Etta Federn: differenze tra le versioni

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Nata a Vienna nel [[1883]], '''Etta Federn''' è l'ultima di sei figli di una famiglia di ebrei assimilati. La madre è la suffragetta Ernestine Federn, il padre è il medico Salomon Federn.
Nata a Vienna nel [[1883]], '''Etta Federn''' è l'ultima di sei figli di una famiglia di ebrei assimilati. La madre è la suffragetta Ernestine Federn, il padre è il medico Salomon Federn.
===Formazione===
===Formazione===
Riceve una formazione eguale a quella dei fratelli, studiando storia, letteratura tedesca e greca. Dopo la laurea inizia a studiare il tedesco e la filosofia. In questi anni conseguirà una vasta cultura in lingue straniere che le permetterà in seguito di lavorare come traduttrice.
Riceve una formazione eguale a quella dei fratelli, studiando storia, letteratura tedesca e greca. Dopo la laurea inizia a studiare il tedesco e la filosofia. In questi anni conseguirà una vasta cultura in lingue straniere che le permetterà in seguito di lavorare come traduttrice.


Dopo aver rotto con la sua famiglia, si trasferisce a Berlino per completare gli studi. A Berlino conosce un nobile austriaco e i due decidono di sposarsi nonostante l'ostracismo dei genitori dell'uomo che non tolleravano l'origine ebraica di Etta. Nonostante tutto però la coppia ha un figlio, anche se questi morirà poco tempo dopo la nascita. In seguito, dopo aver divorziato, avrà anche altri due figli da un altro matrimonio: Hans e Michael.
Dopo aver rotto con la sua famiglia, si trasferisce a Berlino per completare gli studi. A Berlino conosce un nobile austriaco e i due decidono di sposarsi nonostante l'ostracismo dei genitori dell'uomo che non tolleravano l'origine ebraica di Etta. Nonostante tutto però la coppia ha un figlio, anche se questi morirà poco tempo dopo la nascita. In seguito, dopo aver divorziato, avrà anche altri due figli da un altro matrimonio: Hans e Michael.


Si guadagna da vivere prima come insegnante e poi come traduttore dall'inglese, francese, danese, russo e yiddish. Traduce Alexandra Kollontaj, Hans Christian Anderson e Shakespeare. Lavora come critico letterario per il quotidiano ''Berliner Tageblatt'' e pubblica molte biografie, tra cui quelli di Dante e Goethe. Allo stesso tempo, comincia a scrivere saggi, biografie, storie, poesie, ecc.  
Si guadagna da vivere prima come insegnante e poi come traduttore dall'inglese, francese, danese, russo e yiddish. Traduce Alexandra Kollontaj, Hans Christian Anderson e Shakespeare. Lavora come critico letterario per il quotidiano ''Berliner Tageblatt'' e pubblica molte biografie, tra cui quelli di Dante e Goethe. Allo stesso tempo, comincia a scrivere saggi, biografie, storie, poesie, ecc.  
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===In Spagna===
===In Spagna===
Lascia la [[Germania]] per Barcellona nel [[1932]], all'età di 49 ani,insieme ai suoi due figli. Nel [[1933]] i suoi libri sono stati tra quelli distrutti dai nazisti durante i ''Bücherverbrennungen'' (roghi dei libri) <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Bücherverbrennungen Bücherverbrennungen]</ref>.
Lascia la [[Germania]] per Barcellona nel [[1932]], all'età di 49 ani,insieme ai suoi due figli. Nel [[1933]] i suoi libri sono stati tra quelli distrutti dai nazisti durante i ''Bücherverbrennungen'' (roghi dei libri) <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Bücherverbrennungen Bücherverbrennungen]</ref>.


A Barcellona entra in contatto con la [[Confederación Nacional del Trabajo]], preoseguendo nel lavoro di traduttrice specialmente dopo aver imparato lo spagnolo e il catalano. Quando [[Adolf Hitler]] giunge al potere, Etta, nonostante la vigilanza poliziesca a cui veniva sottoposta, si attiva per offrire alloggio e sostegno agli esuli anarchici tedeschi. Nel luglio [[1936]] milita nelle [[Mujeres Libres]] e insegna in una delle loro case, la [[Casal de la Dona Traballadora]]. Nel [[1937]] fonda a Blanes (Catalogna) quattro scuole laiche ispirate alla [[Escuela Moderna]] di [[Francisco Ferrer y Guardia|Ferrer]].  
A Barcellona entra in contatto con la [[Confederación Nacional del Trabajo]], preoseguendo nel lavoro di traduttrice specialmente dopo aver imparato lo spagnolo e il catalano. Quando [[Adolf Hitler]] giunge al potere, Etta, nonostante la vigilanza poliziesca a cui veniva sottoposta, si attiva per offrire alloggio e sostegno agli esuli anarchici tedeschi. Nel luglio [[1936]] milita nelle [[Mujeres Libres]] e insegna in una delle loro case, la [[Casal de la Dona Traballadora]]. Nel [[1937]] fonda a Blanes (Catalogna) quattro scuole laiche ispirate alla [[Escuela Moderna]] di [[Francisco Ferrer y Guardia|Ferrer]].  


Dopo gli scontri del [[Barcellona, maggio 1937|maggio 1937]] ritorna ad insegnare per le [[Mujeres Libres]], esperienza che la porterà a scrivere e pubblicare ''[[Mujeres de las revoluciones]]''.  
Dopo gli scontri del [[Barcellona, maggio 1937|maggio 1937]] ritorna ad insegnare per le [[Mujeres Libres]], esperienza che la porterà a scrivere e pubblicare ''[[Mujeres de las revoluciones]]''.  
===Rientro a Parigi, la resistenza e gli ultimi anni===
===Rientro a Parigi, la resistenza e gli ultimi anni===
Nell'aprile del [[1938]] si trasferisce con i figli a Parigi, dove racconta la sua esperienza spagnola in un romanzo, firmato con lo pseudonimo ''Esperanza'', purtroppo andato perduto nel [[1938]].
Nell'aprile del [[1938]] si trasferisce con i figli a Parigi, dove racconta la sua esperienza spagnola in un romanzo, firmato con lo pseudonimo ''Esperanza'', purtroppo andato perduto nel [[1938]].


Etta Federn in questo periodo si impegna insieme ai figli anche nella resistenza: dal [[1940]] al [[1945]], a Lione, si occupa della propaganda [[antifascismo|antifascista]]. Nel [[1944]] il figlio Hans muore nel Vescors, Michael invece combatterà nei Pirenei
Etta Federn in questo periodo si impegna insieme ai figli anche nella resistenza: dal [[1940]] al [[1945]], a Lione, si occupa della propaganda [[antifascismo|antifascista]]. Nel [[1944]] il figlio Hans muore nel Vescors, Michael invece combatterà nei Pirenei
riuscendo a sopravvivere.  
riuscendo a sopravvivere.  


Alla fine della guerra, Etta Federn fa rientro a Parigi, dove vivrà in povertà fino alla morte, avvenuta nel [[1951]].
Alla fine della guerra, Etta Federn fa rientro a Parigi, dove vivrà in povertà fino alla morte, avvenuta nel [[1951]].


== Il pensiero e le opere ==
== Il pensiero e le opere ==
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