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L’'''anarchismo verde''' è un insieme di teorie politiche che ha ricevuto influenze dal [[femminismo]], dall’[[individualismo]], dal [[Internazionale Situazionista| situazionismo]], dal [[surrealismo]], dal [[luddismo]] e dalle [[lotte indigene]]; si caratterizza essenzialmente per le pratiche d’[[azione diretta]] e antiautoritarie. Esistono numerose tendenze, le più importanti delle quali sono: l’[[eco-anarchismo]], l’[[ecologia sociale]], l’[[ecologia profonda]] e l’[[anarco-primitivismo]]. | L’'''anarchismo verde''' è un insieme di teorie politiche che ha ricevuto influenze dal [[femminismo]], dall’[[individualismo]], dal [[Internazionale Situazionista| situazionismo]], dal [[surrealismo]], dal [[luddismo]] e dalle [[lotte indigene]]; si caratterizza essenzialmente per le pratiche d’[[azione diretta]] e antiautoritarie. Esistono numerose tendenze, le più importanti delle quali sono: l’[[eco-anarchismo]], l’[[ecologia sociale]], l’[[ecologia profonda]] e l’[[anarco-primitivismo]]. | ||
Gli “anarchici | Gli “anarchici verdi” si oppongono all’[[antropocentrismo]] e alla [[anarchismo tecnologico|tecnologia]] (o quanto meno all’uso inappropriato delle stesse), propugnando una profonda e intima connessione dell'individuo con la natura. L'individualità viene quindi percepita come uno dei tanti elementi dell'universo, ognuno dei quali unico e indispensabile, senza alcuna [[gerarchia]] d'importanza; secondo molti individualisti questo sarebbe anche un modo per percepire l'unicità della propria esistenza, permettendo l'inizio della propria emancipazione individuale. | ||
Dall’anarchismo verde si sono poi sviluppate [[filosofia|filosofie]] e pratiche di vita tra loro molto diverse, ma tutte accomunate dalla volontà di intraprendere un rapporto armonico con la natura: il [[vegetarismo]], il [[naturismo]], l’[[eco-femminismo]], la [[permacultura]], gli [[ecovillaggio|ecovillaggi]], il [[municipalismo libertario]] ecc. | Dall’anarchismo verde si sono poi sviluppate [[filosofia|filosofie]] e pratiche di vita tra loro molto diverse, ma tutte accomunate dalla volontà di intraprendere un rapporto armonico con la natura: il [[vegetarismo]], il [[naturismo]], l’[[eco-femminismo]], la [[permacultura]], gli [[ecovillaggio|ecovillaggi]], il [[municipalismo libertario]] ecc. | ||
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Furono proprio le divergenze sull'uso della [[violenza]] a provocare la fuoriuscita dei due Albon dal gruppo di ''[[Green Anarchist]]''. A questo punto Hunt prese il controllo totale del giornale, assumendo atteggiamenti autoritari e a volte inaccettabili: iniziò ad attaccare i [[pacifismo|pacifisti]], le [[femminismo |femministe]], i [[vegetarismo|vegetariani]] e in generale tutti quelli che osavano criticare le sue posizioni. | Furono proprio le divergenze sull'uso della [[violenza]] a provocare la fuoriuscita dei due Albon dal gruppo di ''[[Green Anarchist]]''. A questo punto Hunt prese il controllo totale del giornale, assumendo atteggiamenti autoritari e a volte inaccettabili: iniziò ad attaccare i [[pacifismo|pacifisti]], le [[femminismo |femministe]], i [[vegetarismo|vegetariani]] e in generale tutti quelli che osavano criticare le sue posizioni. | ||
Hunt si scontrò violentemente anche con gli esponenti dell'[[anarchismo]] classico che vedevano la rivoluzione arrivare dallo scontro “capitale- | Hunt si scontrò violentemente anche con gli esponenti dell'[[anarchismo]] classico che vedevano la rivoluzione arrivare dallo scontro “capitale-lavoro”, contrariamente a lui che vedeva nei contadini del terzo mondo l'avanguardia rivoluzionaria che avrebbe poi contagiato il ricco occidente. | ||
==== Il secondo gruppo editoriale ==== | ==== Il secondo gruppo editoriale ==== | ||
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L'arroganza autoritaria di Hunt provocò la fuga di molti suoi collaboratori, con conseguente perdita di credibilità della rivista, ma per fortuna nel [[1988]] arrivarono nuove menti a rivitalizzare il giornale. In particolare due di questi, Laughton e Rogers, diffusero il principio dell'[[azione diretta]]. | L'arroganza autoritaria di Hunt provocò la fuga di molti suoi collaboratori, con conseguente perdita di credibilità della rivista, ma per fortuna nel [[1988]] arrivarono nuove menti a rivitalizzare il giornale. In particolare due di questi, Laughton e Rogers, diffusero il principio dell'[[azione diretta]]. | ||
Questo secondo gruppo editoriale cercò una maggiore visibilità mediatica rilasciando interviste d'appoggio alle [[azione diretta|azioni dirette]], soprattutto di quelle compiute dai gruppi legati alle lotte [[antispecismo | antispeciste]]. | Questo secondo gruppo editoriale cercò una maggiore visibilità mediatica rilasciando interviste d'appoggio alle [[azione diretta|azioni dirette]], soprattutto di quelle compiute dai gruppi legati alle lotte [[antispecismo | antispeciste]]. | ||
Nel [[1990]] Laughton venne sostituito da [[Kevin Lano]], un anarchico co-fondatore del “[[Movimento di liberazione sessuale anarchico]] | Nel [[1990]] Laughton venne sostituito da [[Kevin Lano]], un anarchico co-fondatore del “[[Movimento di liberazione sessuale anarchico]]”; [[Richard Hunt]], pur di mantenere il controllo del giornale, assunse via via posizioni sempre più “a destra”, sostenendo le più bieche idee maschiliste e addirittura quelle nazionalistiche di [[Troy Southgate]], un [[nazional-anarchismo|nazional-anarchico]] membro fondatore del British National Front e dell'International Third Position. | ||
[[File:Theodore_Kaczynski.jpg|thumb|150 px|[[Theodore Kaczynski]], anarchico ed ecologista radicale]] | [[File:Theodore_Kaczynski.jpg|thumb|150 px|[[Theodore Kaczynski]], anarchico ed ecologista radicale]] | ||
[[Image:Zerzan.jpeg|left|thumb|150 px|[[John Zerzan]], figura di primo piano dell'anarchismo verde e [[anarco-primitivismo|primitivista]]]] | [[Image:Zerzan.jpeg|left|thumb|150 px|[[John Zerzan]], figura di primo piano dell'anarchismo verde e [[anarco-primitivismo|primitivista]]]] |