Fascismo: differenze tra le versioni

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[[File:Giolitti2.jpg|thumb|[[Giovanni Giolitti]] votò a favore del primo governo Mussolini, nel 1922.]]
[[File:Giolitti2.jpg|thumb|[[Giovanni Giolitti]] votò a favore del primo governo Mussolini, nel 1922.]]
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb|left|Bandiera degli [[Arditi del Popolo]], oppositori sin da subito del regime]]
[[Image:Bandieraarditi.jpg|thumb|left|Bandiera degli [[Arditi del Popolo]], oppositori sin da subito del regime]]
Mentre le violenze fasciste andavano avanti i '''Fasci di Combattimento''' si costituivano nel [[1921]] in [[Partito nazionale fascista]] (PNF). La XXVI legislatura, con Bonomi Primo Ministro, è inaugurata l’[[11 giugno]] [[1921]]. A causa della scellerata alleanza di Giolitti con il PNF (il cosiddetto Blocco Nazionale), ben 35 fascisti e 10 nazionalisti riescono ad entrare in parlamento.
Mentre le violenze fasciste andavano avanti i '''Fasci di Combattimento''' si costituivano nel [[1921]] in [[Partito nazionale fascista]] (PNF). La XXVI legislatura, con Bonomi Primo Ministro, è inaugurata l'[[11 giugno]] [[1921]]. A causa della scellerata alleanza di Giolitti con il PNF (il cosiddetto Blocco Nazionale), ben 35 fascisti e 10 nazionalisti riescono ad entrare in parlamento.
Il primo atto del gruppo parlamentare fascista è l’espulsione violenta, pistola alla mano, del comunista [[Francesco Misiano]], colpevole di essere un disertore della [[Prima Guerra Mondiale]].
Il primo atto del gruppo parlamentare fascista è l'espulsione violenta, pistola alla mano, del comunista [[Francesco Misiano]], colpevole di essere un disertore della [[Prima Guerra Mondiale]].
Il governo Bonomi, direttamente o indirettamente, non fa altro che continuare nello sdoganamento dei fascisti sino a quando gli succedono i "due governi Facta".  
Il governo Bonomi, direttamente o indirettamente, non fa altro che continuare nello sdoganamento dei fascisti sino a quando gli succedono i "due governi Facta".  


[[Luigi Facta]] insieme all’inerzia, al favoreggiamento della corona e all'incoerenza da una parte, e alla tardiva azione delle forze democratiche dall'altra, aprono la strada al fascismo in [[Italia]] quando il [[28 ottobre]] [[1922]] Mussolini ordina ai suoi seguaci la "[[marcia su Roma]]" (durante la quale fu distrutta, per esempio, la sede di [[Umanità  Nova]] e di altre sedi di partiti che osteggiavano i fascisti). Vittorio Emanuele III non solo non autorizza le misure militari proposte dal "governo Facta" per fronteggiare le squadre fasciste ma affida l'incarico di formare un nuovo governo proprio a [[Benito Mussolini|Mussolini]].
[[Luigi Facta]] insieme all'inerzia, al favoreggiamento della corona e all'incoerenza da una parte, e alla tardiva azione delle forze democratiche dall'altra, aprono la strada al fascismo in [[Italia]] quando il [[28 ottobre]] [[1922]] Mussolini ordina ai suoi seguaci la "[[marcia su Roma]]" (durante la quale fu distrutta, per esempio, la sede di [[Umanità  Nova]] e di altre sedi di partiti che osteggiavano i fascisti). Vittorio Emanuele III non solo non autorizza le misure militari proposte dal "governo Facta" per fronteggiare le squadre fasciste ma affida l'incarico di formare un nuovo governo proprio a [[Benito Mussolini|Mussolini]].


Parallelamente all'azione parlamentare autoritaria prende piede anche la violenza fascista contro gli oppositori del regime. Caso emblematico è la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage del 18-19 dicembre 1922]], in cui a Torino trova la morte l'anarchico [[Pietro Ferrero]].
Parallelamente all'azione parlamentare autoritaria prende piede anche la violenza fascista contro gli oppositori del regime. Caso emblematico è la [[Strage di Torino (18-20 dicembre 1922)|strage del 18-19 dicembre 1922]], in cui a Torino trova la morte l'anarchico [[Pietro Ferrero]].


