sono spesso più formali che sostanziali).
Gli [[individualisti]], [[Max Stirner]] in testa, ritengono invece che tutto ciò che è esterno (superiore) all'individuo sia una limitazione della libertà e che questa non possa essere limitata da nessuno, se non l'individuo stesso (da sottolineare che queste divisioni tra comunisti e individualisti sono spesso più formali che sostanziali).


Il sistema borghese dominante ha invece banalizzato e ridicolizzato il concetto di libertà:
Il sistema borghese dominante ha invece banalizzato e ridicolizzato il concetto di libertà:


   «Ci si crede liberi, ad esempio, di avere quante auto si voglia, quante case, quanti cellulari; liberi di scegliere cosa comprare nei negozi alla moda, che programma vedere alla TV, dove recarsi in vacanza, che libro o CD acquistare; liberi di andare alla messa domenicale, di leggere i giornali, di votare chi si voglia, di sposarsi e divorziare... Questa è in buona sostanza la nostra libertà, e ciò è quanto viene sancito dall’esistenza della democrazia a sostegno delle forme giuridiche statali nelle quali viviamo... '''Sì, noi siamo liberi''': di poterci (doverci) assoggettare ai meccanismi costruiti e imposti dalla nostra società (e da chi essa governa e comanda), i quali regalano il dono artificioso di far sentire libero chi vi partecipa! Si provi a pronunciare un concetto serio, ben fondato, ben motivato, contro la forma di [[Stato]] sulla quale i poteri di una società nazionale prosperano: l’accusa di vilipendio alle istituzioni nazionali scatterà immediata, con relative conseguenze; si provi, anche fuori dal panorama politico, a portare una teoria totalmente comprovata da prove inoppugnabili – ad esempio – che colpisca il potere religioso e la sua dominanza di massa: altrettanto rapidamente scatterà l’accusa di blasfemìa, la vergogna popolare, l’ignominia dichiarata. Il nostro mondo non si regge su verità effettive, ma imposte, comandate, rese indiscutibili per norma di legge». (Luca Rota, ''[[Utopia]]'')
   «Ci si crede liberi, ad esempio, di avere quante auto si voglia, quante case, quanti cellulari; liberi di scegliere cosa comprare nei negozi alla moda, che programma vedere alla TV, dove recarsi in vacanza, che libro o CD acquistare; liberi di andare alla messa domenicale, di leggere i giornali, di votare chi si voglia, di sposarsi e divorziare... Questa è in buona sostanza la nostra libertà, e ciò è quanto viene sancito dall'esistenza della democrazia a sostegno delle forme giuridiche statali nelle quali viviamo... '''Sì, noi siamo liberi''': di poterci (doverci) assoggettare ai meccanismi costruiti e imposti dalla nostra società (e da chi essa governa e comanda), i quali regalano il dono artificioso di far sentire libero chi vi partecipa! Si provi a pronunciare un concetto serio, ben fondato, ben motivato, contro la forma di [[Stato]] sulla quale i poteri di una società nazionale prosperano: l'accusa di vilipendio alle istituzioni nazionali scatterà immediata, con relative conseguenze; si provi, anche fuori dal panorama politico, a portare una teoria totalmente comprovata da prove inoppugnabili – ad esempio – che colpisca il potere religioso e la sua dominanza di massa: altrettanto rapidamente scatterà l'accusa di blasfemìa, la vergogna popolare, l'ignominia dichiarata. Il nostro mondo non si regge su verità effettive, ma imposte, comandate, rese indiscutibili per norma di legge». (Luca Rota, ''[[Utopia]]'')
   
   
In ''Fuga dalla libertà'', lo psicologo e sociologo [[Erich Fromm]] sostiene che l'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società preindividualistica (medioevo), che sicuramente gli forniva una certa sicurezza (es. con le corporazioni), ma al contempo lo limitava, non è riuscito a raggiungere una '''libertà positiva''', cioè quella libertà che permette all'[[individuo]] di realizzare se stesso e di non essere un automa. La libertà (dal Rinascimento in poi) ha dato all'uomo razionalità e indipendenza, che di fatto lo hanno reso ansioso, debole ed impaurito. Quest'isolamento, funzionale economicamente al sistema capitalistico, fornisce all'uomo due alternative: o fuggire dal peso di questa libertà, e rifuggiarsi verso nuove dipendenze (ecco l'origine psicologica del [[fascismo]] e del [[nazionalismo]], che fanno presa sulla paura dell'atomizzazione sociale), o progredire verso la piena realizzazione della libertà positiva, che si fonda sulla piena realizzazione della libertà positiva, la quale si fonda sull'individualità e sull'unicità di ogni [[individuo]]. la libertà positiva per fromm si può realizzare solo ed esclusivamente quando l'essere umano smette di essere sottomesso ad una qualsiasi [[autorità]] irrazionale, sia essa un altro essere umano oppure un concetto più o meno astratto ([[Stato]], [[patria]], razza, ecc.)
In ''Fuga dalla libertà'', lo psicologo e sociologo [[Erich Fromm]] sostiene che l'uomo moderno, liberato dalle costrizioni della società preindividualistica (medioevo), che sicuramente gli forniva una certa sicurezza (es. con le corporazioni), ma al contempo lo limitava, non è riuscito a raggiungere una '''libertà positiva''', cioè quella libertà che permette all'[[individuo]] di realizzare se stesso e di non essere un automa. La libertà (dal Rinascimento in poi) ha dato all'uomo razionalità e indipendenza, che di fatto lo hanno reso ansioso, debole ed impaurito. Quest'isolamento, funzionale economicamente al sistema capitalistico, fornisce all'uomo due alternative: o fuggire dal peso di questa libertà, e rifuggiarsi verso nuove dipendenze (ecco l'origine psicologica del [[fascismo]] e del [[nazionalismo]], che fanno presa sulla paura dell'atomizzazione sociale), o progredire verso la piena realizzazione della libertà positiva, che si fonda sulla piena realizzazione della libertà positiva, la quale si fonda sull'individualità e sull'unicità di ogni [[individuo]]. la libertà positiva per fromm si può realizzare solo ed esclusivamente quando l'essere umano smette di essere sottomesso ad una qualsiasi [[autorità]] irrazionale, sia essa un altro essere umano oppure un concetto più o meno astratto ([[Stato]], [[patria]], razza, ecc.)
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