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Un momento importante della storia dello sciopero generale fu la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] del [[1905]], che rivelò la forza devastante dello sciopero generale, capace di coinvolgere tutto un paese. Nel [[1905]], il pamphlet ''The Social General Strike'', pubblicato a Chicago nel [[1905]] dallo [[IWW|wobblie]] Stephen Naft definì meglio il concetto, delineandone diversi livelli di importanza strategica e tattica. | Un momento importante della storia dello sciopero generale fu la [[La Rivoluzione Russa|rivoluzione russa]] del [[1905]], che rivelò la forza devastante dello sciopero generale, capace di coinvolgere tutto un paese. Nel [[1905]], il pamphlet ''The Social General Strike'', pubblicato a Chicago nel [[1905]] dallo [[IWW|wobblie]] Stephen Naft definì meglio il concetto, delineandone diversi livelli di importanza strategica e tattica. | ||
L'anno seguente, ''Lo sciopero di massa'' di [[Rosa Luxemburg]], analizzò le vicende russe a partire dalle sommosse ingenerate dallo sciopero generale, da lei chiamato sciopero di massa e definito «un fenomeno storico che in un certo momento emerge dalle condizioni sociali con la forza della necessità storica».<ref>[http://it.internationalism.org/node/630 Note sullo sciopero di massa]</ref> | L'anno seguente, ''Lo sciopero di massa'' di [[Rosa Luxemburg]], analizzò le vicende russe a partire dalle sommosse ingenerate dallo sciopero generale, da lei chiamato sciopero di massa e definito «un fenomeno storico che in un certo momento emerge dalle condizioni sociali con la forza della necessità storica». <ref>[http://it.internationalism.org/node/630 Note sullo sciopero di massa]</ref> | ||
Sempre nel [[1906]], durante il [[Congresso di Amiens]], organizzato dalla [[CGT]] francese, la questione “sciopero generale” fu nuovamente affrontata con grande vigore dagli ambienti sindacalisti rivoluzionari. Stessa situazione si ripetè durante il [[Congresso di Amsterdam (1907)]], in cui si sviluppò una interessante dibattito tra l'italiano [[Malatesta]] e il francese [[Pierre Monatte]] <ref name="Malatesta">''Il sindacalismo al congresso anarchico di Amsterdam'' articolo di [[Errico Malatesta]] [http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/rivoluzione_e_lotta_quotidiana/pdf/rivolu_p.pdf] (paragrafo 3.1.a)</ref>. | Sempre nel [[1906]], durante il [[Congresso di Amiens]], organizzato dalla [[CGT]] francese, la questione “sciopero generale” fu nuovamente affrontata con grande vigore dagli ambienti sindacalisti rivoluzionari. Stessa situazione si ripetè durante il [[Congresso di Amsterdam (1907)]], in cui si sviluppò una interessante dibattito tra l'italiano [[Malatesta]] e il francese [[Pierre Monatte]] <ref name="Malatesta">''Il sindacalismo al congresso anarchico di Amsterdam'' articolo di [[Errico Malatesta]] [http://www.liberliber.it/biblioteca/m/malatesta/rivoluzione_e_lotta_quotidiana/pdf/rivolu_p.pdf] (paragrafo 3.1.a)</ref>. | ||
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A riprova della forza significativa dello sciopero generale bisogna ricordare che il regime mussoliniano fu invece fatto cadere non solo dall'azione militare dei partigiani e degli alleati, ma anche dallo sciopero protrattosi dal [[1° marzo|1°]] al [[8 marzo]] [[1944]]<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>. | A riprova della forza significativa dello sciopero generale bisogna ricordare che il regime mussoliniano fu invece fatto cadere non solo dall'azione militare dei partigiani e degli alleati, ma anche dallo sciopero protrattosi dal [[1° marzo|1°]] al [[8 marzo]] [[1944]]<ref>[http://www.resistenze.org/sito/ma/di/cp/mdcp5b26.htm Lo sciopero generale dell'1-8 marzo (1944)]</ref>. | ||
La seconda metà del XX secolo fu invece segnata da diverse iniziative che marcarono la stessa storia italiana, come lo sciopero dopo l'attentato a Togliatti (1948), quello contro la legge-truffa (1953), contro l'apertura neofascista del governo Tambroni (luglio 1960), l'eversione fascista a Reggio Calabria (1972) e la strage di Piazza della Loggia (1974).<ref>[http://www.firenze.cgil.it/memoria/scioperogenerale.htm]</ref> | La seconda metà del XX secolo fu invece segnata da diverse iniziative che marcarono la stessa storia italiana, come lo sciopero dopo l'attentato a Togliatti (1948), quello contro la legge-truffa (1953), contro l'apertura neofascista del governo Tambroni (luglio 1960), l'eversione fascista a Reggio Calabria (1972) e la strage di Piazza della Loggia (1974). <ref>[http://www.firenze.cgil.it/memoria/scioperogenerale.htm]</ref> | ||
==Dibattito sullo sciopero generale nel XIX° secolo e all'inizio del XX°== | ==Dibattito sullo sciopero generale nel XIX° secolo e all'inizio del XX°== | ||
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#Sciopero generale in un settore; | #Sciopero generale in un settore; | ||
#Sciopero generale nazionale; | #Sciopero generale nazionale; | ||
#Sciopero rivoluzionario o di classe.<ref>Ralph Chaplin, ''The General Strike'', Pamphlet, Industrial Workers of the World, 1933 (ripubblicato nel 1985)</ref> | #Sciopero rivoluzionario o di classe. <ref>Ralph Chaplin, ''The General Strike'', Pamphlet, Industrial Workers of the World, 1933 (ripubblicato nel 1985)</ref> | ||
== Dal 1968 ad oggi... == | == Dal 1968 ad oggi... == | ||
[[File:Daniel cohn-bendit 20060317.jpg|thumb|[[Daniel Cohn-Bendit]] è stato uno dei leader del Maggio 1968. Allora era anarchico, poi si convertì alle idee parlamentariste]] | [[File:Daniel cohn-bendit 20060317.jpg|thumb|[[Daniel Cohn-Bendit]] è stato uno dei leader del Maggio 1968. Allora era anarchico, poi si convertì alle idee parlamentariste]] |