== Il governo Mussolini ==
== Il governo Mussolini ==
:«A coronamento di una lunga serie di delitti, il fascismo si è infine insediato al governo. E Mussolini, il duce, tanto per distinguersi, ha cominciato col trattare i deputati al parlamento come un padrone insolente tratterebbe dei servi stupidi e pigri. Il parlamento, quello che doveva essere “il palladio della libertà ”, ha dato la sua misura. Questo ci lascia perfettamente indifferenti. Tra un gradasso che vitupera e minaccia, perché si sente al sicuro, ed una accolita di vili che pare si delizi nella sua abiezione, noi non abbiamo da scegliere. Constatiamo soltanto – e non senza vergogna – quale specie di gente è quella che ci domina ed al cui giogo non riusciamo a sottrarci. [...] In quanto a noi, non abbiamo che da continuare la nostra battaglia, sempre pieni di fede, pieni di entusiasmo[...] [[Image:Novatore.jpg|150 px|thumb|L'anarchico [[Renzo Novatore]], fu uno dei primi italiani ad opporsi al fascismo]]Piuttosto l’avvento del fascismo deve servire di lezione ai socialisti legalitari, i quali credevano, e ahimè! credono ancora, che si possa abbattere la borghesia mediante i voti della metà  più uno degli elettori, e non vollero crederci quando dicemmo loro che se mai raggiungessero la maggioranza in parlamento e volessero – tanto per fare delle ipotesi assurde – attuare il socialismo dal parlamento, ne sarebbero cacciati a calci nel sedere!» ([[Errico Malatesta]], ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/357/dossier_antifascismo10.htm L'analisi di Malatesta sul fascismo]'')
:«A coronamento di una lunga serie di delitti, il fascismo si è infine insediato al governo. E Mussolini, il duce, tanto per distinguersi, ha cominciato col trattare i deputati al parlamento come un padrone insolente tratterebbe dei servi stupidi e pigri. Il parlamento, quello che doveva essere “il palladio della libertà ”, ha dato la sua misura. Questo ci lascia perfettamente indifferenti. Tra un gradasso che vitupera e minaccia, perché si sente al sicuro, ed una accolita di vili che pare si delizi nella sua abiezione, noi non abbiamo da scegliere. Constatiamo soltanto – e non senza vergogna – quale specie di gente è quella che ci domina ed al cui giogo non riusciamo a sottrarci. [...] In quanto a noi, non abbiamo che da continuare la nostra battaglia, sempre pieni di fede, pieni di entusiasmo[...] [[Image:Novatore.jpg|150 px|thumb|L'anarchico [[Renzo Novatore]], fu uno dei primi italiani ad opporsi al fascismo]]Piuttosto l'avvento del fascismo deve servire di lezione ai socialisti legalitari, i quali credevano, e ahimè! credono ancora, che si possa abbattere la borghesia mediante i voti della metà  più uno degli elettori, e non vollero crederci quando dicemmo loro che se mai raggiungessero la maggioranza in parlamento e volessero – tanto per fare delle ipotesi assurde – attuare il socialismo dal parlamento, ne sarebbero cacciati a calci nel sedere!» ([[Errico Malatesta]], ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/357/dossier_antifascismo10.htm L'analisi di Malatesta sul fascismo]'')
Il primo governo Mussolini è necessariamente un governo di coalizione, in quanto i fascisti non hanno i numeri per governare da soli. Il primo provvedimento, alla faccia del presunto carattere antiborghese del fascismo, preso durante il Consiglio dei Ministri del [[31 ottobre]] [[1922]], è una serie di leggi che comporta l'abolizione delle imposte sui sovraprofitti di guerra, l'abolizione della nominatività  dei titoli azionari (leggi varate dal governo Giolitti nel [[1920]] per colpire la speculazione finanziaria, che era stata molto contrastata da ambienti vicini alla [[Chiesa]]), l'abolizione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita (promulgata dal governo Giolitti all'inizio degli anni ’10) e la riduzione dell’imposta di successione. <ref>[http://www.scenaillustrata.com/public/spip.php?page=anteprimastampa&id_article=215 I fascisti corrono a Roma] </ref>Le riforme annunciate vengono invece procrastinate nel tempo, il frazionamento del latifondo e la distribuzione delle terre ritornano ben presto nel dimenticatoio.
Il primo governo Mussolini è necessariamente un governo di coalizione, in quanto i fascisti non hanno i numeri per governare da soli. Il primo provvedimento, alla faccia del presunto carattere antiborghese del fascismo, preso durante il Consiglio dei Ministri del [[31 ottobre]] [[1922]], è una serie di leggi che comporta l'abolizione delle imposte sui sovraprofitti di guerra, l'abolizione della nominatività  dei titoli azionari (leggi varate dal governo Giolitti nel [[1920]] per colpire la speculazione finanziaria, che era stata molto contrastata da ambienti vicini alla [[Chiesa]]), l'abolizione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita (promulgata dal governo Giolitti all'inizio degli anni '10) e la riduzione dell'imposta di successione. <ref>[http://www.scenaillustrata.com/public/spip.php?page=anteprimastampa&id_article=215 I fascisti corrono a Roma] </ref>Le riforme annunciate vengono invece procrastinate nel tempo, il frazionamento del latifondo e la distribuzione delle terre ritornano ben presto nel dimenticatoio.


