Hannah Arendt: differenze tra le versioni

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'''La [[Germania]] di Hitler e la Russia di Stalin hanno voluto rendere superflui gli uomini'''.
'''La [[Germania]] di Hitler e la Russia di Stalin hanno voluto rendere superflui gli uomini'''.
E proprio contro le ideologie che riducono l'uomo ad oggetto e lo schiacciano sotto le atrocità delle torture o lo annientano nei gorghi del [[determinismo]] Arendt vede l'uomo come una spontanea sorgente di '''libera iniziativa''', come inizio di azioni creative le quali sono sempre inter-azioni: «L'azione umana è l'attività politica per eccellenza».
E proprio contro le ideologie che riducono l'uomo ad oggetto e lo schiacciano sotto le atrocità delle torture o lo annientano nei gorghi del [[determinismo]] Arendt vede l'uomo come una spontanea sorgente di '''libera iniziativa''', come inizio di azioni creative le quali sono sempre inter-azioni: «L'azione umana è l'attività politica per eccellenza».
Arendt difese il concetto di "pluralismo" in ambito politico. Grazie al pluralismo, il potenziale per la [[libertà]] politica e l'uguaglianza tra le persone si sviluppano. Importante è la prospettiva di inclusione dell'altro, ovvero di ciò che ci è estraneo. Politicamente, le convenzioni e le leggi dovrebbero funzionare per modalità pratiche e livelli appropriati, quindi tra persone ben disposte. Come risultato dei suoi assunti, Arendt si trovò contro la democrazia rappresentativa, che criticò fortemente, preferendole un sistema basato sui consigli o forme di [[democrazia diretta]].
Grazie al suo pensiero indipendente, alla teoria del totalitarismo (''Theorie der totalen Herrschaft''), ai suoi lavori sulla filosofia esistenziale e alla sua rivendicazione della discussione politica [[libera]], la Arendt detiene un posto centrale nei dibattiti contemporanei.
Molto importante per la filosofa è il concetto greco di "phronesis", ovvero la capacità di giudicare identificata anche con l'intuizione. Per la cultura greca questo concetto era virtù principale dello statista, a differenza della saggezza, tipica del filosofo. Hannah Arendt ritiene che questa capacità rifletta quello che viene definito il senso comune, il buon senso, poiché si basa sulla natura del mondo in quanto realtà comune. Ovvero l'oggettività del mondo viene letta dalla soggettività dell'uomo attraverso i cinque sensi. Per Arendt il giudizio deve essere affiancato al "peithein" ovvero alla capacità del persuadere, che lo statista o il politico devono possedere per entrare in empatia con la comunità. Questi concetti sono esplicitati in ''Tra passato e futuro'' (''Between Past and Future'', [[1961]]), opera in cui viene espressa la concezione dell'uomo come essere politico.


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