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| Otto Rühle nacque il [[23 ottobre]] [[1874]] a Großchirma, un piccolo villaggio della Sassonia, figlio di un modesto impiegato delle ferrovie, poté frequentare un istituto magistrale grazie a una borsa di studio.   | Otto Rühle nacque il [[23 ottobre]] [[1874]] a Großchirma, un piccolo villaggio della Sassonia, figlio di un modesto impiegato delle ferrovie, poté frequentare un istituto magistrale grazie a una borsa di studio.   | ||
| ===Attività  politica iniziale=== | ===Attività  politica iniziale=== | ||
| Molto giovane entrò a far parte del movimento dei Liberi pensatori e si iscrisse al Partito socialdemocratico. Dopo un periodo di insegnamento, dedicò la sua attività  di pubblicista e di conferenziere, ricoprendo anche incarichi di partito, a problemi  | Molto giovane entrò a far parte del movimento dei Liberi pensatori e si iscrisse al Partito socialdemocratico. Dopo un periodo di insegnamento, dedicò la sua attività  di pubblicista e di conferenziere, ricoprendo anche incarichi di partito, a problemi di pedagogia e di riforma del sistema scolastico, con particolare riferimento alla condizione scolastica dei figli dei lavoratori. Frutto più maturo di questi quindici anni di intensa attività , durante i quali aveva già  pubblicato alcuni libri e opuscoli è la monografia ''Das proletarische Kind'' (Il bambino proletario) che uscì a Monaco nel 1911-12 e gli procurò l'appellativo di "Pestalozzi tedesco". | ||
| Sempre nel [[1912]] divenne deputato socialdemocratico al Reichstag. Dopo lo scoppio della guerra mondiale si trovò in disaccordo con la frazione [[parlamentarismo|parlamentare]] del suo partito e fui l'unico, insieme a Liebknecht, a votare contro i crediti di guerra nella famosa seduta del [[20 marzo]] [[1915]]. Animatore di piccoli gruppi rivoluzionari ostili al conflitto, uscì definitivamente dal partito nel [[1916]]. | Sempre nel [[1912]] divenne deputato socialdemocratico al Reichstag. Dopo lo scoppio della guerra mondiale si trovò in disaccordo con la frazione [[parlamentarismo|parlamentare]] del suo partito e fui l'unico, insieme a Liebknecht, a votare contro i crediti di guerra nella famosa seduta del [[20 marzo]] [[1915]]. Animatore di piccoli gruppi rivoluzionari ostili al conflitto, uscì definitivamente dal partito nel [[1916]]. | ||