Grazie alla legge elettorale ("Legge Acerbo")<ref>La Legge Acerbo attribuiva i due terzi dei seggi parlamentari alla lista che otteneva il maggior numero di voti e divideva il restante terzo tra le altre liste. </ref>, ai brogli, alla debolezza del fronte antifascista e alle [[violenza|violenze squadriste]], le elezioni del [[1924]] vedono i fascisti uscire vincitori e legittimati a governare. <ref>Alle elezioni del [[6 aprile]] [[1924]] la maggior parte dei liberali appoggiarono il "listone" fascista, Giovanni Giolitti invece presentò una propria lista. La frammentazione dei partiti antifascisti favorì l'affermazione del listone, che ottenne circa il 65% dei suffragi. Tra gli oppositori il PPI ottenne il 9%, i socialisti il 6%, la lista giolittiana il 3,3%.</ref>Il socialista [[Giacomo Matteotti]] denuncia in parlamento le violenze fasciste, pagando il suo coraggio con la morte per mano di una squadraccia fascista.
Grazie alla legge elettorale ("Legge Acerbo")<ref>La Legge Acerbo attribuiva i due terzi dei seggi parlamentari alla lista che otteneva il maggior numero di voti e divideva il restante terzo tra le altre liste. </ref>, ai brogli, alla debolezza del fronte antifascista e alle [[violenza|violenze squadriste]], le elezioni del [[1924]] vedono i fascisti uscire vincitori e legittimati a governare. <ref>Alle elezioni del [[6 aprile]] [[1924]] la maggior parte dei liberali appoggiarono il "listone" fascista, Giovanni Giolitti invece presentò una propria lista. La frammentazione dei partiti antifascisti favorì l'affermazione del listone, che ottenne circa il 65% dei suffragi. Tra gli oppositori il PPI ottenne il 9%, i socialisti il 6%, la lista giolittiana il 3,3%.</ref>Il socialista [[Giacomo Matteotti]] denuncia in parlamento le violenze fasciste, pagando il suo coraggio con la morte per mano di una squadraccia fascista.


A questo punto i socialisti, i radicali, i popolari e una parte dei liberali abbandonano Montecitorio (la cosiddetta “secessione dell’Aventino”) nella speranza di scuotere il paese e convincere la casa monarchica a riappropriarsi delle redini del paese.
A questo punto i socialisti, i radicali, i popolari e una parte dei liberali abbandonano Montecitorio (la cosiddetta “secessione dell'Aventino”) nella speranza di scuotere il paese e convincere la casa monarchica a riappropriarsi delle redini del paese.


== La dittatura fascista ==
== La dittatura fascista ==
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Rimasto nell'ambito della legalità  sino alle elezioni del [[1924]], dal [[1925]] il fascismo si radicalizza progressivamente in un regime totalitario.
Rimasto nell'ambito della legalità  sino alle elezioni del [[1924]], dal [[1925]] il fascismo si radicalizza progressivamente in un regime totalitario.


Il [[3 gennaio]] [[1925]] Mussolini annuncia alla Camera, di fatto, l’inizio della dittatura. Viene soppressa la [[libertà ]] di stampa, sono dichiarati decaduti i deputati “aventiniani”, i partiti e le organizzazioni politiche  gli altri vengono dichiarati fuori legge (tra questi anche [[Unione Sindacale Italiana]] e l'[[Unione Anarchica Italiana ]]), riprendono le persecuzioni contro gli [[antifascismo|antifascisti]] (molti antifascisti furono spediti al confino, tra questi, tanto per citarne alcuni, [[Antonio Gramsci]] e l’anarchico [[Errico Malatesta]]), sono accresciuti i poteri del governo, è ripristinata la pena di morte, infine il giurista di regime Arturo Rocco fascistizza i codici sancendo la preminenza dello [[Stato]] sui cittadini.  
Il [[3 gennaio]] [[1925]] Mussolini annuncia alla Camera, di fatto, l'inizio della dittatura. Viene soppressa la [[libertà ]] di stampa, sono dichiarati decaduti i deputati “aventiniani”, i partiti e le organizzazioni politiche  gli altri vengono dichiarati fuori legge (tra questi anche [[Unione Sindacale Italiana]] e l'[[Unione Anarchica Italiana ]]), riprendono le persecuzioni contro gli [[antifascismo|antifascisti]] (molti antifascisti furono spediti al confino, tra questi, tanto per citarne alcuni, [[Antonio Gramsci]] e l'anarchico [[Errico Malatesta]]), sono accresciuti i poteri del governo, è ripristinata la pena di morte, infine il giurista di regime Arturo Rocco fascistizza i codici sancendo la preminenza dello [[Stato]] sui cittadini.  


Ancora, viene modificato l'apparato istituzionale italiano (trasformazione del Gran consiglio del fascismo in organo dello [[Stato]]; istituzione del Tribunale speciale e dell'OVRA; esautoramento del parlamento e creazione della '''Camera dei fasci''' e delle corporazioni).
Ancora, viene modificato l'apparato istituzionale italiano (trasformazione del Gran consiglio del fascismo in organo dello [[Stato]]; istituzione del Tribunale speciale e dell'OVRA; esautoramento del parlamento e creazione della '''Camera dei fasci''' e delle corporazioni).
In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità , rappresentata dallo [[Stato]].  
In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità , rappresentata dallo [[Stato]].  


Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall’inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]], ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardelloto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità ]], come per esempio  [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell’[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato).  
Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall'inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]], ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardelloto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità ]], come per esempio  [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell'[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato).  


