Lev Tolstoj: differenze tra le versioni

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Nel suo ''Appello ai russi'' (1905), Tolstoj si rivolge al «popolo lavoratore e cristiano», intimandogli di non collaborare tanto con l'[[autocrazia]] russa («non prestar servizio nell'esercito, nella polizia, nella Guardia rurale, nella Guardia civica, nelle decurie, non prestar servizio in nessuna istituzione governativa ...») quanto con i rivoluzionari («non andare alle assemblee, alle riunioni dei lavoratori, non partecipare agli scioperi, non bruciare e non rovinare le case altrui ...»), proponendo la costituzione di una nuova organizzazione sociale, priva di governo e [[autorità]]:
Nel suo ''Appello ai russi'' (1905), Tolstoj si rivolge al «popolo lavoratore e cristiano», intimandogli di non collaborare tanto con l'[[autocrazia]] russa («non prestar servizio nell'esercito, nella polizia, nella Guardia rurale, nella Guardia civica, nelle decurie, non prestar servizio in nessuna istituzione governativa ...») quanto con i rivoluzionari («non andare alle assemblee, alle riunioni dei lavoratori, non partecipare agli scioperi, non bruciare e non rovinare le case altrui ...»), proponendo la costituzione di una nuova organizzazione sociale, priva di governo e [[autorità]]:
:«Dicono che sia difficile e addirittura impossibile vivere senza governo eppure voi, lavoratori russi, e specialmente i contadini, sapete bene che quando vivete nelle campagne la vostra vita pacifica, piena d'amore per il vostro lavoro, usufruendo della terra con eguali diritti e risolvendo le vostre questioni nel Mir, del governo non avete proprio nessun bisogno.»
:«Dicono che sia difficile e addirittura impossibile vivere senza governo eppure voi, lavoratori russi, e specialmente i contadini, sapete bene che quando vivete nelle campagne la vostra vita pacifica, piena d'amore per il vostro lavoro, usufruendo della terra con eguali diritti e risolvendo le vostre questioni nel Mir, del governo non avete proprio nessun bisogno.»
Queste sue posizioni [[anticapitalismo|anticapitalistiche]] furono oggetto di analisi da parte di molti [[marxismo|marxisti]], tra cui lo stesso [[Lenin]], che da un lato elogiò lo scrittore russo per aver negato valore alla [[proprietà privata]] della terra, in mano ai grandi latifondisti, senza assecondare quella statale (detta ''nadel''). Tuttavia [[Lenin]] individuò nella «non violenza tolstoiana» un grosso limite, soprattutto per la sua indeterminatezza scientifica e incapacità di fronteggiare la reazione della classe borghese di fronte alle minacce proletarie. <ref>[http://www.homolaicus.com/teorici/lenin/lenin_tolstoi.htm Lenin e Tolstoj]</ref>
Queste sue posizioni [[anticapitalismo|anticapitalistiche]] furono oggetto di analisi da parte di molti [[marxismo|marxisti]], tra cui lo stesso [[Lenin]], che da un lato elogiò lo scrittore russo per aver negato valore alla [[proprietà privata]] della terra, in mano ai grandi latifondisti, senza assecondare quella statale (detta ''nadel''). Tuttavia [[Lenin]] individuò nella «non violenza tolstoiana» un grosso limite, soprattutto per la sua indeterminatezza scientifica e incapacità di fronteggiare la reazione della classe borghese di fronte alle minacce proletarie. <ref>[http://www.homolaicus.com/teorici/lenin/lenin_tolstoi.htm Lenin su Tolstoj].</ref>


=== Tolstoj e l'esperanto ===
=== Tolstoj e l'esperanto ===
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