Citazioni sulla guerra: differenze tra le versioni

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* Partimmo in mille per la stessa guerra / questo ricordo non vi consoli / quando si muore, si muore soli. ([[Fabrizio De André]], ''Il testamento'')
* Partimmo in mille per la stessa guerra / questo ricordo non vi consoli / quando si muore, si muore soli. ([[Fabrizio De André]], ''Il testamento'')
* Nessuna guerra di qualunque nazione, in ogni era, è stata dichiarata dal popolo. ([[Eugene V. Debs]])
* Nessuna guerra di qualunque nazione, in ogni era, è stata dichiarata dal popolo. ([[Eugene V. Debs]])
* Io odio la guerra come può odiarla solo un soldato che l'ha vissuta, come uno che ha visto la sua brutalità, la sua inutilità, la sua stupidità . ([[Dwight D. Eisenhower]])
* Io odio la guerra come può odiarla solo un soldato che l'ha vissuta, come uno che ha visto la sua brutalità, la sua inutilità, la sua stupidità. ([[Dwight D. Eisenhower]])
* Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l'individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là  di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità  e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già  intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri stati, ammette senza timore la propria rapacità  e la propria sete di potenza, che l'individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo. ([[Sigmund Freud]])
* Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l'individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là  di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità  e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già  intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Si distacca da tutti i trattati e da tutte le convenzioni che lo legano agli altri stati, ammette senza timore la propria rapacità  e la propria sete di potenza, che l'individuo è costretto ad approvare e a sanzionare per patriottismo. ([[Sigmund Freud]])
* La guerra va bene per gli ufficiali militari, per gli ambiziosi, per gli aggiotatori... per il potere esecutivo... Questa decisione scioglie da ogni altra preoccupazione, non si deve più nulla al popolo, quando gli si dà  la guerra. ([[Maximilien de Robespierre]])
* La guerra va bene per gli ufficiali militari, per gli ambiziosi, per gli aggiotatori... per il potere esecutivo... Questa decisione scioglie da ogni altra preoccupazione, non si deve più nulla al popolo, quando gli si dà  la guerra. ([[Maximilien de Robespierre]])
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