La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità  e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda.   
La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità  e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda.   
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[[File:Bratuz Lojze.jpg|thumb|right|160 px|'''Lojze Bratuž''', italianizzato in Luigi Bertossi, è stato un compositore italiano di lingua slovena. Fu assassinato dai fascisti il [[16 febbraio]] [[1937]] in quanto di lingua slovena e [[Antifascismo|antifascista]].]]  
[[File:Bratuz Lojze.jpg|thumb|right|160 px|'''Lojze Bratuž''', italianizzato in Luigi Bertossi, è stato un compositore italiano di lingua slovena. Fu assassinato dai fascisti il [[16 febbraio]] [[1937]] in quanto di lingua slovena e [[Antifascismo|antifascista]].]]  
[[Image:Concordato.jpg|thumb|left|400 px|Il concordato del 1929 tra [[Chiesa Cattolica]] e fascismo.]]
[[Image:Concordato.jpg|thumb|left|400 px|Il concordato del 1929 tra [[Chiesa Cattolica]] e fascismo.]]
La Carta del Lavoro sancisce la nascita dello '''[[corporativismo|Stato corporativista]]''': le corporazioni sono state l’emblema reazionario del fascismo (le corporazioni, per voce dello stesso Mussolini, furono il cuore, l'essenza, del regime fascista), poiché, celandosi dietro un ipocrita tentativo di pacificare il classico '''conflitto capitale-lavoro''', non fanno altro che agevolare il clero, la nobiltà  e la borghesia (non a caso tutti forti sostenitori del fascismo) a scapito del proletariato, relegato, in cambio di qualche piccola concessione, al ruolo di subordinato alle classi dominanti.
La Carta del Lavoro sancisce la nascita dello '''[[corporativismo|Stato corporativista]]''': le corporazioni sono state l'emblema reazionario del fascismo (le corporazioni, per voce dello stesso Mussolini, furono il cuore, l'essenza, del regime fascista), poiché, celandosi dietro un ipocrita tentativo di pacificare il classico '''conflitto capitale-lavoro''', non fanno altro che agevolare il clero, la nobiltà  e la borghesia (non a caso tutti forti sostenitori del fascismo) a scapito del proletariato, relegato, in cambio di qualche piccola concessione, al ruolo di subordinato alle classi dominanti.


In politica estera, dopo una prima fase in cui il fascismo si propone quale elemento stabilizzatore degli equilibri europei (Patti di Locarno, [[1925]]) e in cui inoltre regola i rapporti con la [[Chiesa]] (Patti Lateranensi, [[1929]])<ref>Nonostante il [[fascismo]] sia nato come movimento anticlericale, il Duce volle il Concordato per ottenere consensi in un popolo italiano ancora legato alla [[religione]] cattolica. L'accordo della Conciliazione ('''Patti Lateranensi''') venne firmato l'[[11 febbraio]] [[1929]] tra Mussolini ed il cardinale Gasparri. Tale provvedimento stabilì: il ruolo del cattolicesimo come [[religione]] di [[Stato]] e materia obbligatoria nelle scuole; una indennità  di un miliardo e settecentocinquanta milioni; esenzioni fiscali ai beni e investimenti della Santa Sede; istituzione della Città  del Vaticano; l'equiparazione tra reato di vilipendio al re e reato di vilipendio al Papa. Inoltre, la Chiesa riconobbe il Regno d'Italia</ref>, l'elemento nazionalista ha modo di esprimersi nella conquista dell'[[Etiopia]] <ref>[http://www.anpi.it/colonie/etiopia_terrore.htm Terrore in Etiopia]</ref> del [[1936]] (durante questa vergognosa campagna vengono utilizzati micidiali gas e ogni più forma barbara utilizzabile per terrorizzare il popolo etiope) e nell'occupazione violenta dell'[[Albania]] ([[1939]]). L'elemento ideologico ispira anche l'infame partecipazione alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra civile spagnola]] contro le forze repubblicane ([[1936]]-[[1939]]) e l'alleanza con la [[Nazismo|Germania nazista]] (Patto d'acciaio, [[1939]]). Nel frattempo il fascismo scrive una delle pagine più infami e vili della storia italiana e non solo: le [[leggi razziali (1938)]] ([[Discriminazione|discriminazione]] degli ebrei e di tutte le razze ritenuti inferiori: [[Lo sterminio dei Rom e Sinti nei regimi nazifascisti|rom e sinti]] su tutti).
In politica estera, dopo una prima fase in cui il fascismo si propone quale elemento stabilizzatore degli equilibri europei (Patti di Locarno, [[1925]]) e in cui inoltre regola i rapporti con la [[Chiesa]] (Patti Lateranensi, [[1929]])<ref>Nonostante il [[fascismo]] sia nato come movimento anticlericale, il Duce volle il Concordato per ottenere consensi in un popolo italiano ancora legato alla [[religione]] cattolica. L'accordo della Conciliazione ('''Patti Lateranensi''') venne firmato l'[[11 febbraio]] [[1929]] tra Mussolini ed il cardinale Gasparri. Tale provvedimento stabilì: il ruolo del cattolicesimo come [[religione]] di [[Stato]] e materia obbligatoria nelle scuole; una indennità  di un miliardo e settecentocinquanta milioni; esenzioni fiscali ai beni e investimenti della Santa Sede; istituzione della Città  del Vaticano; l'equiparazione tra reato di vilipendio al re e reato di vilipendio al Papa. Inoltre, la Chiesa riconobbe il Regno d'Italia</ref>, l'elemento nazionalista ha modo di esprimersi nella conquista dell'[[Etiopia]] <ref>[http://www.anpi.it/colonie/etiopia_terrore.htm Terrore in Etiopia]</ref> del [[1936]] (durante questa vergognosa campagna vengono utilizzati micidiali gas e ogni più forma barbara utilizzabile per terrorizzare il popolo etiope) e nell'occupazione violenta dell'[[Albania]] ([[1939]]). L'elemento ideologico ispira anche l'infame partecipazione alla [[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|guerra civile spagnola]] contro le forze repubblicane ([[1936]]-[[1939]]) e l'alleanza con la [[Nazismo|Germania nazista]] (Patto d'acciaio, [[1939]]). Nel frattempo il fascismo scrive una delle pagine più infami e vili della storia italiana e non solo: le [[leggi razziali (1938)]] ([[Discriminazione|discriminazione]] degli ebrei e di tutte le razze ritenuti inferiori: [[Lo sterminio dei Rom e Sinti nei regimi nazifascisti|rom e sinti]] su tutti).
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=== La guerra===
=== La guerra===


