66 676
contributi
K2 (discussione | contributi)  | 
				K2 (discussione | contributi)  m (Sostituzione testo - " : " con ": ")  | 
				||
| Riga 56: | Riga 56: | ||
[[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «Chiediamo la libertà  di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia"»]]  | [[File:Funeralikrop.jpg|thumb|350 px|Funerali di [[Kropotkin]] ([[13 febbraio]] [[1921]]), ultima pubblica manifestazione degli anarchici russi. Il cartello tenuto da due anarchici porta la seguente scritta: «Chiediamo la libertà  di tutti gli anarchici incarcerati che stanno combattendo per le medesime idee per cui Kropotkin ha combattuto - "l'anarchia"»]]  | ||
Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità  di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti di loro, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte ed essi dovettero agire in clandestinità . Un solo movimento conservava la sua [[libertà ]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina<ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>.  | Altri anarchici scelsero di non avere nessun rapporto con i bolscevichi e crearono unità  di autodifesa chiamate [[Guardie Nere]]. Esse tennero lungamente testa alla [[Ceka]], la polizia politica dei bolscevichi. Nell'aprile del [[1918]], quest'ultimi attaccarono gli anarchici delle [[Guardie Nere]]: ovunque rovine, distruzioni e corpi dilaniati. In questo modo gli anarchici furono fermati. Ma di fronte alle proteste popolari, segno del rispetto di cui godevano gli anarchici, Lenin e [[Lev Trotzkij]] dovettero liberare molti di loro, anche se tutte le organizzazioni furono sciolte ed essi dovettero agire in clandestinità . Un solo movimento conservava la sua [[libertà ]]: quello di [[Nestor Makhno]] in Ucraina<ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>.  | ||
Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò : «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i  popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi.  | Nel [[dicembre]] del [[1919]] la [[Confederazione dell'Unione anarchica]] di Mosca annunciò: «'''''Proclamiamo: La terra intera a tutti i  popoli!'''''» <ref name="episodio">Episodio raccontato da [[Victor Serge]] in ''Memorie di un rivoluzionario''</ref>. Nel novembre [[1920]], mentre gli anarchici si preparavano al loro congresso, dopo le vittorie ottenute in [[Ucraina libertaria|Ucraina]], la [[Ceka]] irruppe nelle loro sedi e ne arrestò moltissimi.  | ||
Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere chiamato Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>  | Altrove in [[Russia]], la situazione non era delle migliori: i bolscevichi arrestarono, torturarono e giustiziarono molti oppositori. Un ferroviere chiamato Kovalevich, responsabile sindacale a Mosca, perseguitato fuggì in [[Ucraina libertaria|Ucraina]] e non appena rientrò nella capitale riorganizzò una cellula clandestina che professava la violenza per la violenza: fecero saltare la sede del partito comunista il [[25 settembre]] [[1919]] (15 morti) ma saranno uccisi dalla polizia o si faranno esplodere per non arrendersi. <ref name="makhno">[http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-31814452.html La Makhnovishina]</ref>  | ||