Immigrazione: differenze tra le versioni

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== Riflessioni anarchiche sull'immigrazione ==
== Riflessioni anarchiche sull'immigrazione ==


: «Per noi anarchici, non esistendo le nazioni, non esistono neanche gli stranieri, (ma esistono i compagni lavoratori, gli sfruttatori e il loro capitale ozioso, e poi quelli che detengono ingiustamente titoli ereditari, diplomatici, militari e religiosi). Ogni essere umano in difficolta' è nostro fratello e nostra sorella. Non esiste lo straniero ne tantomeno "il nemico" (a meno che qualcuno insista davvero a definirci "nemici" e "stranieri", allora in tal caso, possiamo anche parlare un certo linguaggio universale, che tutti capiscono !)».
: «Per noi anarchici, non esistendo le nazioni, non esistono neanche gli stranieri, (ma esistono i compagni lavoratori, gli sfruttatori e il loro capitale ozioso, e poi quelli che detengono ingiustamente titoli ereditari, diplomatici, militari e religiosi). Ogni essere umano in difficoltà è nostro fratello e nostra sorella. Non esiste lo straniero ne tantomeno "il nemico" (a meno che qualcuno insista davvero a definirci "nemici" e "stranieri", allora in tal caso, possiamo anche parlare un certo linguaggio universale, che tutti capiscono !)».


: «Non si emigra volontariamente, per quanto sotto l'urgenza del bisogno, ma perché si è indebitati e bisogna pagare il debito contratto in patria con agenzie finanziare di credito ai consumi. Non si emigra perché si è poveri, ma perché si è poveri e indebitati, e perché lo stesso creditore ti pone come soluzione, per riuscire a pagare il debito, la “scelta” dell'emigrazione. L'immagine dei Paesi sottosviluppati che viene fatta passare agli occhi dell'opinione pubblica è quella di un mondo tradizionale e ancorato a forme arretrate di produzione; quindi un falso sul falso, dato che quasi ovunque sono i gruppi affaristici multinazionali ad imporre le regole del commercio, della produzione e della finanza. Il Fondo Monetario Internazionale ordina ai governi di comprimere il costo del lavoro e lasciar entrare le agenzie finanziarie di credito al consumo, in modo che i lavoratori, per poter accedere anche a consumi essenziali, siano costretti ad indebitarsi» (''Il leghista non è xenofobo con le basi U.S.A.'', articolo di "Anarchismo.comidad" <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=326 "Comidad.org"]</ref>)
: «Non si emigra volontariamente, per quanto sotto l'urgenza del bisogno, ma perché si è indebitati e bisogna pagare il debito contratto in patria con agenzie finanziare di credito ai consumi. Non si emigra perché si è poveri, ma perché si è poveri e indebitati, e perché lo stesso creditore ti pone come soluzione, per riuscire a pagare il debito, la “scelta” dell'emigrazione. L'immagine dei Paesi sottosviluppati che viene fatta passare agli occhi dell'opinione pubblica è quella di un mondo tradizionale e ancorato a forme arretrate di produzione; quindi un falso sul falso, dato che quasi ovunque sono i gruppi affaristici multinazionali ad imporre le regole del commercio, della produzione e della finanza. Il Fondo Monetario Internazionale ordina ai governi di comprimere il costo del lavoro e lasciar entrare le agenzie finanziarie di credito al consumo, in modo che i lavoratori, per poter accedere anche a consumi essenziali, siano costretti ad indebitarsi» (''Il leghista non è xenofobo con le basi U.S.A.'', articolo di "Anarchismo.comidad" <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=326 "Comidad.org"]</ref>)


: «La presenza massiccia di immigrati in Italia e in generale in Europa è un aspetto dello sviluppo del capitalismo odierno che deve essere esaminato attentamente e con un'ottica di classe, pena il cadere nell'acritica posizione a favore o contro la chiusura delle frontiere agli" extracomunitari", che da sola non fa' fare un passo avanti al problema. Basti pensare che molti ambienti cattolici, anche per nulla progressisti sono a favore di una società  "multietnica", dove però i poteri attuali non siano per nulla in discussione, ma semmai ci sia la possibilità  per il capitalismo di giocare su più piani, divisione dei cittadini per religione, razze, per ottenere il maggior profitto possibile dall'utilizzo della forza lavoro.
: «La presenza massiccia di immigrati in Italia e in generale in Europa è un aspetto dello sviluppo del capitalismo odierno che deve essere esaminato attentamente e con un'ottica di classe, pena il cadere nell'acritica posizione a favore o contro la chiusura delle frontiere agli" extracomunitari", che da sola non fa fare un passo avanti al problema. Basti pensare che molti ambienti cattolici, anche per nulla progressisti sono a favore di una società  "multietnica", dove però i poteri attuali non siano per nulla in discussione, ma semmai ci sia la possibilità  per il capitalismo di giocare su più piani, divisione dei cittadini per religione, razze, per ottenere il maggior profitto possibile dall'utilizzo della forza lavoro.
:Bisogna invece partire dalla constatazione che il terzo e quarto mondo bussano alle porte dell'Europa ricca, non soltanto per scelte autonome degli individui che vogliono migliorare il loro livello di vita, ma perché è stato ed è interesse di questa struttura economica avere un esercito di manodopera di riserva che permetta maggiori profitti, ricattando costantemente la massa dei disoccupati e dei lavoratori organizzati sindacalmente dei vari paesi» (''Immigrazione e lotta di classe'', articolo della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]] <ref>[http://www.fdca.it/programma/emigraz.htm da "FdCA"]</ref>).
:Bisogna invece partire dalla constatazione che il terzo e quarto mondo bussano alle porte dell'Europa ricca, non soltanto per scelte autonome degli individui che vogliono migliorare il loro livello di vita, ma perché è stato ed è interesse di questa struttura economica avere un esercito di manodopera di riserva che permetta maggiori profitti, ricattando costantemente la massa dei disoccupati e dei lavoratori organizzati sindacalmente dei vari paesi» (''Immigrazione e lotta di classe'', articolo della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]] <ref>[http://www.fdca.it/programma/emigraz.htm da "FdCA"]</ref>).


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