Il [[10 giugno]] [[1940]] Mussolini dichiara guerra alla [[Francia]] e alla [[Gran Bretagna]] alleandosi con il regime [[Nazismo| nazista]] hitleriano. Mussolini pensava che l’alleato nazista potesse ottenere una rapida vittoria e l'entrata in guerra fosse necessaria ([[Benito Mussolini|Mussolini]] ebbe a dire che gli occorrevano solo «un migliaio di morti da buttare sul tavolo della pace») per non lasciarsi sfuggire i conseguenti vantaggi ottenuti dalla vittoria.
Il [[10 giugno]] [[1940]] Mussolini dichiara guerra alla [[Francia]] e alla [[Gran Bretagna]] alleandosi con il regime [[Nazismo| nazista]] hitleriano. Mussolini pensava che l'alleato nazista potesse ottenere una rapida vittoria e l'entrata in guerra fosse necessaria ([[Benito Mussolini|Mussolini]] ebbe a dire che gli occorrevano solo «un migliaio di morti da buttare sul tavolo della pace») per non lasciarsi sfuggire i conseguenti vantaggi ottenuti dalla vittoria.


L’[[Italia]] in breve tempo perde l’Etiopia e viene pesantemente ricacciata indietro dai greci. È necessario quindi l’intervento dell’alleato [[Nazismo|nazista]] per rimettere le cose a posto: nazisti e fascisti occupano la [[Grecia]] e la Jugoslavia, dando vita a barbari rastrellamenti contro la popolazione civile. La disfatta del nazifascismo (l’[[Italia]] era presente in Russia con i 220.000 uomini dell’'''ARMIR''') e l’entrata in guerra degli [[USA]] determina il capovolgimento delle sorti della guerra e l’inizio della fine della dittatura fascista.
L'[[Italia]] in breve tempo perde l'Etiopia e viene pesantemente ricacciata indietro dai greci. È necessario quindi l'intervento dell'alleato [[Nazismo|nazista]] per rimettere le cose a posto: nazisti e fascisti occupano la [[Grecia]] e la Jugoslavia, dando vita a barbari rastrellamenti contro la popolazione civile. La disfatta del nazifascismo (l'[[Italia]] era presente in Russia con i 220.000 uomini dell''''ARMIR''') e l'entrata in guerra degli [[USA]] determina il capovolgimento delle sorti della guerra e l'inizio della fine della dittatura fascista.


=== La politica coloniale e la nascita dei campi di concentramento fascisti ===
=== La politica coloniale e la nascita dei campi di concentramento fascisti ===
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Sull'onda delle vicende belliche, di cui il fascismo è uno dei principali responsabili e che provocano un incalcolabile numero di morti, il regime fascista cade nel luglio del [[1943]], quando tra la notte del [[24 aprile|24]] e del [[25 aprile|25]] il '''Gran Consiglio del Fascismo''' si ribella a [[Benito Mussolini]], determinando il suo arresto (trattenuto in stato d'arresto sul Gran Sasso) e il passaggio del governo al generale Badoglio.  
Sull'onda delle vicende belliche, di cui il fascismo è uno dei principali responsabili e che provocano un incalcolabile numero di morti, il regime fascista cade nel luglio del [[1943]], quando tra la notte del [[24 aprile|24]] e del [[25 aprile|25]] il '''Gran Consiglio del Fascismo''' si ribella a [[Benito Mussolini]], determinando il suo arresto (trattenuto in stato d'arresto sul Gran Sasso) e il passaggio del governo al generale Badoglio.  
[[File:Caricature Mussolini Hitler Franco.jpg|thumb|300px|Caricature di Hitler, Franco e Mussolini]]
[[File:Caricature Mussolini Hitler Franco.jpg|thumb|300px|Caricature di Hitler, Franco e Mussolini]]
Dapprima Badoglio continua la guerra a fianco dei [[Nazismo | nazisti]], istituendo una sorta di fascismo senza Mussolini, poi il [[3 settembre]] è firmato l’armistizio con gli anglo-americani, ma reso noto agli italiani da Badoglio solo l’[[8 settembre]] [[1943]]. Tra l'[[8 settembre|8]] e il [[9 settembre]] i Savoia scappano vigliaccamente a Pescara e poi a Brindisi.  
Dapprima Badoglio continua la guerra a fianco dei [[Nazismo | nazisti]], istituendo una sorta di fascismo senza Mussolini, poi il [[3 settembre]] è firmato l'armistizio con gli anglo-americani, ma reso noto agli italiani da Badoglio solo l'[[8 settembre]] [[1943]]. Tra l'[[8 settembre|8]] e il [[9 settembre]] i Savoia scappano vigliaccamente a Pescara e poi a Brindisi.  


