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Nel [[1956]] Giovanna si stabilisce a Genova Nervi, dove vi trasferisce prima la sede amministrativa di «[[Volontà]]» e poi anche le strutture per la stampa. Nel numero del gennaio [[1959]] di «[[Volontà]]» compare la lettera <ref>[https://www.bibliotecaginobianco.it/flip/VOL/VOL12-0100/54/ ''Commiato, Napoli 6 dicembre 1956'']</ref> di [[Cesare Zaccaria|Zaccaria]] che spiega il motivo del suo abbandono al [[movimento anarchico]] e alla [[stampa libertaria|rivista]], che nel frattempo veniva stampata a Nervi. | Nel [[1956]] Giovanna si stabilisce a Genova Nervi, dove vi trasferisce prima la sede amministrativa di «[[Volontà]]» e poi anche le strutture per la stampa. Nel numero del gennaio [[1959]] di «[[Volontà]]» compare la lettera <ref>[https://www.bibliotecaginobianco.it/flip/VOL/VOL12-0100/54/ ''Commiato, Napoli 6 dicembre 1956'']</ref> di [[Cesare Zaccaria|Zaccaria]] che spiega il motivo del suo abbandono al [[movimento anarchico]] e alla [[stampa libertaria|rivista]], che nel frattempo veniva stampata a Nervi. | ||
Nonostante tutto, Giovanna vorrebbe proseguire l'esperienza della colonia e si attiva per trovare dei finanziatori. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, che le permetterà di far nascere la Comunità «Maria Luisa Berneri» e a cui peraltro si adopererà sino alla morte. Grazie a quattro persone che costituiscono un nuovo gruppo gestionale, la Colonia sopravvive per tre anni anche dopo che la figlia [[Giliana Berneri|Giliana]] decide di abbandonare l'attività anarchica. | Nonostante tutto, Giovanna vorrebbe proseguire l'esperienza della colonia e si attiva per trovare dei finanziatori. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, che le permetterà di far nascere la [[Comunità «Maria Luisa Berneri»]] e a cui peraltro si adopererà sino alla morte. Grazie a quattro persone che costituiscono un nuovo gruppo gestionale, la Colonia sopravvive per tre anni anche dopo che la figlia [[Giliana Berneri|Giliana]] decide di abbandonare l'attività anarchica. | ||
Ammalatasi gravemente, è accudita dall'[[anarchico]] e amico [[Aurelio Chessa]]. Proprio tra le braccia di Chessa, Giovanna Caleffi muore il [[14 marzo]] [[1962]] all'uscita dall'ospedale di Genova Nervi dove era stata ricoverata. | Ammalatasi gravemente, è accudita dall'[[anarchico]] e amico [[Aurelio Chessa]]. Proprio tra le braccia di Chessa, Giovanna Caleffi muore il [[14 marzo]] [[1962]] all'uscita dall'ospedale di Genova Nervi dove era stata ricoverata. |