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Durante il periodo dell'esilio, prima in [[Francia]] e poi in [[Spagna]], [[Giovanna Caleffi]] era entrata in diretto contatto con le esperienze pedagogiche innovative che si erano sviluppate in [[Spagna]] durante la [[Guerra civile spagnola|guerra civile]]. E questo era stato possibile grazie alla militanza dello stesso [[Camillo Berneri]] tra le fila dei [[rivoluzionari]] spagnoli, con i quali la donna era rimasta in contatto. A seguito della morte del marito, [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] ne aveva assunto completamente gli ideali e si era sostiuita a lui nel fondamentale ruolo di collegamento tra i gruppi libertari e gli anarchici d'America. Tuttavia un particolare esperimento educativo l'aveva particolarmente influenzata: nel [[1938]], ad un anno dalla prematura scomparsa del marito, l'anarchico [[Enrico Zambonini]], attivo in [[Spagna]] durante tutto il corso della [[Guerra civile spagnola|guerra civile]], aveva deciso di dare vita a un luogo di ritrovo per ragazzi e bambini che avevano subito le orribili tragedie della guerra. Era nata in questo modo la colonia '''''L'Adunata dei Refrattari''''', che si occupava di fornire ai più giovani un ricovero sicuro nel quale trovare cibo e beni di prima necessità, ma che soprattutto permetteva loro di sfuggire all'orrore della guerra. La colonia era stata attiva per molti anni e dalle testimonianza di coloro che la frequentavano viene ricordata per il suo carattere militaresco, ma contemporaneamente come luogo concreto di assistenza e protezione, dove numerosissimi giovani avevano trovato riparo dal triste destino riservato loro dalla guerra che sconquassava il paese. Grazie a ''L'Adunata dei Refrattari'' [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] aveva maturato la consapevolezza di quanto fosse importante fornire alle nuove generazioni un'esperienza educativa d'eccezione, lontana dai modelli tradizionali, come quella vissuta dai giovani spagnoli. | Durante il periodo dell'esilio, prima in [[Francia]] e poi in [[Spagna]], [[Giovanna Caleffi]] era entrata in diretto contatto con le esperienze pedagogiche innovative che si erano sviluppate in [[Spagna]] durante la [[Guerra civile spagnola|guerra civile]]. E questo era stato possibile grazie alla militanza dello stesso [[Camillo Berneri]] tra le fila dei [[rivoluzionari]] spagnoli, con i quali la donna era rimasta in contatto. A seguito della morte del marito, [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] ne aveva assunto completamente gli ideali e si era sostiuita a lui nel fondamentale ruolo di collegamento tra i gruppi libertari e gli anarchici d'America. Tuttavia un particolare esperimento educativo l'aveva particolarmente influenzata: nel [[1938]], ad un anno dalla prematura scomparsa del marito, l'anarchico [[Enrico Zambonini]], attivo in [[Spagna]] durante tutto il corso della [[Guerra civile spagnola|guerra civile]], aveva deciso di dare vita a un luogo di ritrovo per ragazzi e bambini che avevano subito le orribili tragedie della guerra. Era nata in questo modo la colonia '''''L'Adunata dei Refrattari''''', che si occupava di fornire ai più giovani un ricovero sicuro nel quale trovare cibo e beni di prima necessità, ma che soprattutto permetteva loro di sfuggire all'orrore della guerra. La colonia era stata attiva per molti anni e dalle testimonianza di coloro che la frequentavano viene ricordata per il suo carattere militaresco, ma contemporaneamente come luogo concreto di assistenza e protezione, dove numerosissimi giovani avevano trovato riparo dal triste destino riservato loro dalla guerra che sconquassava il paese. Grazie a ''L'Adunata dei Refrattari'' [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] aveva maturato la consapevolezza di quanto fosse importante fornire alle nuove generazioni un'esperienza educativa d'eccezione, lontana dai modelli tradizionali, come quella vissuta dai giovani spagnoli. | ||
=== La prima esperienza: Casa Serena «Maria Luisa Berneri» === | === La prima esperienza: la Casa Serena «Maria Luisa Berneri» === | ||
[[File:Giovanna caleffi.jpg|thumb|400px|[[Giovanna Caleffi]] con le figlie [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]] (alla sua destra) e [[Giliana Berneri|Giliana]].]] | [[File:Giovanna caleffi.jpg|thumb|400px|[[Giovanna Caleffi]] con le figlie [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]] (alla sua destra) e [[Giliana Berneri|Giliana]].]] | ||
[[Giovanna Caleffi|Giovanna]] riprende il modello de ''L'Adunata dei Refrattari'' e vi apporta miglioramenti, organizzando un nuovo tipo di colonia, priva delle caratteristiche proibitive e militaresche proprie delle colonie spagnole: dal [[1951]], in ricordo della figlia [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]], che credeva fermamente nel ruolo della pedagogia [[libertaria]] ma che, prematuramente scomparsa all'età di 31 anni, non aveva avuto il tempo di dedicarsi a sperimentazioni, [[Giovanna Caleffi]] organizza a Paino di Sorrento (Napoli) una colonia estiva per i bambini/e figli di anarchici e anarchiche di tutte le nazionalità grazie alla casa privata messa a disposizione da [[Cesare Zaccaria]]. Il progetto educativo è redatto con il contributo di Lamberto Borghi, Margherita Zoebeli e Riccardo Bauer. La conduzione dela colonia si ispira a una pratica di vita sociale libera, laica, basata sull'uguaglianza. L'intenzione di [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] è quella di proporre ai bambini un'esperienza in un contesto privo di gerarchie e senza intenti di adesione a precise visioni del mondo, come spiega in questo breve passo, nel quale appare evidente la sua grande coerenza di pensiero: | [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] riprende il modello de ''L'Adunata dei Refrattari'' e vi apporta miglioramenti, organizzando un nuovo tipo di colonia, priva delle caratteristiche proibitive e militaresche proprie delle colonie spagnole: dal [[1951]], in ricordo della figlia [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]], che credeva fermamente nel ruolo della pedagogia [[libertaria]] ma che, prematuramente scomparsa all'età di 31 anni, non aveva avuto il tempo di dedicarsi a sperimentazioni, [[Giovanna Caleffi]] organizza a Paino di Sorrento (Napoli) una colonia estiva per i bambini/e figli di anarchici e anarchiche di tutte le nazionalità grazie alla casa privata messa a disposizione da [[Cesare Zaccaria]]. Il progetto educativo è redatto con il contributo di Lamberto Borghi, Margherita Zoebeli e Riccardo Bauer. La conduzione dela colonia si ispira a una pratica di vita sociale libera, laica, basata sull'uguaglianza. L'intenzione di [[Giovanna Caleffi|Giovanna]] è quella di proporre ai bambini un'esperienza in un contesto privo di gerarchie e senza intenti di adesione a precise visioni del mondo, come spiega in questo breve passo, nel quale appare evidente la sua grande coerenza di pensiero: |