L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c’è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l’[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città  sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà  di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I  fascisti cercano di mettere d’accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà ]] ([[libertà ]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).
L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città  sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà  di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I  fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà ]] ([[libertà ]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo).


Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà  della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l’[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città  italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta  il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano  il definitivo crollo del fascismo.
Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà  della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città  italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta  il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano  il definitivo crollo del fascismo.


Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
Sorpreso mentre cercava di mettersi in salvo in un ridotto in Valtellina, dove lo squadrista Pavolini voleva organizzare l'ultima folle resistenza ai partigiani, [[Benito Mussolini|Mussolini]] viene catturato e fucilato a Dongo (Como) il [[28 aprile]] [[1945]].
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*Il [[26 dicembre]] [[1946]] viene fondato da reduci ([[Giorgio Almirante]], [[Pino Rauti]]) della [[Repubblica Sociale Italiana]] il [[Movimento Sociale Italiano]] (MSI)
*Il [[26 dicembre]] [[1946]] viene fondato da reduci ([[Giorgio Almirante]], [[Pino Rauti]]) della [[Repubblica Sociale Italiana]] il [[Movimento Sociale Italiano]] (MSI)
*Nel [[1956]] un gruppo guidato da [[Pino Rauti]] rompe con il MSI e fonda il gruppo extraparlamentare di [[Ordine Nuovo]].
*Nel [[1956]] un gruppo guidato da [[Pino Rauti]] rompe con il MSI e fonda il gruppo extraparlamentare di [[Ordine Nuovo]].
*Nel [[1959]] da un’altra scissione dall’MSI nasce il gruppo di [[Avanguardia Nazionale]], con a capo [[Stefano Delle Chiaie]] ([[Avanguardia Nazionale]] e [[Ordine Nuovo]] apparentemente si oppongono all’MSI ma in realtà  continuano ad avere stretti rapporti con la direzione del partito guida. Nel [[1969]] [[Ordine Nuovo]] rientra nell’MSI).
*Nel [[1959]] da un'altra scissione dall'MSI nasce il gruppo di [[Avanguardia Nazionale]], con a capo [[Stefano Delle Chiaie]] ([[Avanguardia Nazionale]] e [[Ordine Nuovo]] apparentemente si oppongono all'MSI ma in realtà  continuano ad avere stretti rapporti con la direzione del partito guida. Nel [[1969]] [[Ordine Nuovo]] rientra nell'MSI).
*Negli "anni 60" inizia la [[strategia della tensione]], fatta di bombe, infiltrazioni nelle organizzazioni comuniste e anarchiche (vedi [[Mario Merlino]] e [[circolo anarchico 22 Marzo]]), golpe minacciati (rischio golpe nel [[1964]] orchestrato dal Generale [[golpe De Lorenzo|De Lorenzo]]; [[golpe Borghese]], [[7 dicembre|7]]/[[8 dicembre]] [[1970]]; [[Rosa dei Venti]], [[1973]]; [[golpe Sogno]], [[10 agosto]] [[1974]]), costruzioni di falsi indizi, schedature di uomini politici, ecc.
*Negli "anni 60" inizia la [[strategia della tensione]], fatta di bombe, infiltrazioni nelle organizzazioni comuniste e anarchiche (vedi [[Mario Merlino]] e [[circolo anarchico 22 Marzo]]), golpe minacciati (rischio golpe nel [[1964]] orchestrato dal Generale [[golpe De Lorenzo|De Lorenzo]]; [[golpe Borghese]], [[7 dicembre|7]]/[[8 dicembre]] [[1970]]; [[Rosa dei Venti]], [[1973]]; [[golpe Sogno]], [[10 agosto]] [[1974]]), costruzioni di falsi indizi, schedature di uomini politici, ecc.


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*Negli "anni 70 e 80" nascono gruppi neofascisti esplicitamente terroristici e clandestini: [[Ordine Nero]], una nuova [[Avanguardia Nazionale]], quindi i [[NAR]], [[Terza Posizione]] e [[Costruiamo l'azione]].
*Negli "anni 70 e 80" nascono gruppi neofascisti esplicitamente terroristici e clandestini: [[Ordine Nero]], una nuova [[Avanguardia Nazionale]], quindi i [[NAR]], [[Terza Posizione]] e [[Costruiamo l'azione]].
*I "primi anni del 90" vedono nascere numerosi gruppuscoli neofascisti: [[Movimento Politico]], [[Base Autonoma]], [[Azione Skinhead]], [[Meridiano Zero]] e tanti altri gruppuscoli tutti protagonisti di vili attacchi a comunisti, anarchici, immigrati, omosessuali ecc.
*I "primi anni del 90" vedono nascere numerosi gruppuscoli neofascisti: [[Movimento Politico]], [[Base Autonoma]], [[Azione Skinhead]], [[Meridiano Zero]] e tanti altri gruppuscoli tutti protagonisti di vili attacchi a comunisti, anarchici, immigrati, omosessuali ecc.
* Nel [[1995]] l’MSI si scioglie per costituire il nuovo partito della destra, guidato da [[Gianfranco Fini]] (pupillo di [[Giorgio Almirante]]), e denominato [[Alleanza Nazionale]].
* Nel [[1995]] l'MSI si scioglie per costituire il nuovo partito della destra, guidato da [[Gianfranco Fini]] (pupillo di [[Giorgio Almirante]]), e denominato [[Alleanza Nazionale]].
* La corrente rautiana esce da AN e fonda il [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]].  
* La corrente rautiana esce da AN e fonda il [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]].  
*Alla destra del MS-FT nascono altri partitini: il [[Fronte Nazionale]] di [[Tilgher]] (ex- Avanguardia Nazionale); [[Forza Nuova]] di [[Roberto Fiore]] e [[Massimo Morsello]]; [[Fascismo e Libertà ]] di [[Giorgio Pisanò]]; [[Alternativa sociale]], una federazione di partiti di destra (Libertà  d'Azione -poi denominatasi Azione Sociale -, Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale), attiva dal [[2003]] al [[2006]], guidata da [[Alessandra Mussolini]] <ref>Alcuni di questi partiti, come per esempio Alternativa Sociale si sono poi sciolti e sono entrati a far parte del Popolo della Libertà  di Silvio Berlusconi.</ref>.
*Alla destra del MS-FT nascono altri partitini: il [[Fronte Nazionale]] di [[Tilgher]] (ex- Avanguardia Nazionale); [[Forza Nuova]] di [[Roberto Fiore]] e [[Massimo Morsello]]; [[Fascismo e Libertà ]] di [[Giorgio Pisanò]]; [[Alternativa sociale]], una federazione di partiti di destra (Libertà  d'Azione -poi denominatasi Azione Sociale -, Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale), attiva dal [[2003]] al [[2006]], guidata da [[Alessandra Mussolini]] <ref>Alcuni di questi partiti, come per esempio Alternativa Sociale si sono poi sciolti e sono entrati a far parte del Popolo della Libertà  di Silvio Berlusconi.</ref>.
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===L'interpretazione psicologica di Wilhelm Reich ===
===L'interpretazione psicologica di Wilhelm Reich ===
Secondo [[Wilhelm Reich]], il fascismo è l'espressione della struttura caratteriale umana media. Egli riteneva infatti insufficiente l'interpretazione che ne davano i [[marxismo|marxisti]], ovvero secondo cui esso rappresenterebbe la reazione di classe del [[capitalismo]] contro l'ascesa rivoluzionaria del [[proletariato]]. Perché si domandava Reich, in un'epoca in vi erano i presupposti (vista la crisi del [[capitalismo]] del '29) per l'instaurazione della [[rivoluzione sociale]]? Egli riteneva che la psicanalisi spiegasse benissimo le ragioni dell'avvento del [[fascismo]], grazie all'analisi del carattere e allo studio della [[famiglia]] [[patriarcato|patriarcale]] è possibile comprendere perché le masse abbiano interiorizzato il rispetto e l'accettazione del capo.
Secondo [[Wilhelm Reich]], il fascismo è l'espressione della struttura caratteriale umana media. Egli riteneva infatti insufficiente l'interpretazione che ne davano i [[marxismo|marxisti]], ovvero secondo cui esso rappresenterebbe la reazione di classe del [[capitalismo]] contro l'ascesa rivoluzionaria del [[proletariato]]. Perché si domandava Reich, in un'epoca in vi erano i presupposti (vista la crisi del [[capitalismo]] del '29) per l'instaurazione della [[rivoluzione sociale]]? Egli riteneva che la psicanalisi spiegasse benissimo le ragioni dell'avvento del [[fascismo]], grazie all'analisi del carattere e allo studio della [[famiglia]] [[patriarcato|patriarcale]] è possibile comprendere perché le masse abbiano interiorizzato il rispetto e l'accettazione del capo.
: «Poiché il fascismo si manifesta sempre e ovunque come un movimento sorretto dalle masse umane, tradisce tutti i tratti e tutte le contraddizioni della struttura caratteriale delle masse umane: non è, come si crede generalmente, un movimento puramente reazionario, ma costituisce un amalgama tra emozioni ribelli e idee sociali reazionarie...La mentalità  fascista è la mentalità  dell’"uomo della strada" mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un’autorità  e allo stesso tempo ribelle. Non è casuale che tutti i dittatori fascisti escano dalla sfera sociale del piccolo uomo della strada reazionario. Il grande industriale e il militarista feudale approfittano di questa circostanza sociale per i propri scopi, dopo che questi si sono sviluppati nell’ambito della generale repressione vitale. La civiltà  meccanicistica ed autoritaria raccoglie, sotto la forma di fascismo, solo dal piccolo borghese represso ciò che da secoli ha seminato, come mistica mentalità  del caporale di giornata e automatismo fra le masse degli uomini mediocri e repressi. Questo piccolo borghese ha copiato fin troppo bene il comportamento del grande e lo riproduce in modo deformato e ingigantito. Il fascista è il sergente del gigantesco esercito della nostra civiltà  profondamente malata e altamente industrializzata...Si può battere il fascismo soltanto se lo si affronta obiettivamente e praticamente con una approfondita conoscenza dei processi vitali. Nessuno è capace di imitarlo in fatto di manovre politiche, abilità  nel destreggiarsi nei rapporti diplomatici, e organizzazione delle parate. Ma non sa rispondere a questioni vitali pratiche, perché vede tutto nell’immagine riflessa dell’ideologia e sotto forma della divisa dello stato...il fascismo internazionale non potrà  mai essere battuto con manovre politiche. Soccomberà  alla naturale organizzazione del lavoro, dell'amore e del sapere su scala internazionale.» (''Psicologia di massa del fascismo'', Prefazione alla III edizione del 1932)
: «Poiché il fascismo si manifesta sempre e ovunque come un movimento sorretto dalle masse umane, tradisce tutti i tratti e tutte le contraddizioni della struttura caratteriale delle masse umane: non è, come si crede generalmente, un movimento puramente reazionario, ma costituisce un amalgama tra emozioni ribelli e idee sociali reazionarie...La mentalità  fascista è la mentalità  dell'"uomo della strada" mediocre, soggiogato, smanioso di sottomettersi ad un'autorità  e allo stesso tempo ribelle. Non è casuale che tutti i dittatori fascisti escano dalla sfera sociale del piccolo uomo della strada reazionario. Il grande industriale e il militarista feudale approfittano di questa circostanza sociale per i propri scopi, dopo che questi si sono sviluppati nell'ambito della generale repressione vitale. La civiltà  meccanicistica ed autoritaria raccoglie, sotto la forma di fascismo, solo dal piccolo borghese represso ciò che da secoli ha seminato, come mistica mentalità  del caporale di giornata e automatismo fra le masse degli uomini mediocri e repressi. Questo piccolo borghese ha copiato fin troppo bene il comportamento del grande e lo riproduce in modo deformato e ingigantito. Il fascista è il sergente del gigantesco esercito della nostra civiltà  profondamente malata e altamente industrializzata...Si può battere il fascismo soltanto se lo si affronta obiettivamente e praticamente con una approfondita conoscenza dei processi vitali. Nessuno è capace di imitarlo in fatto di manovre politiche, abilità  nel destreggiarsi nei rapporti diplomatici, e organizzazione delle parate. Ma non sa rispondere a questioni vitali pratiche, perché vede tutto nell'immagine riflessa dell'ideologia e sotto forma della divisa dello stato...il fascismo internazionale non potrà  mai essere battuto con manovre politiche. Soccomberà  alla naturale organizzazione del lavoro, dell'amore e del sapere su scala internazionale.» (''Psicologia di massa del fascismo'', Prefazione alla III edizione del 1932)


===L'interpretazione anarchica===
===L'interpretazione anarchica===
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*[http://www.liberliber.it/biblioteca/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari] di [[Camillo Berneri]]
*[http://www.liberliber.it/biblioteca/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari] di [[Camillo Berneri]]
*[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Massoneria e fascismo], articoli di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]].
*[http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/coldoffthepresses/ControGli09.html Massoneria e fascismo], articoli di [[Camillo Berneri]] e [[Armando Borghi]].
*[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all’estero] di [[Camillo Berneri]]
*[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero] di [[Camillo Berneri]]
*[http://marco2000.altervista.org/flatnux/materialevario/operazione_foibe.pdf Operazione foibe], di Claudia Cernigoi
*[http://marco2000.altervista.org/flatnux/materialevario/operazione_foibe.pdf Operazione foibe], di Claudia Cernigoi
*[http://senzarespiro.altervista.org/mat/Ecofascismo__lezioni_dall_esperienza_tedesca.pdf Ecofascismo: lezioni dall’esperienza tedesca] di [[Janet Biehl]] e [[Peter Staudenmaier]]
*[http://senzarespiro.altervista.org/mat/Ecofascismo__lezioni_dall_esperienza_tedesca.pdf Ecofascismo: lezioni dall'esperienza tedesca] di [[Janet Biehl]] e [[Peter Staudenmaier]]
=== Video ===
=== Video ===
*[http://www.ngvision.org/mediabase/453 Gli anarchici e la resistenza antifascista]
*[http://www.ngvision.org/mediabase/453 Gli anarchici e la resistenza antifascista]
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